giovedì 17 luglio 2025

The thirteenth child, la tredicesima figlia




Titolo: The thirteenth child, la tredicesima figlia
Titolo originale: The thirteenth child 
Autrice: Erin A.Craig
Traduzione: Sara Bresciani
Editore: Fanucci 

Trama 

Hazel Trépas ha sempre saputo di essere diversa dai suoi fratelli. Tredicesima figlia, fin dall’infanzia è stata promessa a uno degli dèi della Martissienes: Merrick, la Temutissima Fine. Quando, dopo anni di silenzio, Merrick finalmente si presenta alla porta della fattoria di famiglia, il destino di Hazel si compie. Il dio le comunica che diventerà una grande guaritrice, dalle abilità straordinarie. Per aiutarla, Merrick le concede in dono la capacità di dedurre all’istante la cura necessaria per ogni malato. Ma c’è un problema. Oltre a un potere fuori dal comune, Hazel riceve anche una condanna: riesce a vedere quando ogni speranza è svanita e la Morte ha reclamato uno dei suoi pazienti. Perseguitata dai fantasmi di chi ha dovuto lasciare andare, Hazel non desidera altro che fuggire dalle sue responsabilità. Ma il destino la conduce alla corte reale di Châtellerault, dove le viene chiesto di curare il re Marnaigne, colpito da una piaga misteriosa. È lì che conosce Leopold, lo sprezzante principe ereditario che nasconde un cuore sorprendentemente gentile.
Alla corte, costretta a decidere se salvare o no un sovrano destinato a morire, Hazel affronterà la prova più difficile della sua vita. Cosa succede quando una mortale decide di sfidare la volontà della Morte?

Rrcensione

Aspettavo da tempo questa uscita di Craig e devo dire che sono stata in parte soddisfatta. Come sempre questa autrice sa creare dei mondi con una propria cultura e religione a sè, riuscendo con poche parole a farci immergere in mondi nuovi e sempre ben costruiti. Anche in questo caso si crea una religione davvero unica e sfaccettata, con divinità che interferiscono nella vita umana e ne deviano il corso. Quindi tanti, tanti punti per questo worldbuilding che ho trovato soddisfacente perchè cresce insieme alla storia. Non risulta mai pesante e soprattutto non crea inutili spiegoni che non avrebbero senso perchè le persone coinvolte nella storia dovrebbero già conoscere queste cose. Per questo è stato bello ritrovare la scrittura di Craig che è sempre immersiva, anche se nella prima metà la storia impiega un po' a ingranare. Non è necessariamente un male perchè ci introduce bene nelle vicende e ci fa pensare che prenderanno una determinata piega che invece cambia nella seconda metà. Da un lato però ho trovato la prima parte più cozy, Craig si concentra molto sulle descrizioni di paesaggi e di cottage che mi hanno effettivamente fatto venire voglia di scapparmene su un monte, ma non ho trovato l'incisività e l'angoscia che in genere accompagna la sua scrittura. 
Nella seconda parte il libro cambia tono e si entra più nel vivo delle vicende, con malattie inspiegabili e inquietanti e un senso di urgenza più presente. Entrano in gioco nuovi personaggi e gli intrighi di corte, ma come nella prima parte avrei voluto più incisività e personaggi più caratterizzati. Hazel tuttavia è una protagonista che mi è piaciuta molto, umana e credibile, lei è ben presentata e si capisce come agisce e perchè, solo la love story non mi ha pienamente conquistata perchè l'ho trovata un po' forzata per i fini di trama. Leopold rispecchia molto gli stereotipi degli young adult, ma Hazel mi ha sorpreso, la vediamo crescere e passare da bambina maltrattata a giovane donna che sa prendere le decisioni per sè.
Credo comunque che l'intento di Craig fosse proprio quello di mantenere il tono e l'andamento più fiabeschi possibile e in questo è riuscita perfettamente. Come dicevo, infatti, la prima metà è più lenta e si sofferma su cose che ai fini della storia servono ma non sono indispensabili, i personaggi sono caratterizzati ma non in modo approfondito e in generale la sensazione è quella a metà tra il sogno e l'incubo che io associo sempre alle vere fiabe. Per questo credo che ogni passaggio sia attentamente voluto, anche se non sempre mi hanno fatto impazzire. Tutto sommato trovo che sia una lettura perfetta per entrare nel mood della summmerween, o se si cerca qualcosa per il nostro amato autunno che non arriva mai troppo presto. 
La cosa che ho apprezzato di più è il messaggio finale del libro, in un mondo che ci dice che dobbiamo sempre essere il massimo ed eccellere in tutto, puntare al successo e scavalcare lə altrə, Craig ci ricorda che spesso la felicità è nelle piccole cose e che desiderare una vita tranquilla e pacifica, fatta di lavoro onesto e tanto amore non è una cosa negativa, anzi. Ho trovato il finale molto dolce e in contrapposizione con il resto del tono del libro e questa è stata la nota assolutamente positiva, chiude con un sorriso dolceamaro tutte le vicende. 

Ringrazio moltissimo la casa editrice per la copia omaggio e la collaborazione ❤️

Voto ⭐⭐⭐⭐/5

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