Titolo: Cursed Crowns
Titolo originale: Cursed crowns
Autrici: Catherine Doyle, Katherine Webber
Traduzione: Sara Marcolini
Numero di pagine: 544
Editore: Mondadori
Trama
Wren e Rose, regine gemelle, hanno rivendicato il trono di Eana, ma non tutti sono contenti che le streghe siano tornate al potere e la rivolta è prossima a scoppiare. Rose, razionale e diplomatica, decide di intraprendere un tour reale per assicurarsi la fedeltà dei sudditi e vincerne la paura, ma la mente e il cuore di Wren sono altrove: la nonna Banba, rapita dal crudele re Alarik, è prigioniera a Gevra e lei intende liberarla a qualunque costo. Ancora una volta i fili del destino porteranno le sorelle a dividersi. Vittima di un'imboscata, Rose verrà salvata da un misterioso sconosciuto, che condurrà lei e l'affascinante guerriero Shen Lo nel deserto, alla ricerca del perduto Regno Baciatodalsole, per ritrovare il quale Shen potrebbe essere la chiave. Wren, impavida e avventata, muoverà invece verso le gelide terre del Nord, dove nemmeno l'amore per Tor la dissuaderà dallo stringere un patto mortale con il re di Gevra, non sapendo che l'incantesimo che lui esige da lei potrebbe avere conseguenze irreparabili... Mentre un'antica profezia incombe, a Palazzo infuria la ribellione e le sorelle dovranno riunirsi. Le loro vite, e il futuro di Eana, dipendono da questo.
Recensione
Anche detto "quando il libro di mezzo proprio non vuole piacere". Grandissima delusione questo secondo volume, dopo aver letto il primo che mi era piaciuto moltissimo aspettavo questa uscita per vedere come si sarebbe evoluta la storia. Peccato che invece ci sia una involuzione, in particolare dei personaggi. Dopo aver conosciuto Rose e Wren ci sono rimasta malissimo quando hanno cominciato a comportarsi in maniera assolutamente diversa da quella che è la loro psicologia. O almeno, Wren lo ha fatto, lei era la mia preferita ma in questo libro è l'ombra di sé stessa e proprio la cosa non mi va giù. Ok gli sbagli che si o umani ma qua si comporta proprio in maniera infantile e non me lo aspettavo da lei, fa scelte stupide e anche il suo solito umorismo ne è intaccato. Rose dopo tutto il lavoro fatto nel primo libro credevo sarebbe maturata e invece ritorna un po' ale origini rivelandosi di nuovo una bambinetta viziata. Piccolo punto a favore quando sul finale si riscuote e comincia a fare qualcosa anche se un po' minimo. Ma Shen Lo ...ma di cosa parliamo? Completamente sradicato il suo io si ritrova a fare cose a caso, gli capitano cose a caso ed è un peccato perché è completamente cambiato il suo personaggio e in peggio. Le sue parti sono infantili e petulanti, quindi alcuni discorsi con Rose sono costellati da loro due che sbattono i piedi a terra come se fossero alle elementari. Tor non pervenuto, c'è ma non c'è, un fantasma sullo sfondo. Al suo posto però abbiamo Alarik, unico personaggio degno di nota in questo volume, la sua psicologia potrebbe essere interessante, chissà se avrà più spazio o finirà dimenticato. Oltre ai personaggi i grossi problemi del libro sono che si percepisce il fatto che era stata pensata come dilogia e che invece all'ultimo sia stata trasformata in trilogia perché è tutto molto allungato inutilmente, le scene d'azione sembrano raffazzonate e ormai credevo che lo spiegone del cattivo di turno su come si svolgeranno esattamente i suoi piani fosse superato. L'altro grande problema è che sembra scritto per un pubblico lievemente più giovane e i colpi di scena sono quasi inesistenti, diciamo che la lettura nel complesso risente della sindrome di libro di mezzo che non doveva essere un libro di mezzo. Purtroppo mi è piaciuto meno del primo volume, vedremo come andrà con l'ultimo capito della trilogia perché molte questioni sono in sospeso e soprattutto molti rapporti personali. In questo volume quello che mi ha convinta meno è stata la psicologia dei personaggi completamente cambiata, magari nel terzo volume avremo un ritorno ai personaggi che ho amato nel primo.
Voto ⭐⭐,5/5
Ringrazio la casa editrice per la copia e Ambra di Paranormalbookslover per aver organizzato l'evento.