Trama
lunedì 29 marzo 2021
Review Party Rovina e ascesa
Trama
martedì 23 marzo 2021
Review party Il regno di rame
Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù. Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo.
Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. È una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l’intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.
Recensione
Manizheh invece...lo ammetto, la odio abbastanza, vuole detronizzare un tiranno comportandosi allo stesso modo, opprimendo e uccidendo, insieme a Gasshan è lei la cattiva della storia. É una persona geniale e molto potente che però uccide solo nel proprio interesse e tutti la osannano perché sa parlare alle persone in modo da portarle dalla propria parte.
Lo stile è molto più scorrevole del primo e vengono inseriti meglio nel contesto anche i personaggi secondari, tuttavia non accade molto fra le pagine, appena succede un colpo di scena si ritorna subito alle lunghe e minuziose descrizioni dei vestiti e di ciò che si mangia, intervallate da tanta politica (anche se meno rispetto al primo libro) e le cose interessanti come il passato delle tribù che ha portato agli eventi attuali, viene detto poco alla volta, troppo poco alla volta. Le cose interessanti ci sono anche ma intervallate da molte pagine in cui succede poco o niente e questo rallenta moltissimo la narrazione che invece dovrebbe essere un crescendo di suspance visto che dalle prime pagine si capiace che un colpo di stato è imminente.
giovedì 18 marzo 2021
Recensione Il cielo di pietra
lunedì 8 marzo 2021
Recensione Cuore oscuro
Trama
Recensione
Bentornati sul blog lettori! Eccoci qui con una nuova recensione di un fantasy letto a febbraio. Cuore oscuro aveva tutte le premesse per piacermi ma alla fine non è stato così, non del tutto. Andando con ordine posso dire che la protagonista ha suscitato in me reazioni contrastanti perché è un'eroina diversa dal solito, ma a volte è proprio stupida come uno scatolone! In realtà di diverso ha poco o niente, è la solita protagonista bruttina, goffa e incapace ma che si rivela potentissima nell'arco di poche pagine. A volte fa ragionamenti che non stanno né in cielo né in terra, inoltre quando scopre di avere la magia non si applica nemmeno per migliorarsi se non quando il suo villaggio è sotto attacco, mah! Non parliamo del coprotagonista, il Drago, questo mago terribile che tutti temono e con cui Agnieszka è costretta a vivere. Lui non la sopporta e non perde occasione di insultarla di continuo, in modo anche pesante e ovviamente che succede? Per mezzo libro non si vedono/parlano ma scatta la inevitabile scintilla. Lui la insulta, lei vorrebbe solo scappare dalla torre ma ovviamente si innamorano...queste love story forzatissime mi fanno storcere il naso ma ormai le si ritrova in ogni libro quindi cercherò di farmele andare bene.
La storia in sé è un mix fra la bella e la bestia e L'apprendista del mago. Lei è costretta a vivere in questa torre con questa figura oscura e scontrosa che poi si rivela dolce e buona, però il tutto è condito con un po' di magia. Il sistema magico poteva anche essere interessante, si basa in pratica su parole in una lingua non specificata o canti ma non viene del tutto approfondito e questo mi è dispiaciuto. Inoltre ad Agnieszka vengono insegnate 4 parole in croce (di cui una utilissima per cambiarsi d'abito) e lei riesce usando solo quelle a salvare il mondo...senza uno straccio di studio approfondito e quindi il tutto diventa inevitabilmente inverosimile. Il vero cattivo della storia è il Bosco, che si muove come un'entità malvagia e pensante che vuole distruggere/conquistare il mondo e mi ha intrigato molto per il suo richiamo fiabesco. La figura del Bosco ricorda infatti le fiabe dei Grimm e da quello che ho capito l'intera vicenda è un retelling di alcune leggende polacche che purtroppo non conosco. Ho molto apprezzato la sensazione di pericolo che si avverte semore e il timore reverenziale che hanno i personaggi verso il Bosco, le possessioni e le creature che ne scaturiscono sono molto d'impatto e danno alla storia quei tratti molto dark che non mi dispiacciono. Questa atmosfera fiabesca mi è piaciuta molto ma il worldbuilding perde un po' di magia quando si scopre che il tutto è ambientato nel mondo reale. Vengono citati paesi come la Polonia e il tutto si svolge in quello che potrebbe essere il nostro medioevo, anche se poi vengono citate università frequentate dalle donne e paesi come la Namibia (che prende questo nome nel '900) e quindi la parte fantasy va un po' a scemare.
Altra grande pecca per me è lo stile dell'autrice, il libro si apre in modo lento e nelle prime pagine non accade quasi nulla, dopo cominciano gli avvenimenti ma lo stile resta comunque molto lento e in alcuni punti anche noioso. La trama è un susseguirsi di problemi derivanti dalla figura del Bosco ma non c'è altro collegamento al di fuori di questo, in pratica ci sono una serie di problemi più o meno concatenati che vengono risolti via via, ma non c'è un crescendo di suspance o almeno non ho avvertito quella sensazione di pericolo che porta al gran finale che speravo di sentire. Tutto si svolge in modo abbastanza piatto e solo nelle ultime pagine si avrà la battaglia a colpi di magia. Nonostante lo stile lento, gli avvenimenti si susseguono troppo velocemente e in modo un po' raffazzonato, non si fa in tempo a risolvere qualcosa che spunta un altro problema subito dopo, inoltre per metà libro il Drago e Agnieszka restano separati per cui trovo ancora più assurda questa loro storia d'amore.
Diciamo che in generale il libro parte da buone premesse ma il tutto non è sviluppato al meglio, forse è il primo caso in cui non apprezzo uno stand alone ma avrei preferito magari una saga che sviluppasse meglio la battaglia contro il Bosco e magari anche la storia tra i protagonisti, in modo da dare a tutto il giusto spazio.
Voto: ⭐⭐,5/5
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