Titolo: Il serpente e le ali della notte
Autrice: Clarissa Broadbent
Editore: Mondadori
Trama
Che tu sia un essere umano o un vampiro, le regole per sopravvivere sono le stesse: non fidarti mai, non cedere mai e proteggi sempre il tuo cuore. Sempre.
Oraya è un’umana, figlia adottiva del re vampiro dei notturnati. Si è ritagliata un posto in un mondo destinato per natura a ucciderla, e ha un solo modo per cessare di essere una preda: partecipare al Kejari, il leggendario torneo organizzato da Nyaxia, la dea della morte in persona.
Uscire vincitrice dalla feroce sfida fra i tre Casati dei vampiri non sarà facile e Oraya si troverà obbligata a stipulare un’alleanza con un misterioso rivale.
Tutto in Raihn è pericoloso. È un vampiro spietato, un assassino infallibile, un nemico della corona… e il suo più potente avversario. Tuttavia, ciò che terrorizza veramente Oraya è la strana attrazione che prova per lui.
Ma non c’è spazio per la compassione nel mondo di Nyaxia. La guerra per la corona dei n otturnati scoppia a poche settimane dall’inizio del Kejari, mandando in frantumi tutto ciò che Oraya pensava di sapere sulla sua casa. E proprio Raihn sembra comprendere come nessun altro le sue emozioni. In un regno dove nulla è più mortale dell’amore, però, ciò che sta nascendo tra loro potrebbe essere la rovina della giovane umana
Recensione
*ATTENZIONE SPOILER*
Bentornata cara rubrica trash, quanto ci sei mancata!
Partiamo subito con una bella recensione di un librino che ho letto di recente, Il serpente e le ali della notte è stata una lettura che aveva elementi che mi attiravano e altri che per me potevano essere omessi, ma andiamo con ordine.
Punto forte della storia è di sicuro l'ambientazione perché a bianco un mondo cupo, oscuro, popolato da creature e divinità della notte, il sangue scorre a fiumi, neanche a dirlo, e sebbene mi abbia ricordato vagamente altri libri o film, l'ho trovato tutto sommato ben fatto. Il sistema magico invece poteva essere reso meglio, a tratti è confusionario, a volte accennato e, come sempre, ho scoperto che c'era un glossario quando ho terminato la lettura. La pecca è che non si possono mettere nel glossario pezzi importanti e non spiegarli nel libro, alcune cose sono date per scontata perché sono spiegate lì e la cosa non ha molto senso.
L'altra grande pecca è che ci sono MOLTE cose confusionarie, le scene di azione lasciano un po' a desiderare e a volte la consecutio è completamente assente. Capisco che tutto si concentra su questi Hunger games vampireschi e la cornice intorno non è la parte focale della storia, ma ci sono tante piccole cose che non funzionano e di conseguenza ne risente tutto l'insieme per me. L'autrice cerca soprattutto di costruire degli indizi che ci facciano intuire il finale ma è tutto buttato lì a caso e costruito malino.
La cosa che per me invece è costruita molto bene è la protagonista, Oraya (da me soprannominata Orata perché alla fine ci casca come un pesce lesso) e questo suo senso di impotenza e di essere costantemente una preda in un mondo di predatori, diciamo che tutto è un po' surreale però siamo alla fin fine in un libro trash quindi ci può stare. Orata diciamocelo, te lo potevi aspettare però. Sopravvivi tutta la vita stando per i fatti tuoi, ma ti butti tra le braccia del primo belloccio che incontri e quello ti frega. Ovviamente sia lei che lui ricalcano tutti i Cliché di questo genere, nel senso che lei è la donna forte ma alla fine fragile, mentre lui è la persona di buon cuore costretto a svolgere il ruolo da cattivo, però ammetto che non mi sono pesato come al solito, soprattutto perché non ci sono i lunghissimi pensieri ridondanti che di solito fanno tutte le protagoniste. Ho trovato molto surreale tutto questo torneo della morte, sinceramente anche un filino ridicolo dato che si parla di creature soprannaturali immortali e potentissime come questi vampiri e lei debole umana riesce pure a vincere.
Mi aspettavo alcuni colpi di scena, ma devo dire che sono rimasta molto sorpresa da altri che nella parte finale del libro si susseguono continuamente, ormai le trame di questi romantasy non sono più originali, però alcuni non me li aspettavo proprio. Per contro però questi colpi di scena sul finale davvero troppi e condensati in pochissime pagine che avrai addirittura rimosso per metterli all'interno del secondo volume. Cadiamo in moltissimi tropoi del genere come ad esempio l'age Gap, che è una cosa che detesto perché lei è poco più che ventenne e Raihn invece ha più di 200 anni, sarà un mio blocco ma continuo a trovare la cosa molto inquietante. Qui in più c'è il finto matrimonio/matrimonio di convenienza che è un'altra cosa che sinceramente non apprezzo particolarmente e che viene usata tantissimo (questo pezzo è preso pari pari da Blood and ashes tra l'altro).
Sorvolerò sulla parte romance e spicy, ovviamente molto spinta che rasenta quasi i film porno, però è tutto sommato poca rispetto ad altri libri di questo genere. Poteva benissimo essere tagliata perché non è necessaria e soprattutto non necessitava di così tante descrizioni, però lo sapevo che ci sarebbe stata, sapevo cosa andavo incontro leggendo questo tipo di libro.
In sostanza questo libro è molto introduttivo, di sicuro poteva essere ridotto, nel senso che il torneo della morte dura fin troppo. Ammetto che è costruito abbastanza bene, però di sicuro i problemi sociali che salteranno fuori in questa saga sono altri, immagino che le scene spicy andranno ad aumentare perché comunque è un romantasy, però tutto sommato alcune cose sono trattate meglio che in altri libri, la trama di fondo si intuisce, Però potrebbe dare delle cose più interessanti nei prossimi libri.