Titolo: La Custode di Parole
Titolo originale: La Passeuse de Mots
Autorɜ: Alric Twice, Jennifer Twice
Traduttrice: Gioia Sartori
Lingua originale: francese
Casa editrice: Mondadori
Trama
«Non ho mai visto nessuno amare le parole come te. E quando dico "amare"' parlo di vero amore. Tu parli ai libri. Ma è ora che tu scopra il mondo fuori dalle pagine, che lo guardi con i tuoi occhi. Parti all'avventura. Il mondo ti aspetta a braccia aperte. Ma per questo dovrai spiccare il volo, assumerti dei rischi. Staccati da ciò che ti trattiene. Trova la tua strada, non solo quella che vogliono scrivere per te.» Età di lettura: da 12 anni
Recensione
Bentornat³ sul blog lettor³, oggi review party di un libro letto con un gruppetto tutto nuovo che mi è piaciuto molto per lo scambio di idee durante la lettura, per questo ringrazio Alessia di Letture in salotto per l'opportunità 😊
Ma bando alle ciance e passiamo al libro, per quanto il gruppo mi sia piaciuto non posso dire lo stesso di questa lettura, il punto a favore è di sicuro il fatto che sia scorrevole perché nonostante la mole la lettura non è pesante. Però il problema si pone quando lə lettorə ha bisogno di spiegazioni, troppo spesso queste sono inserite nei dialoghi (probabilmente per non appesantire la lettura), ma il tutto viene fatto in modo troppo macchinoso e quindi spesso non si ottiene il risultato sperato. Inoltre nei dialoghi vengono spesso inserite descrizioni davvero poco lusinghiere degli interlocutori e purtroppo in più punti ho trovato frasi grassofobiche e da persona che è sempre stata cicciottella posso dire che no, non è bello quando si viene paragonati a maiali.
Ma il vero problema di questo libro è che si vede che non era stato pensato per essere un unico tomo, ma che è nato per una piattaforma (Wattpad) dove si pubblica a puntate. Questo è chiaro perché ogni capitolo si chiude con un colpo di scena che invoglia a continuare la lettura, però la narrazione complessiva ne risente molto perché si perdono tanti elementi fra le pagine, vengono nominate cose che non sono più riprese e il sistema magico e il worldbuilding ne escono troppo impoveriti. Molto spesso ci sono lunghe spiegazioni ma poi quando sono introdotti nuovi elementi non vengono spiegati, come se lə lettorə sapesse già di cosa si parla. È un vero peccato perché l'idea di fondo del libro è molto accattivante, purtroppo però manca completamente il lavoro di editing, spesso si ha l'impressione che lo scritto sia stato preso da Wattpad e ricopiato pari pari, senza lo step intermedio dell'editing.
Purtroppo i problemi non finiscono di certo qua, i protagonisti non hanno un grande spessore e, anzi, ci sono alcuni personaggi che sinceramente non ho capito. In primis il principe che ha un atteggiamento veramente aggressivo nei confronti di Arya nonostante sia il suo unico amico, e poi c'è Arya stessa che non mi ha convinto del tutto perché incarna tutti i tropes dell'eroina Fantasy, rendendoli, però, veramente esasperati. Bellissima che non sa di esserlo, dai puri ideali, gli occhi particolari, predestinata, le manca solo di essere orfana perché almeno una famiglia ce l'ha. Famiglia che non mi ha conquistata, sinceramente, la madre dispotica che le tarpa le ali e il padre che la sminuisce bonariamente non sono dei personaggi che restano nel cuore. Infatti lei viene spesso infantilizzata e trattata come una bambina sciocca dai suoi genitori e dagli amici quando in realtà è una persona adulta e spesso ci sono scene che sinceramente non mi sono piaciute. In particolare una scena con il padre di lei in cui la violenza sui figli venne fatta passare come una cosa accettabile perché non si conoscono i progressi, quindi alcuni temi potevano decisamente essere sviluppati meglio.
L'ultimo appunto che mi sento di fare è che comincia come un libro per ragazzi ma diventa via via uno young adult a causa di alcune scene e per la protagonista che è fuori età. Arya ha vent'anni anche se sulla carta ne dimostra tredici, quindi non mi sento di consigliarlo a un pubblico troppo giovane.
Insomma in questo mondo dove la magia esiste (anche se ribadisco il sistema magico per tre quarti del libro non viene spiegato a sufficienza) la nostra protagonista è un'assidua divoratrice di Fantasy e viene presa in giro da tutti per questo motivo, lei si giustifica dicendo di voler scappare dalla realtà attraverso la lettura ma è quasi un controsenso perché questi libri la portano poi nel suo mondo. Apprezzo l'idea della lettura come evasione, ma non capisco perché tutti la prendono in giro per questo dato che in questo mondo effettivamente la magia esiste, esistono i draghi, esistono le streghe, esistono gli incantesimi, quindi decisamente il libro resta molto dubbio. Aveva del potenziale che non viene sfruttato e, anzi, alcune volte abbiamo troppo di una cosa e poco di un'altra, troppi dialoghi macchinosi e poche spiegazioni fluide, è un "vorrei ma non posso", decisamente non è una lettura che mi resterà nel cuore.
Questo libro è stato un'enorme delusione. Ha scalato in fretta la classifica dei libri più brutti che abbia mai letto
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