Vi lascio la trama del libro Alla ricerca del principe Dracula e QUI il link per la recensione che troverete sempre sul blog se ve la siete persa.
Trama
Dopo aver scoperto con orrore la vera identità di Jack lo Squartatore, Audrey Rose Wadsworth lascia la sua casa nella Londra vittoriana per iscriversi – unica donna – alla più prestigiosa accademia di Medicina legale d’Europa. Ma è davvero impossibile trovare pace nell’oscuro, inquietante castello rumeno che ospita la scuola, un tempo dimora del malvagio Vlad l’Impalatore, altrimenti noto come Principe Dracula.
Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all’oscuro assassino. Vivo o morto che sia.
Strane morti si susseguono, tanto da far mormorare che il nobile assetato di sangue sia tornato dalla tomba. Così Audrey Rose e il suo arguto compagno, Thomas Cresswell, si trovano a dover decifrare gli enigmatici indizi che li porteranno all’oscuro assassino. Vivo o morto che sia.
Prima di cominciare è d'obbligo una piccola premessa: Dracula non è il primo vampiro che si incontra in letteratura, anche se molti lo credono. Prima di lui abbiamo altri riferimenti a questa figura già a partire già dal Settecento e altri autori prima di Stoker parlano di esseri che si nutrono di sangue per sopravvivere, ad esempio lo troviamo ne "Il vampiro" di John Polidori o in Carmilla di Le Fanu.
Tuttavia il romanzo di Stoker fu un tale successo che dopo Dracula la figura del vampiro entrò nelle eccellenze della letteratura horror-gotica, portando definitivamente nel mondo occidentale questo oscuro essere. Nonostante i libri sopracitati siano stati scritti da un inglese e da due irlandesi, la figura del vampiro affonda le sue radici nel folkclore dell'Europa dell'est. Fu grazie a questi autori che il resto del mondo venne a conoscenza di queste credenze popolari sulle quali ricamarono poi i personaggi per i loro romanzi.
Visto l'enorme successo del romanzo di Stoker, il mito di Dracula divenne molto popolare e finì immancabilmente per influenzare anche la cultura occidentale. Oltre alla sua presenza in romanzi pubblicati e letti all'epoca, quello del vampiro è un personaggio che sopravvive fino ai giorni nostri, infatti basta considerare che quando si parla di vampiro l'immagine che ci viene in mente è subito chiara. Certo generazioni precedenti alla nostra si immagineranno la figura di un uomo elegante con camicia bianca e un mantello dal collo alto, mentre i più giovani penseranno di certo ai protagonisti di Twilight o de Il diario del vampiro. Tutto ciò sottolinea quanto la figura del vampiro sopravviva nell'immaginario collettivo delle figure horror, anche se profondamente cambiata.
Di certo da un punto di vista letterario e cinematografico la figura del vampiro è cambiata molto, partendo dal Settecento esseri come Dracula erano visti come non-morti che riposavano nelle proprie bare durante le ore diurne, bevevano il sangue di fanciulle vergini per sopravvivere ed erano anime dannate. Ma nel corso dell storia pian piano questa figura è mutata, infatti nella letteratura e cinematografia più recente vengono attribuiti ai vampiri molte più qualità di quelle che in realtà gli servono. Velocità e forza sovrumane diventano così caratteristiche di base, vengono dotati di poteri che possono variare dalla telepatia al trasformismo e non tutti fuggono dalla luce del sole, ma soprattutto vengono resi più umani.
In Intervista col vampiro, Twilight, Il diario del vampiro e in molti altri fra film e romanzi, si cerca di far empatizzare il lettore o spettatore con questa figura. In particolare si cerca di donare a questi protagonisti la capacità di amare, provare rimorso per il loro vivere e soprattutto un desiderio viscerale di tornare umani.
La cosa che accomuna tutti tra i vampiri più recente e quelli più "antichi" è la sete di sangue, che è l'unica fonte di sostentamento per queste creature. Tuttavia vampiri come Carmilla o Dracula, provavano piacere nella caccia e nell'atto di attingere alle proprie vittime, mentre il vampiro più moderno ne prova repulsione anche se è una cosa necessaria.
Da questo passaggio possiamo quindi vedere l'influenza nella letteratura di Dracula, ma anche il cambiamento che piano piano si sta operando.
Credo che nell'immaginario collettivo vada via via scemando la figura tenebrosa e capace di incutere timore come lo era Dracula, di sicuro ha portato nel resto del mondo le leggende della Romania che riguardavano i vampiri, ma piano piano ha perso la sua influenza passando da figura horror a figura di intrattenimento.
Tutti i libri e i film dalla seconda metà del 900 ad oggi, presentano un vampiro che nonostante gli incredibili poteri è più umano, è qualcuno con cui intrecciare rapporti, per cui partendo da una letteratura horror-gotica, arriviamo a un fantasy più dolce e che non incute timore, ma anzi che spinge i lettori a sognare relazioni con essi. Infatti ormai il vampiro lo si ritrova solo in qualche dark fantasy (che comunque include solo scene di sesso con questo coso), o urban fantasy, o in generale fantasy romantico. Il romanzo di Dracula comunque fu un tale successo perchè fu tra i primi ad avere una vena erotica collegata al vampiro, l'aura malvagia di questa figura rappresentava la perdizione e da lui si è sviluppata tutta una letteratura che ha visto sempre di più il vampiro come oggetto di desiderio.
In conclusione possiamo dire che sì, Dracula ha portato fino a noi la figura del vampiro e sicuramente ha influenzato la nostra letteratura e industria cinematografica, ma non sapiamo dire se ha influenzato la nostra cultura in positivo o in negativo, dato che questo essere succhiasangue è decisamente cambiato nell'immaginario collettivo.
Curiosità: la figura del vampiro spopolò così tanto in occidente perché la moda letteraria dell'epoca aveva una forte vena horror-gotica, ma vi siete mai chiesti perché? Una figura che risorge dalla tomba affascina molto ma non era raro che in epoca vittoriana ciò accadesse, d'accordo non si parlava di vere e proprie morti ma solo di morti apparenti. In quest'epoca infatti la sovrappopolazione e il divario tra ricchi e poveri causava una carenza di materiali notevole. Le classi più povere non potevano certo permettersi le raffinate porcellane ed erano costrette ad utilizzare stoviglie di stagno, ferro e altre sostanze che a contatto con liquidi arrugginivano. Siccome la birra di bassa lega era a buon mercato in molti la consumavano, il contatto dell'alcool con la ruggine avvelenava le persone rilasciando sostanze che facevano cadere in uno stato di quasi morte o morte apparente. Il corpo veniva consegnato alla famiglia ma prima di dichiararne definitivamente la morte veniva tenuto in casa e sorvegliato per un determinato lasso di tempo nel caso si fosse ripreso. Da qui deriva il termine "veglia" riferito ai defunti.
Ma ancora più macabra è questa piccola curiosità. Sempre in epoca vittoriana era facile che per le classi meno abbienti venissero riciclate molte cose, tra cui anche le bare. Un po' per mancanza di soldi e un po' per mancanza di spazio, le tombe venivano spesso riutilizzate e fu così che si scoprì (sempre per i motivi riportati sopra e perché diciamocelo, la medicina lasciava abbastanza a desiderare) che spesso le pareti interne erano ricoperte di graffi. Questo stava a indicare che una errata diagnosi di morte faceva si che molte persone fossero seppellite vive. Si pensò allora di collegare un filo all'interno della bara con una campanella posta all'esterno in modo che, se il defunto si fosse svegliato, avrebbe potuto suonare per attirare l'attenzione. Da qua il detto "ti ha salvato la campanella".
Continuate a seguire le tappe di questo blogtour!
Questo articolo mi é piaciuto molto ❤️
RispondiEliminaQuesto articolo mi é piaciuto molto ❤️
RispondiEliminaGrazie ^.^
EliminaUn sacco di bellissime curiosità, non sapevo che Dracula non fosse il primo vampiro! Adoro come hai raccontato la storia e il cambiamento di queste creature nel corso del tempo!
RispondiEliminaGrazie! ^.^ ci sarebbe ancora molto altro da dire perché la figura del vampiro è stata usata tantissimo negli ultimi tempi
EliminaApprofondimento molto interessante: non conoscevo l'esistenza di storie di vampiri prima di Dracula ed è proprio vero che la figura del vampiro è cambiata radicalmente nel tempo, da figura cattiva ed oscura all'opposto
RispondiEliminaGrazie! ^.^ Si pensa che addirittura nel settecento se ne parli in paesie e brevi testi per quel che riguarda l'Europa Occidentale, invece chissà quanto sono antiche le leggende rumene!
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