mercoledì 26 maggio 2021

Review party La regina delle sirene

Titolo: La regina delle sirene
Titolo originale: Ti mille a Kingdom
Autrice: Alexandra Christo
Traduzione: Sofia Brizio
Numero di pagine: 296
Editore: Fanucci editore




Bentornati sul blog lettori! Per questo review party ringrazio l'organizzatrice Sabrina di  @sabrinanelpaesedellemeraviglie e la casa editrice Fanucci per aver organizzato l'evento e per la copia omaggio.



Trama

La principessa Lira è una sirena regale e la più letale di tutte; con il cuore di diciassette principi nella sua collezione, è venerata in tutto il mare. Fino a quando uno scherzo del destino la costringe a uccidere uno della sua razza. Per punire sua figlia, la regina del mare trasforma Lira nell'unica cosa che detesta di più: un essere umano. Derubata del suo canto, Lira ha tempo fino al solstizio d'inverno per consegnare il cuore del principe Elian a sua madre o rimarrà un'umana per sempre. L'oceano è l'unico posto che il principe Elian chiama casa, anche se è l'erede del regno più potente del mondo. La caccia alle sirene è più di un hobby per lui: è la sua unica passione. Quando salva una donna che sta annegando nell'oceano, lei in cambio promette di aiutarlo a trovare la chiave per eliminare per sempre tutta la specie delle sirene. Ma può fidarsi di lei? E quanti accordi dovrà negoziare Elian per annnientare il più grande nemico dell'umanità? Un fantasy romance e dark, la storia di una sirena con il gusto del sangue reale e di un principe che ha giurato di distruggerla. Per sempre.



Recensione

La regina delle sirene è un libro dal grande potenziale, si presenta come un retelling molto dark della fiaba de La sirenetta, ma le similitudini sono poche. In generale il libro porta idee molto innovative però la narrazione non mi ha convinta del tutto, spesso lancia qualche spunto ma il tutto non é approfondito e resta solo a livello superficiale. Innanzitutto abbiamo un mondo abitato dagli umani suddiviso in cento regni, ognuno con le sue peculiarità e abitato da persone con usanze e caratteristiche fisiche proprie. L'ho trovato interessante ma avrei voluto un approfondimento maggiore, ci sono molti richiami alle civiltà greca, egizia e romana ed altre più inventate, tuttavia il worldbuilding poteva essere più approfondito. Allo stesso modo la società delle sirene e le loro caratteristiche mi sono piaciuti moltissimo però come per i regni umani avrei voluto qualcosina di più per conoscerlo un po' meglio. La trama in sé si può intuire facilmente ma c'è qualche colpo di scena che non mi aspettavo, indubbiamente la storia d'amore é diversa rispetto al solito perché non é immediata né strappalacrime. Cresce pian piano però arriva comunque un po' all'improvviso, succede tutto nelle ultime pagine, tanto che ormai pensavo non ci sarebbe stata. Le emozioni dei protagonisti cambiano pian piano durante la storia e così il loro punto di vista, entrambi hanno una crescita notevole e questo l'ho apprezzato molto, ma come per tutto il resto avrei voluto più approfondimento. Le idee buone ci sono e ho apprezzato molto il fatto che entrambi stiano provando a crescere facendo leva sulle loro esperienze e che rivedano un po' di sé stessi nell'altro, però si poteva dire molto di più. Credo che con qualche altra pagina o magari in una dualogia, si sarebbe gestito tutto molto meglio perché ci sono molti spunti da approfondire. Altro lato negativo é il finale, succedono molte cose in poco tempo e Elian prende delle decisioni difficili in un attimo, mettendo a rischio tutto ciò in cui ha sempre creduto. Per quello che riguarda Lira è stato interessante vederla provare sentimenti che credeva le fossero stati strappati via e la sua crescita é ben dosata e credibile. Tuttavia nel finale entrambi sconvolgono il loro mondo in pochissimo e succedono molte cose in modo abbastanza frettoloso. 
Insomma le premesse c'erano tutte ma non sono state sviluppate al meglio, resta comunque un buon primo libro, con molte idee e un messaggio finale che ho apprezzato molto.

Voto: ⭐⭐⭐ /5





martedì 25 maggio 2021

Recensione Oltre il bosco

Titolo: Oltre il bosco
Titolo originale: The Hazel wood
Autrice: Melissa Albert
Numero di pagine: 330
Editore: Rizzoli 






Trama

Alice non ha mai avuto una casa. Da sempre, lei e la madre Ella sono perennemente in fuga, perennemente in cerca di qualcuno che le ospiti per sfuggire alla sfortuna nera che le perseguita. Sullo sfondo la figura affascinante della nonna, Althea Proserpine, che Alice non ha mai conosciuto e che Ella non vuole nemmeno nominare: misteriosa e seducente autrice di una raccolta di racconti neri fuori catalogo ma ricercatissimi dai collezionisti, vive da anni reclusa ad Hazel Wood, una villa celata in mezzo a un bosco ignoto, sfuggendo alla curiosità dei fan. Quando Ella viene rapita, ad Alice non resta che andare alla disperata ricerca di dove sia Hazel Wood.

Recensione 

Oltre il bosco aveva tutte le premesse per essere il tipo di libro che adoro, ci sono le fiabe, le atmosfere cupe, quella punta di macabro che non guasta mai....ma mai delusione fu più cocente. Questo libro è un caos dalla prima all'ultima riga. La prima metà è un'accozzaglia di ricordi del passato di Alice non in ordine cronologico e scorci di presente in cui le cose succedono un po' così, a caso. Ogni due righe viene inserito un ricordo della vita passata da Alice e da sua madre in giro per il mondo e sono tutti sconnessi tra loro, non seguono un ordine temporale e altro non sono che lunghe digressioni che dovrebbero farci conoscere i personaggi, ma che non portano a nulla e rallentano solo la narrazione già caotica di per sè. Nella seconda metà del libro entriamo nel vivo della storia e da qua comincio a non capirci più nulla. Credo che l'intento dell'autrice fosse creare una specie di nonsense tipo Alice nel paese delle  meraviglie (guarda un po' hanno anche lo stesso nome), ma penso abbia esagerato perché sbucano uno dopo l'altro personaggi senza fine o scopo e i cui nomi a volte restano nell'ombra e poche pagine dopo vengono dimenticati. Ma soprattutto ci sono situazioni e atmosfere confusionarie, incastrate une dietro l'altra che ho fatto fatica a seguire. 
I personaggi sono appena abbozzati, la loro psicologia appena accennata e non sono riuscita a capire o a immedesimarmi in nessuno di loro. Alice dovrebbe essere una ragazza irosa, forte, un po' ribelle e indipendente ma questo suo lato non prevale mai. Fynn invece è ossessionato dalle fiabe scritte da Althea (nonna di Alice) per via del suo triste passato e forse è l'unico che ho un po' capito. Ma le scene che li vedono insieme non funzionano, ci sono troppe cose non dette che l'autrice tralascia e non si possono fare scene del genere con due personaggi nuovi che ancora dobbiamo conoscere,  perché il lettore non riesce a interpretare i loro sguardi e silenzi, sembrano solo scene messe a casaccio. Non aiuta per niente il fatto che Alice non conosca nessuna delle storie del libro di sua nonna, che è il punto focale di tutta la vicenda. Siccome non le conosce Alice, anche il lettore non le conosce, quindi i personaggi presenti nel libro perdono completamente di significato e si fa molta fatica a seguire le vicende perché le cose non vengono spiegate o sono spiegate poco e male.
Arrivare al finale è stata una mezza agonia, non ci capivo più nulla e le rivelazioni shock sono importanti per la trama ma vengono diluite in mezzo al nonsense delle scene finali. Posso solo dire che alla fine Alice deve essere aiutata praticamente da tutti per riuscire nel suo intento e questo non mi piace perché dall'inizio viene fatta passare come ragazza forte e indipendente, ma alla fine si rivela solo essere in balia degli eventi e incapace di concludere qualcosa da sola.
In conclusione per me il libro è un grande no, le idee ci sono e la trama poteva essere qualcosa di interessante, anche se non proprio originale, peccato che il tutto sia stato allungato e diluito con troppe scene rocambolesche e mal descritte.

Voto: ⭐/5

mercoledì 19 maggio 2021

Review party Nessundove

Titolo: Nessundove
Titolo originale: Neverwhere
Autore: Neil Gaiman
Traduzione: Elena villa 
Traduzione di prologo/intervista/capitolo in più: Stefania Bertola
Numero di pagine: 447
Editore: Mondadori




Trama

Richard Mayhew è un giovane uomo d'affari londinese, una persona di buon cuore e dalla vita prevedibile che si districa quotidianamente tra i capricci dell'ambiziosa fidanzata Jessica e le pretese del suo capo. Ma tutto cambia quando, per strada, si imbatte in una ragazza ferita e decide di aiutarla portandola a casa con sé. Un atto di gentilezza, che lo catapulterà in un mondo fantasmagorico di cui mai avrebbe sognato l'esistenza. Perché sotto le affollate strade di Londra si cela una città parallela popolata di mostri e di santi, di assassini e di angeli, cavalieri in armatura e pallide fanciulle vestite di velluto: le persone che sono precipitate nelle fenditure del mondo. Ora Richard è uno di loro, e deve imparare a cavarsela in quell'universo di ombre e fantasmi che gli appare insieme stranamente familiare e assolutamente bizzarro. Un insolito destino lo attende laggiù...






Recensione

Bentornati sul blog lettori per questo evento organizzato dalla mia carissima Rossella di @twinstabook e da Mondadori Oscar Vault, che ringrazio. 
Questa nuova edizione mi ha fatto tornare indietro nel tempo, innanzitutto ho rivissuto tutte le emozioni di quando lessi Nessundove per la prima volta, poi la penna (o meglio la matita) di Riddell mi ha fatto tornare in mezzo alla foresta di Boscofondo (Mondadori, please, ristampamelo). La cosa che non mi ha del tutto convinta é la traduzione perché la Mondadori ha riutilizzato la vecchia usata da Fanucci e in questo periodo non é più così accettabile. In particolare ci si riferisce ad Hunter come al "cacciatore" utilizzando il maschile, come nelle parti riferita all'angelo Islington, quando nell'originale Gaiman specifica che non é né un uomo né una donna. Si sarebbe potuta fare una piccola revisione e utilizzare un linguaggio più inclusivo che rispondesse di più alle esigenze di un pubblico moderno. E' vero che sono state inserite un paio di cose nuove, primo fra tutti i disegni, però si poteva curare meglio anche l'aspetto lessicale, resta comunque uno dei miei libri preferiti per il suo contenuto, lo stile e l'idea originale. I disegni che accompagnano la storia sono azzeccatissimi, come sappiamo Gaiman-Riddell é l'accoppiata vincente. Innanzitutto ritroviamo la raffinatezza del segno che si nota nell'intreccio usato per creare i chiaroscuri di ombre e luci, panneggi e pelo di animali. Sembrano sketch fatti velocemente ma in realtà sono precisi, chiari e particolareggiati. E poi i thumbnails molto chiari si incastrano alla perfezione tra una pagina e l'altra, spingendoti a cercarne di altri. La cosa che mi ha sempre colpito di Riddell è la sua attenzione ai particolari, sia per quanto riguarda i personaggi che gli oggetti, puoi guardare le immagini per ora e alla fine spunterà sempre qualcosa di nuovo che al primo colpo ci era sfuggito. Alcuni sketch sembrano incompiuti ma nel contesto del libro credo che siano azzeccatissimi e riescono a rendere bene l'idea dei personaggi loschi e dei luoghi oscuri di Londra Sotto.
Tornare tra le strade di Londra e Londra Sotto con Richard, il Marchese, Hunter e Porta, é stata un'esperienza bellissima, ma mi piace che siano stata inserite cose nuove rispetto alle vecchie edizioni. In particolare ho molto apprezzato l'intervista all'autore, si vede proprio che Gaiman é una persona che ama il suo lavoro e soprattutto ama immedesimarsi nelle sue storie, si vedono tutte le ricerche fatte per poter scrivere un libro e il tutto é condito con il suo humor inglese che adoro. Ma anche il capitolo in più sul Marchese de Carabas mi é piaciuto tanto, nel libro ci siamo abituati a vedere questo personaggio come infallibile e sicuro di sé, ma in questo capitolo a parte possiamo vedere la sua parte vulnerabile e la sua insicurezza dovute alla perdita del suo cappotto, possiamo conoscere meglio questo personaggio che mi ha affascinato molto durante la narrazione con i suoi segreti, gli assi nella manica e il suo farsi pagare in favori. Si vede che all'autore mancava molto Londra Sotto e dopo vent'anni é voluto ritornarci, ho notato che lo stile di scrittura é lievemente diverso ma é comprensibile visto il tempo trascorso. Per quello che riguarda il libro in sé é sempre magico tornare a Londra, Gaiman riesce con poche pennellate e frasi semplici, a trasportarti interamente dentro la storia. Mi sembrava di camminare per le strade di Londra Sopra e poi di Londra Sotto, nonostante non ci siano lunghe e noiose descrizioni, si riesce comunque a scivolare dentro le pagine. E lo stesso vale per i personaggi, si entra subito in empatia con loro e li si vede come compagni di viaggio, anche se le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Mr Group e mr Vandemar sono dei cattivi fantastici, presentati magistralmente e così gore che risultano favolosamente inquietanti. Adoro le punte noir e ironiche che Gaiman riesce a infilare in situazioni semplicissime, il suo stile é qualcosa che ho sempre amato moltissimo e che in tanti hanno cercato di riprodurre, riesce a descrivere situazioni anche tristi o drammatiche con una punta di ironia, in modo da lasciarti sospeso tra una lacrima e una risata con un mezzo sorriso sulla bocca. 
Tutta la metafora di Londra Sotto é interessante poiché nulla é come sembra e Richard si ritroverà catapultato in un mondo alieno, ostile ma anche irresistibile. Questo mondo un po' steampunk e un po' vittoriano, nasconde tantissime insidie e nonostante il ritmo non sia incalzante ci sono molti colpi di scena e le sensazioni che trasmette sono molto vivide. Nonostante le insidie il messaggio di Gaiman é molto interessante, le persone che popolano questo mondo sotterraneo sono piccole tribù o viaggiatori solitari che hanno imparano a sfruttare come possono tutto ciò che la vita riserva loro. É la terra delle seconde possibilità, dove ciò che la superficie butta via può trovare nuova vita o uno scopo. Ed é molto bello vedere che ciò vale per gli oggetti ma anche per le persone. Londra Sotto lascia un po' spiazzati, é un Londra parallela dove ci finiscono tutte quelle persone dimenticate e indesiderate ma che hanno comunque un loro codice morale, delle regole e soprattutto che sanno apprezzare e usare tutto ciò che la vita può riservargli. É per questo che  Richard ci si ritrova completamente spiazzato all'inizio, vorresti scrollarlo per dirgli di svegliarsi ma poi riesce a  crescere pian piano nella storia vincendo così le sue paure fino ad arrivare alla consapevolezza di ciò che vuole nella vita. Richard rappresenta un po' l'uomo medio e tutti noi, vive la sua vita vuota in modo piatto, come fanno tutti perché é così che si fa, una volta finito in questo mondo strano e parallelo per colpa di Porta, fa di tutto per tornarci. Ma solo alla fine capisce che non é questo che lo farà vivere felice. Davvero aspettatevi di tutto da questo libro, quando crederete di aver capito come funziona Londra Sotto, Gaiman cambierà le carte in tavola e la storia prenderà tutta un'altra piega, davvero fantastico.

Voto: ⭐⭐⭐⭐,5/5

giovedì 13 maggio 2021

Recensione Chaos, la fuga

Titolo: La fuga. Chaos (vol.1)
Titolo originale: Chaos walking- The knife of never letting go
Autore: Patrick Ness
Traduzione: Giuseppe Iacobaci
Numero di pagine: 456
Editore: Mondadori







Trama

Esiste un posto in cui si parla senza dire nulla. Perché tutti sentono i pensieri degli altri, anche se non vogliono. Giorno e notte, lontano e vicino, il Rumore ti raggiunge sempre. Gioia, paura, rimpianto, speranza: non c'è scampo al caos incessante che ronza nell'aria e affligge gli uomini di Prentisstown come un morbo, dopo aver sterminato le donne. Eppure anche nel Rumore è possibile mentire. Todd è l'ultimo nato al villaggio, parla una lingua tutta sua e presto compirà tredici anni, l'età in cui nella comunità si diventa adulti. Un evento tanto atteso e dalle conseguenze inimmaginabili, protette da un segreto che tutti seppelliscono sotto strati di pensieri. Ma Todd sta per scoprire che esiste un buco nel Rumore, un nucleo di silenzio che nessun pensiero può sporcare, e che non è vero che tutte le donne sono scomparse. Da questo momento Todd dovrà correre e fuggire lontano, con il solo aiuto di un cane, un coltello e una ragazza, alla ricerca della verità.



Recensione

Buongiorno lettori, eccoci tornati con una nuova recensione! Parto col dire che é un libro che mi ha molto sorpreso, ho cominciato la lettura senza conoscere la trama e mi sono ritrovata in un mondo completamente nuovo.
É un libro complesso ma allo stesso tempo molto d'impatto, quando si comincia la storia si storce il naso a causa del linguaggio di Todd perché sbaglia molte parole, inverte le lettere e soprattutto ha un linguaggio molto terra terra e spesso non riesce a trasmettere a parole ciò che pensa. Fa molta fatica a leggere e questo mi ha portata a pensare che magari soffra di dislessia. Ma anche se non si esprime benissimo il suo Rumore lo fa per lui, é un ragazzo semplice e tutto ciò che gli passa per la testa filtra poi in esso. Ness ha creato questa cosa particolarissima che é il Rumore, in pratica tutto ciò che una persona pensa continuamente, il presente, il passato, ciò che vorrebbe fare e il costante brusio di sottofondo dei nostri pensieri, si riversa all'esterno e diventa percepibile dagli altri. Il pianeta dove vive Todd ha questa caratteristica peculiare, tutti gli abitanti hanno questo Rumore, tranne le donne. Loro infatti riescono a percepire quello degli altri ma non emettono nulla e questo in un primo momento porta Todd a vederle come persone incapaci di provare sentimenti perché non riesce a leggerle, ma allo stesso tempo percepisce la pace e il silenzio che si prova stando con loro. Non ho potuto non amare questo protagonista volutamente così ingenuo. Per una volta l'ingenuità non mi ha dato fastidio, perchè Todd è creato così apposta, è così innocente che nemmeno il suo Rumore ha cattive intenzioni e anche quando si trova con le spalle al muro è incapace di uccidere. La sua ignoranza riguardo al mondo in cui vive è stata fomentata proprio per mantenere questa sua innocenza e ingenuità e lui si ritroverà a dover crescere velocemente, da solo, in mondo che gli è ostile o gli dà la caccia. L'arrivo di Viola sconvolgerà ancora di più la sua esistenza e lo porterà a porsi mille domande e ad agire con diffidenza in un primo momento. Insieme riusciranno pian piano a scoprire cosa sia la fiducia, l'amicizia e soprattutto cominceranno a capirsi. Ho adorato questa coppia di protagonisti così fallibili, pieni di difetti, ancora alla scoperta di sè stessi e del mondo, ma con una determinazione incrollabile nel voler andare avanti.
L'ambientazione poi é qualcosa di particolare, pensavo che fosse una specie di mondo post-apocalittico e invece si rivela proprio un altro pianeta e ne ho avuto la conferma con l'arrivo della navicella di Viola, la prima ragazza che Todd abbia mai visto. Il suo approccio a lei é molto diffidente all'inizio perché é tutto nuovo e in più c'é la difficile situazione che si é dovuto lasciare alle spalle mentre é in fuga. Insomma attraverso gli occhi innocenti di Todd vediamo questo mondo nuovo e crudele, un mondo fondato da persone che volevano creare un nuovo Eden, ma che sono invece piene di pregiudizi e soprattutto cattiveria e manie di grandezza. É un mondo abitato da persone ostili ma soprattutto fanatiche, ed é questo fanatismo il perno di tutto il libro. Viola e Todd si ritrovano a scappare per mettersi in salvo, alle loro spalle un nemico che vuole creare un mondo nuovo basato sulla violenza, la dominazione e la paura, davanti solo l'incertezza. Questo libro, rivolto a un pubblico giovane, è molto apprezzabile anche da adulti, ci sono molti temi che fanno riflettere, come la misoginia e il fanatismo religioso. Siccome le donne non sono soggette per natura al Rumore, a Prentisstown sono state tutte cacciate e uccise proprio in virtù di un fanatismo religioso che proclama che solo chi può essere letto merita di vivere, perchè non ha nulla da nascondere. Ho trovato davvero originale il modo in cui Ness parla del Rumore, è qualcosa che non spiega mai ma che si capisce benissimo attraverso le pagine e i caratteri di scrittura che cambiano. Insomma Ness riesce con un stile fantastico a trasportarci in una futuristica caccia alle streghe piena di azione, di scene mozzafiato e tanta adrenalina. Il rapporto tra Viola e Todd che cresce poco alla volta, è la cosa che mi è piaciuta di più ma non riesco a trovare note negative in questo libro davvero ben scritto e con una trama che cattura. Se proprio vogliamo trovarci un difetto posso dire che il colpo di scena in cui viene svelato il modo in cui si diventa uomini a Prentisstown, è abbastanza palese fin dall'inizio. Solo per Todd sarà uno shock, proprio perchè è così ingenuo, ma teniamo presente che è un libro rivolto ad un pubblico giovane che magari sarà più coinvolto nel colpo di scena. Il mio consiglio è comunque di leggerlo, davvero ben fatto e soprattutto accattivante, era da tempo che non leggevo un libro di fantascienza per ragazzi così avvincente.

Voto: ⭐⭐⭐⭐,5/5


giovedì 6 maggio 2021

Rubrica soft-trash Talon

Titolo: Talon
Titolo originale: Talon
Autrice: Julie Kagawa
Traduzione: Roberta Maresca
Numero di pagine: 475
Editore: Mondadori Harlequin






Trama

Ci fu un tempo in cui i draghi furono cacciati fino quasi all'estinzione dai cavalieri dell'Ordine di San Giorgio. Da allora, nascosti sotto sembianze umane, i draghi di Talon sopravvissuti al massacro si sono moltiplicati e hanno acquisito maggiore forza e astuzia nel corso dei secoli: non manca molto a quando saranno pronti a diventare i padroni del mondo, senza che gli esseri umani nemmeno se lo immaginino. Ember e Dante Hill sono gli unici esemplari di draghi fratello e sorella, addestrati per infiltrarsi nella società degli uomini. Ember non vede l'ora di vivere come una teenager qualunque e godersi fino in fondo quell'unica estate di libertà che le sarà concessa, prima di ricoprire il ruolo a lei destinato dentro il regno di Talon. Ma l'Ordine è sulle loro tracce per terminare quanto non era stato fatto nel passato: annientarli tutti. Il cacciatore di draghi Garret Xavier Sebastian, però, non può uccidere, a meno che non sia sicuro di aver trovato la propria preda. E niente è certo quando si tratta di Ember Hill.

Recensione

Se si legge la trama sembra tutto molto figo, vero? Cioè ci sono i draghi e questo di certo è un punto di forza perché almeno è originale. Non abbiamo i soliti vampiri o lupi mannari che si vedono sempre in questo tipo di libri perché abbiamo creature maestose, forti, millenarie e da sempre cacciate. Però abbiamo tutte le altre cose che si trovano negli young adult. La coppia che non può stare insieme perchè appartenente a due fazioni in lotta, il triangolo, l'imprinting, i segreti e due fazioni in guerra da fermare. Insomma abbiamo tutto il solito contorno e quindi questo libro non porta quasi nulla di nuovo. Ci sono alcune piccole cose che ho trovato ben costruite ma per il resto non sono stata catturata appieno dalla narrazione. 
Andiamo con ordine e partiamo dal contesto, le due fazioni draghi-cavalieri si fanno la guerra da sempre perché i draghi vogliono conquistare il mondo e sono una specie di mafia super ricca e potente che infiltra agenti in forma umana un po' ovunque, non puoi abbandonare questa setta, pena: la morte. Per cui sono in guerra con gli umani, con sé stessi, con i cavalieri, insomma con tutti. E poi abbiamo i Cavalieri di San Giorgio, organizzazione segretissima che recluta RAGAZZINI per andare a uccidere i draghi, cosa volete che sia? Questa organizzazione segretissima può permettersi di dare vitto, alloggio, armi, identità segrete e praticamente far sparire persone dalla faccia della terra, ma da chi è finanziata? Non si sa. Dopo questa premessa in cui si capisce il nonsense posso passare alla situazione generale, Ember, teenager di drago comincia a capire che la sua organizzazione segreta di draghi ha dei segreti segretissimi (ma chi l'avrebbe detto) e non si fida più di loro, vuole solo vivere una vita da normale teenager, peccato che sia sveglia come un sasso, per cui non ho grandi aspettative su di lei. Garret è un ragazzo tutto d'un pezzo, forgiato dal fuoco di mille battaglie contro i draghi e non si accorge che Ember è una di loro, resta con il dubbio fino a che lei non si palesa...ma come si fa?! Aveva ristretto il campo della sua ricerca a lei sola, come ha fatto a non capirlo?! La cosa che ho apprezzato è che per loro vita è stata dura in entrambi i casi, non conoscono nulla del mondo normale e quando ci si ritrovano non riescono a trattenersi dal voler provare cose assolutamente normali e di tutti i giorni. La loro relazione si sviluppa in questo modo, hanno entrambi degli obiettivi da portare a termine ma si perdono facendo le cose che i ragazzi fanno tutti i giorni, per entrambi l'altro rappresenta una fuga dalla realtà, governata da altri, in cui sono costretti a vivere. Purtroppo l'autrice ha voluto infilarci un mezzo triangolo con tanto di imprinting e questo mi ha rovinato un po' l'atmosfera. Non ho capito bene una cosa poi, Ember è un drago che come tutti può trasformarsi in umano, ma a volte sembra quasi che il suo Io persona e il suo Io drago siano due entità scisse. Non sono riuscita a capire se è una caratteristica sua o di tutti i draghi e se sono un'entità unica o, alla pari di Hulk, due personalità nello stesso corpo.
In generale il libro è scorrevole e piacevole, una lettura leggera e senza troppe pretese, ma ho trovato alcuni espedienti un po' debololucci. Mi affascina molto la struttura della società di Talon che essendo segreta ha di certo molti intrighi al suo interno, ma per ora è tutto un po' vago. Ho apprezzato l'originalità di inserire i draghi e non le solite creature fantastiche, questo di certo smuove un po' la situazione e inoltre mi piace che la protagonista sia "la cattiva", non é la solita umana indifesa che aspetta la salvezza, é un drago di qualche tonnellata che può staccare via teste. La trama non è nulla di complesso e si intuisce tutto largamente, per questo i colpi di scena non li ho percepiti come tali. Di solito non apprezzo il cambio di pov in un libro ma qui non mi ha dato fastidio, anzi é molto utile per conoscere meglio i personaggi e in questo modo si capisce meglio la loro meraviglia verso il mondo esterno e il cercare di ambientarsi. Ammetto che potrebbe essere interessante continuare la saga perché ci sono altri 4 libri e vorrei capire come si svilupperà la questione della società segreta e il ruolo che avrà Dante nelle vicende, per cui continuerò con piacere la lettura visto che comunque la narrazione é veloce e scorrevole.