Titolo: Harrow la Nona
Titolo originale: Horror the Ninth
Autrice: Tamsyn Muir
Traduzione: Francesca Crescentini
Numero di pagine: 540
Editore: Mondadori
Harrowhark Nonagesimus, l'ultima necromante della Nona Casa, è stata ingaggiata dall'Imperatore per combattere una guerra che non si può vincere. Fianco a fianco con la rivale che più detesta, Harrow deve perfezionare le sue arti e diventare un angelo della non-morte. Ma si sente sempre peggio, la sua spada le dà la nausea e persino la mente minaccia di tradirla. Chiusa nell'atmosfera gotica del Mithraeum dell'Imperatore con tre insegnanti poco amichevoli, inseguita dai fantasmi pazzi di un pianeta assassinato, Harrow deve affrontare due scomodi interrogativi: c'è qualcuno che sta provando a ucciderla? E, qualora ci riuscisse, l'universo sarebbe un posto migliore senza di lei?
Recensione
Bentornati sul blog lettori! Per questo review party ringrazio Ylenia di Reine_deslivres e la casa editrice Mondadori per avermi scelta e per la copia in digitale.
Partiamo dal fatto che Gideon era un libro con del potenziale che per me non era stato sviluppato al meglio, per questo ho deciso di dare un' occasione al secondo volume. Purtroppo devo dire che è stata una delusione terribile, per il primo 70/75% del libro non succede praticamente nulla e anzi il lettore ne esce con fatica e molto confuso. Innanzitutto si alternano due tipi di narrazione, una in seconda persona singolare e una terza persona singolare. Già in questi passaggi il lettore si destreggia con fatica, aggiungiamo poi che una parte della narrazione è ambientata nel presente e una parte è una lunghissima serie di flashback in qualche modo sbagliati. Ne sono uscita davvero con fatica. Harrow mi era piaciuta molto nel primo libro ma qua diventa l'ombra di sé stessa, per me è cambiata troppo e in negativo, la narrazione e Harrow stessa si trascinano in modo lento attraverso le pagine e sono rimasta parecchio delusa. Lo ammetto, questa introduzione lunghissima che supera la metà del libro mi ha davvero messa a dura prova, ma finalmente nelle pagine finali si riprende un po' e il lettore comincia a capirci qualcosa. In questa parte finale ritroviamo personaggi che abbiamo visto nel primo e i colpi di scena sono molti, tuttavia l'ho trovata comunque caotica e di certo non basta a compensare la quasi totalità del libro composta da nulla. Il finale stesso mi sembra buttato lì a caso, giusto per creare un cliffhanger che invoglia a continuare la lettura.
In sostanza per me il libro è stata una fatica, credo che la scrittura della Muir non faccia per me, troppo caotica e indefinita. La nota positiva è che rispetto al primo libro il worldbuilding è un filino più definito quindi si riesce a immaginare meglio la cornice, ma comunque resta pieno di vocaboli inventati e poteri necromantici sciorinati tra le righe senza un minimo di spiegazione e quindi la scena del dettaglio resta nebulosa. La storia in sé ha del potenziale ma anche qui resta troppo sul vago, le cose sono solo accennate e quando si hanno dei colpi di scena sono frettolosi, lanciati nella narrazione per poi chiudere in fretta. In conclusione il libro è molto caotico e si fa fatica a capire il nesso tra i vari passaggi, quando finalmente si ha un po' di chiarezza la narrazione diventa più incalzante ma comunque confusionaria. Tutto ciò però è troppo poco e arriva troppo tardi per compensare la parte molto lenta e molto lunga che è l'inizio, di certo il finale inaspettato spinge il lettore a voler scoprire cosa succede ma per me credo che l'avventura si concluderà qua.
Voto: ⭐⭐/5