Titolo: Serpent and Dove, la strega e il cacciatore
Titolo orginale: Serpent and Dove
Autrice: Shelby Mahurin
Traduzione: Ilaria Katerinov
Numero di pagine: 491
Editore: HarperCollins
Eccoci qua lettori, pronti per una nuova recensione!
Oggi vi parlerò di Serpent and Dove, se come me avete la passione per le streghe e credete che nel fantasy vengano un po' bistrattate, non leggete questo libro perchè la delusione potrebbe essere cocentissima.
Trama
Louise la Blanc è fuggita dalla sua congrega e si è rifugiata a Cesarine, rinunciando a ogni forma di magia e vivendo di furti ed espedienti. Perché in quella tetra città le streghe come lei fanno paura. Vengono braccate. E mandate al rogo.
Reid Diggory è un cacciatore, ha giurato fedeltà alla Chiesa e da sempre vive secondo un unico, ferreo principio: uccidere le streghe. La sua strada non avrebbe mai dovuto incrociare quella di Lou, eppure un perverso scherzo del destino li costringe a un'unione impossibile: il santo matrimonio. Ma anche se quella tra le streghe e la Chiesa è una guerra antica come il mondo, un nemico crudele ha in serbo per Lou un destino peggiore del rogo. E lei, che non può cambiare la propria natura e nemmeno ignorare i sentimenti che stanno sbocciando nel suo cuore, si trova di fronte a una scelta terribile. Siamo legati a doppio filo dall'amore, dall'onore, o dal fuoco... E l'amore si prende gioco di tutti noi.
Recensione
Come già accennato prima, ero partita tutta carica per questo libro che parlava di streghe...peccato che alla fine non parli di streghe ma di una improbabilissima storia d'amore. Diciamo che è il libro giusto se si vuole staccare da altre letture più impegnative o se si vuole superare il blocco del lettore.
Andiamo con ordine partendo dall'ambientazione, il libro si apre su questi luoghi che ricordano molto il Medioevo francese con una punta di fantasy. Da un lato abbiamo la chiesa cattolica e la monarchia e dall'altro la terribile piaga delle streghe che devono essere sterminate e mandate al rogo (già qui originalissimo). Fin qua tutto bene, se non fosse che ci sono molti, troppi difetti anacronistici. Primo fra tutti un utilizzo costante di parolacce e gestacci troppo moderni per l'epoca e poi tante altre piccole cose che rendono difficile collocare la storia in un contesto. Fra gli oggetti più citati abbiamo croissant e dolci di pasticceria, giornali, siringhe e dentifricio...ok sono piccole cose però mi hanno fatto storcere un po' il naso perchè sembrano errori di distrazione. Tra le altre cose che mi hanno lasciata un po' perplessa sono i tanti elementi presi da altri libri, un anello che rende invisibili vi dice nulla? Per non parlare dei nomi delle streghe, a parte quelli delle protagoniste, ritroviamo i nomi tipici come Morgana o Manon...originalità portami via. Sarà poi che io ho perso un po' la magia della gioventù ma leggendo non sono proprio riuscita a trovare la colomba che viene citata nel titolo. Ho capito che il serpente è lei perchè viene chiamata così più volte e anche lei si definisce tale, ma non ho proprio capito chi sia la colomba, lui forse? In una scena viene citato alla veloce un animale di questo tipo ma spero che il titolo non si riferisse a quello perchè allora la poesia è un po' macabra.
Se non altro lo stile è fluido, scorre velocemente fino alla parte centrale del libro che è quella dedicata ai due protagonisti per conoscersi. Qui non succede niente di eclatante a parte delle scene che servono solo a far avvicinare Lou e Reid. Il libro quindi è un po' un susseguirsi di scene improbabili dove ne capitano di tutti i colori e questi cacciatori così bravi non riescono mai a capire che lei è una strega infiltrata tra le loro file. Che dire, lo stile è scorrevole ma i colpi di scena per far accadere le cose sono troppo macchinosi e forzati, si vede che l'autrice aveva in mente cosa far accadere ma a volte era difficile incastrare il come. Per fare un esempio, la scena in cui vengono forzati al matrimonio è completamente nonsense. Lei è una ladra in fuga dalla legge, lui rappresenta legge e la cattura ma nel farlo le strappa il vestito davanti a molti testimoni. Per salvare le apparenze li fanno sposare e lei non viene nemmeno punita per il furto...ancora non me ne capacito.
Della protagonista abbiamo già detto che è una ladra e sappiamo che è una strega, era la parte che mi interessava di più ma purtroppo tutto questo non viene approfondito. La parte fantasy infatti è molto di contorno alla love story che è la vera protagonista del romanzo. Non ci viene spiegata come funziona la società delle streghe, nè perchè alcune vivano in segreto in città piene di persone che vogliono ucciderle. Il funzionamento dei poteri non viene approfondito e anzi vengono citati solo due tipi di magia, ma non si va oltre. Louise è un po' la tipica eroina da young adult, ha un segreto da nascondere, un passato tormentato e ovviamente si innamora del suo nemico giurato. Innamoramento che ritengo quasi inspiegabile dato che praticamente non passano mai tempo insieme e quando lo fanno non fanno che ripetersi "sei mia moglie adesso, fai così" e "se sei mio marito fai colà", insomma non proprio le basi per un rapporto, credo. La loro storia e i protagonisti in genere mi ricordano un po' i libri di Sarah J Maas, perchè anche lui rientra nello stereotipo del maschio alpha che deve salvare la sua donna da qualunque minaccia reale e immaginaria. Reid infatti è possessivo con lei non appena la conosce e questo è un po' troppo, non vorrebbe essere sposato a una donna che ritiene una miscredente ma nessuno può vederla, toccarla o altro. Inoltre è un bigotto che non fa che scandalizzarsi per le parolacce usate da lei e per il fatto che ogni tanto si fa addirittura il bagno svestita. Uno shock dietro l'altro per questo cacciatore tutto d'un pezzo forgiato nel fuoco di mille battaglie. Insomma i protagonisti mi sono sembrati un po' la parodia di Nina e Matthias (lei ha dei poteri e lui è un uomo mandato da Dio per estirpare tutta la progenie delle streghe), ma sono un po' troppo all'estremo perchè lui più volte paragona le streghe agli animali (cioè, cosa?!) e lei se ne innamora lo stesso. Non capisco su quali basi accada questo innamoramenti dato che Lou passa metà libro a cercare di fargli capire che non tutte sono malvagie e soprattutto non sono bestie, ma lui resta della sua opinione fino alla fine. Anche se poi nell'arco di pochissimo cambia ovviamente idea, altra cosa che mi ha reso perplessa.
In conclusione il libro non mi ha fato impazzire, ci son molte forzature e scene che per me avevano poco senso. Gli intrecci da soap opera sono incredibili (nel senso che a un certo punto non sono davvero credibili), perchè troppi e tutti insieme e la trama è un po' fiacca perchè sono tutte condizioni costruite perchè la love story possa andare avanti. A un certo punto addirittura una strega amica di Lou le propone di scappare insieme per liberarla dalla prigionia del matrimonio e Louise rifiuta senza un apparente motivo, se non quello che altrimenti non ci sarebbe stata la parte romantica. Di certo si potevano dosare meglio la parte romance con la parte fantasy che io avrei preferito, lo stile scorrevole almeno mi ha permesso di finirlo in poco tempo.
Voto: ⭐⭐/5