mercoledì 29 settembre 2021

Recensione Agatha Raisin- La quiche letale

Titolo: Agatha Raisin e la quiche letale
Titolo originale: Agatha Raisin and the quiche of death
Autrice: M.C. Beaton
Traduzione: Marina Morpurgo
Numero di pagine: 235
Editore: Tea






Trama

Agatha Raisin, cinquantenne dal carattere difficile, decide di cambiare vita: chiude la società di PR, che le ha permesso di guadagnare un bel po' di soldi, lascia Londra e si trasferisce nei Cotswolds, un'area di pittoresca bellezza nel cuore dell'Inghilterra. Carsely, il piccolo e perfetto villaggio dei suoi sogni, è sublime: gli abitanti sono stravaganti e gentili, il cottage comprato da Agatha è scomodo al punto giusto, abbondano i vestiti a fiori, tipo Laura Ashley, e la cordialità è un po' di facciata. A Londra non si era accorta di non avere amici, ma giunta a Carsely si ritrova sola e isolata. Donna attiva e prepotente, Agatha non si accontenta di inserirsi nella nuova comunità ma vuole diventare anche popolare. Come fare? Partecipare a una gara culinaria. E se non si è in grado di cucinare? Andare a Londra e comprare un'ottima quiche. E se il giudice della gara muore mangiando la quiche? Ingiustamente accusata di aver provocato una morte e giustamente additata per aver imbrogliato, Agatha investiga... "Agatha Raisin e la quiche letale" è il primo libro dedicato all'eccentrica investigatrice: una serie ironica e leggera, intelligente e sarcastica.


Recensione

Ingredienti per un' ottima quiche:
-Un paesino pittoresco nella campagna inglese
-Una grintosa donna d'affari in pensione
-Personcine simpatiche come un pomeriggio con 45° all'ombra
-Un bravo poliziotto giovane e competente
-Una gara culinaria

Aggiungere un omicidio q.b.

Infornare in una calda estate inglese et voilà, il mistero è servito!

Se vi mancano le atmosfere alla Agatha Christie, vi consiglio assolutamente questo libro, l'atmosfera della campagna inglese mi ha subito fatto fare questo paragone, la nostra protagonista si ritrova in pensione dopo una vita frenetica a Londra e cerca un modo per far passare le giornate. Trasferitasi in un piccolo paesino popolato da cottage e la cui vita gira intorno alle sagre e alla parrocchia, mi sono ritrovata subito nei libri della Christie ed è una cosa che non mi è per niente dispiaciuta. A farmelo piacere ancora di più è la misteriosa morte del giudice della gara cittadina di quiche, morte che viene archiviata come incidente dovuto a una quiche agli spinaci che si rivela invece piena di cicuta. Ma la nostra grintosa Agatha non ne è del tutto convinta e comincia a fare domande qua e là. Non ha proprio lo spirito della detective perché non agisce seguendo un metodo ma lasciandosi spesso trasportare da idee momentanee e sensazioni, non possiede, infatti, l'acutezza dei miss Marple ma un po' me la ricorda. Il libro si svolge in modo lento ma non noioso, spesso la "quasi indagine" viene accantonata per descrivere le giornate di Agatha che tenta disperatamente di ritagliarsi un posto nella vita molto chiusa del paese. Il suo carattere non proprio facile e le sue rispostacce sempre pronte me l'hanno fatta piacere da subito, non è una donna timorosa di dire quello che pensa, nonostante ciò, però, vorrebbe essere accettata per cui ci prova disperatamente. Il libro ci viene presentato come un romanzo con tratti gialli ed è comunque molto scorrevole e leggero, credo sia una lettura perfetta per l'estate o per staccare da altro di più pesante, l'ho divorato in un paio di giorni grazie allo stile accattivante e al velato humor inglese. 
Non ho apprezzato un paio di battute che si trovano tra le pagine perché mi sono sembrate sessiste ed è triste quando un'autrice le rivolge alla sua stessa protagonista, posso quasi giustificarle visto che il libro non è recentissimo ma del '92, vedrò comunque nei prossimi libri come si evolve la figura di Agatha visto che l'autrice è molto acclamata dalla critica britannica e magari le ho percepite come tali soltanto io.
In conclusione per quello che riguarda il libro in generale lo consiglio molto perché è leggero e scorrevole, c'è un po' di mistero e a un certo punto si sospetterà quasi di tutti. I personaggi nel complesso sono ben costruiti ma ho apprezzato soprattutto l'ambientazione nella campagna inglese, così placida e tranquilla all'apparenza ma che nasconde rancore e sete di vendetta sotto la superficie. Se vi mancano le ambientazioni stile Agatha Christie e cercate una lettura perfetta per l'estate ve lo consiglio caldamente.

Voto ⭐⭐⭐⭐/5

sabato 25 settembre 2021

Review party Unravel the dusk

Titolo: Unravel the dusk
Titolo originale: Unravel the dusk
Autrice: Elizabeth Lim
Traduzione: Laura Miccoli
Numero di pagine: 348
Editore: Mondadori (Oscar Vault)




Trama

Maia Tamarin ha già dimostrato di essere la più abile sarta del paese. Ha sbaragliato gli altri concorrenti nella gara con cui l'imperatore ha scelto il nuovo sarto imperiale. Ha viaggiato fino ai confini del mondo per procurarsi la risata del sole, le lacrime della luna e il sangue delle stelle. E con questi tesori ha cucito tre abiti magici, ciascuno degno di una dea. Ma le prove per lei non sono ancora terminate.
Al ritorno dal suo viaggio, il regno è sull'orlo della guerra e Edan, il ragazzo che ama, è sparito. Forse per sempre.
La guerra che impazza non è niente a confronto della battaglia che Maia combatte contro se stessa. Da quando è stata marchiata dal demone Bandur non è più la stessa...
La posta in gioco è più alta che mai, ed è solo questione di tempo prima che Maia si perda completamente. Ma non si fermerà davanti a nulla pur di ritrovare Edan, proteggere la sua famiglia e garantire al suo paese una pace duratura.


Recensione

Per questa seconda parte dell'evento ringrazio sempre Ylenia di Reinesdeslivres e la casa editrice Mondadori per la copia in digitale.

In questo secondo capitolo della dilogia ritroviamo lo stile dell'autrice sempre molto fluido, la narrazione in prima persona al presente rende il libro discorsivo, anche se non è tra le mie preferite. Mi sono ritrovata a leggere questa conclusione in davvero pochissimo tempo, complice una trama non troppo complessa.
Per gli amanti della figura di Edan sappiate che vi aspetta una delusione, in questo libro è presente pochissimo e anche quando entra in scena resta molto marginale, la perdita della sua magia lo ha reso libero ma praticamente inutile ai fini di trama. Anche l'idillio romantico che si era creato nel primo libro qua viene largamente abbandonato, tanto che lui e Maia si comportano quasi come due conoscenti e non come persone legate da un rapporto amoroso. È vero che Edan ripete a piè sospinto quanto sia innamorato, ma Maia mi sembra del tutto indifferente, concentrata su quello che verrà ripetuto per tutto il libro: la sua trasformazione in demone. Il fulcro di questo secondo libro, infatti, sono Maia e la sua imminente trasformazione, non ci si concentra quasi su altro dato che lei non fa che rimuginare sulla propria situazione. 
Anche la figura di Lady Sarnai resta molto marginale, il che è un peccato perché credo che avrebbe potuto rendere molto di più, invece la sua parte si riduce tutta al non volersi sposare. In tutto questo rimuginare sulla trasformazione di Maia, si scatena anche la guerra, ormai è inevitabile ma anche questo tassello importante arriva e finisce in un tempo irrisorio e con abbondanti buchi di trama. Questi sono presenti in tutta la narrazione e le cose accadono un po' così, senza un reale motivo, Maia stessa si ritrova a dover combattere in prima linea in guerra e la cosa è francamente ridicola dato che non ha mai dato segno di saper combattere (ricordiamoci che dovrebbe essere una sarta). 
Il finale poi è un crescendo di buchi di trama che tentano di essere riempiti da deus ex machina continui, il finale allegro e felice è forzatissimo poiché succedono veramente troppe cose senza un filo logico, incastrate a forza nella narrazione per poter concludere in modo lieto il libro. 

Credo che come dilogia avrebbe potuto dare molto di più, la lettura è godibile e non è pesante e c'è qualche idea buona che avrebbe potuto però essere sviluppata meglio. Purtroppo ho trovato i personaggi molto piatti e senza una crescita personale, la storia in sé non è complessa ma presenta troppe contraddizioni, buchi di trama e forzature. Nel complesso mi sento di consigliare a chi cerca qualcosa di leggero da leggere sotto l'ombrellone ma se cercate un libro con una protagonista forte e che si fa valere non credo faccia per voi.

Voto ⭐⭐/5

venerdì 17 settembre 2021

Review Party Il detective fantasma

Titolo: Il detective fantasma
Titolo originale: The detective Ghost 
Autrice: Vanessa S. Riley
Traduzione: Susanna Raule
Numero di pagine: 253
Editore: Fanucci Editore






Trama

Jack Wyte è morto. La sua morte è stata una strana faccenda, il genere di faccenda che quando ti chiedono «Come sei morto?» ti dà il diritto di rispondere: «È una lunga storia». Si lascia alle spalle una carriera nella Squadra Omicidi che gli ha fatto male alla salute, una vita solitaria, una ex-moglie con cui non parlava da anni, una figlia ormai adulta e l'amore di Dare, l'unico essere al mondo che può vedere i fantasmi ma non vuole più vedere lui. E se pensava che tirare le cuoia, nella sua sgradevolezza, risolvesse tutti i problemi, si sbagliava di grosso. Morire, in realtà, è stato solo l'inizio. A Londra ci sono stati dei decessi diciamo poco ortodossi. E pure a Los Angeles. Sua figlia, in uno scavo archeologico in Guatemala, ha incontrato un tizio che le legge nel pensiero. Due personaggi non proprio umani sono stati incaricati da un concilio di non-morti di insabbiare tutto l'insabbiabile, con le buone o con le cattive. La detective Jamaica Kingstone della Metropolitan Police possiede la Vista, e questo non ha migliorato il suo umore. O il suo carattere. Anzi l'ha resa molto nervosa. C'è robaccia sovrannaturale dappertutto e i funzionari della morte non hanno il tempo o il personale per risolvere il casino in corso. Anche perché non si sono ancora accorti del vero problema. D'altronde si sa, al giorno d'oggi muore troppa gente e sono molto impegnati. Il caso, così, finisce metaforicamente sulla scrivania di Jack Wyte, la cui vita non è stata un granché, ma la cui morte si preannuncia anche peggio. Perché la verità non è mai gradevole e l'indagine in corso lo obbligherà a confrontarsi con dei fantasmi molto più inquietanti delle ombre dell'aldilà.

Recensione

Per questo evento ringrazio moltissimo l'organizzatrice Sabrina di Sabrina nel paese delle meraviglie e la casa editrice Fanucci per la copia e per avermi scelta.

Immaginatevi una serie di omicidi inspiegabili in diverse parti del mondo. Immaginate detective e polizia che non sanno spiegarsi le cause. Aggiungete poi che creature sovrannaturali e la Nera Signora in persona sono rimaste infastidite da queste morti inspiegabili ed ecco a voi un libro con una trama originale e coinvolgente. Se amate quel giusto mix di sovrannaturale e gialli irrisolvibili, questo libro fa per voi. 

Il ritmo delle vicende è scorrevole e alterna i giusti momenti di suspance e d'azione, inoltre le informazioni sulla parte sovrannaturale vengono date via via tra le pagine in modo da tenere l'attenzione sempre alta ed evitare lunghi spiegoni che avrebbero appesantito il tutto. Mi è molto piaciuta la visione dell'aldilà con tutte le sue regole e i suoi registri e mi hanno sempre affascinato le figure come l'Uomo dei Crocevia (o banalmente Diavolo) e la Nera Signora. Inoltre troviamo altre figure più classiche come immortali che bevono sangue umano, ma non vorrei entrare troppo nei dettagli per non rovinare l'effetto sorpresa. Non dimentichiamoci i fantasmi però, come ci ricorda il titolo, spesso i nostri cari passati a miglior vita ritornano per tormentare il prossimo o, come in questo caso, a risolvere misteri per conto di datori di lavori molto potenti.
Insomma ho adorato come l'autrice abbia costruito personaggi fantastici e credibili sia umani che non e soprattutto come abbia costruito il sistema dell'aldilà che non ci viene mai mostrato completamente e nel suo intero, ma che è interessante da immaginare e risulta persino credibile. Forse avrei voluto un minimo di spiegazioni in più su alcune doti che posseggono alcune persone tipo Dare, che viene definita Esper, ma che non ci viene illustrata fino in fondo. Nel complesso comunque la trama funziona e la lettura è scorrevole e in grado di destare curiosità, nonostante i continui salti di pov da un personaggio all'altro non ho avuto problemi. Di solito non apprezzo i libri con tanti pov perchè tendo a perdermi ma qui i personaggi erano ben caratterizzati e avevo sempre in mente chi stava parlando in quel momento. 
Se proprio vogliamo trovare una piccola pecca posso dire che ho trovato il finale un po' troppo veloce, dopo aver catturato il colpevole tutto si svolge in fretta e il fulcro della storia si sposta dagli omicidi a un altro avvenimento comunque importante ma che sposta un po' l'attenzione. Non è un brutto finale, badate bene, ma mi è sembrato troppo sbrigativo nell'acciuffare il colpevole principale.

Con questo non voglio dire che il libro non mi sia piaciuto, anzi, in poche pagine ci sono stati dati dei personaggi veramente ben fatti e una trama interessante, il linguaggio utilizzato è crudo in alcuni punti e ci sono anche delle scene forti, per cui mi sento di consigliarlo agli amanti del paranormal-thriller. In più ho molto apprezzato le ricerche fatte dall'autrice perchè nel libro sono presenti dei fantasmi di persone esistite realmente e finite sulle pagine di cronaca per morti inspiegabili o perchè famose, nell'appendice finale vengono riportati gli avvenimenti delle loro vite e delle morti e quindi è evidente il lavoro di ricerca accurata anche se c'è qualche licenza poetica.

Voto ⭐⭐⭐⭐/5

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sabato 11 settembre 2021

Review Party Le streghe in eterno

Titolo: Le streghe in eterno
Titolo originale: The once and the future witches
Autrice: Alix E. Harrow
Traduzione: Alice Casarini e Barbara Ronca
Numero di pagine: 576
Editore: Mondadori (Oscar Vault)







Trama
“Sono terrorizzata e sono terrificante. Sono spaventata e sono qualcosa da temere.” Nel 1893 non esistono streghe. Un tempo sì, c’erano, negli oscuri giorni selvaggi prima che iniziassero i roghi, ma adesso la stregoneria è solo una questione di graziosi incantesimi e filastrocche e vecchi racconti per bambini. Se le donne vogliono avere una qualsivoglia forma di potere, devono cercarla nell’urna elettorale.
Ma quando le sorelle Eastwood – James Juniper, Agnes Amaranth e Beatrice Belladonna – entrano nell’Associazione per le Donne di New Salem, iniziano a chiedersi se, recuperando antiche parole dimenticate, non sia possibile trasformare quello delle suffragette da un movimento di donne a un movimento di streghe. Inseguite da ombre e morbi, perseguitate da forze che vogliono impedire a una strega di votare – e forse persino di vivere -, le sorelle dovranno immergersi nell’antica magia, tessere nuove alleanze e recuperare il legame che le unisce.
Perché le streghe non esistono, ma esisteranno.
Le streghe in eterno è un racconto potente che parla di sfide, sorellanza, e del diritto di voto.

Recensione 

Signore e signori finalmente questo 2021 regala una bella lettura! 

Per questo evento ringrazio Valeria di @aplaceforustoread e la casa editrice Mondadori per aver organizzato ed avermi scelta.

Questo libro mi ha molto colpito poichè parla di streghe, ma non di streghe come pensate voi. Si rivolge a ognuna di noi, fanciulle, madri, vecchie e donne di tutti i tipi, se volete un libro che parli di femminismo, di suffragette, di lotta al potere, questo fa per voi. Con una trama piena di avvenimenti e veramente ben scritta, il libro ci riporta indietro nel tempo, in un momento storico in cui le donne cercavano di fare sentire la propria voce. 
Ho apprezzato molto il fatto che la stregoneria sia resa come una cosa comune e di tutti i giorni, per quanto proibita, perché le donne si tramandano trucchetti nascosti in poesie, filastrocche e vecchi rimedi e questo mi ha ricordato molto mia nonna e i suoi vecchi metodi per curare piccoli malanni e quelle filastrocche piene di insegnamenti che ci ripeteva da bambine. In questa lettura, infatti, la stregoneria perde il suo significato spesso inteso in negativo e diventa così una cosa di tutti i giorni anche gli uomini possono usarla sempre nel loro piccolo e non in modo eclatante, anche alle donne è preclusa se non, appunto, per quel che riguarda trucchetti legati alla vita domestica. Ho percepito questa cosa come una metafora del potere, la stregoneria e la magia sono intese come qualcosa che tutti abbiamo ma solo agli uomini è concesso di esercitarla e questo ha subito creato un collegamento con il termine che è stato di dominio degli uomini per troppo tempo nell'arco della storia. 
Questa è solo una delle tante metafore e simboli che si possono trovare nel libro, se prestate attenzione si può vedere molto di più, primo fra tutti il numero tre, numero magico per eccellenza. Le protagoniste infatti sono tre donne che vogliono smettere di piegare la testa e vivere come sottomesse, non pretendono di governare perchè il loro scopo è ridare la libertà e la speranza a tutte coloro che vivono costrette in un mondo che non le accetta davvero. Tutto ciò parte da loro stesse, vittime fin da piccole di un padre violento e di una società che le vuole assoggettate alla figura maschile. 
Una nota di merito va fatta alla traduzione che ha preso delle vecchie filastrocche anglofone ed è riuscita a tradurle in modo pertinente in italiano, mantenendo spesso  anche la rima. Inoltre alla base di un buon incantesimo ci sono tre regole che vanno rispettate (guarda caso ritorna il numero tre) e sono "wise, words and will", abilmente tradotte in latino per mantenere la prima lettera uguale per tutte e tre. Insomma potrei passare delle ore ad analizzare tutti i simboli nascosti in queste pagine e di sicuro mi sarà comunque sfuggito qualcosa, posso solo definire come "magico" questo libro poiché la storia ha una piega fantasy, ma resa in modo così vivido e credibile che potrebbe quasi sembrare vera, è una storia che parla di sorellanza, di unità e di lotta alle ingiustizie. 

La scrittura della Harrow è davvero cresciuta molto dopo Le diecimila porte di January, la trama del libro si dipana perfettamente e c'è la giusta dose di eventi e colpi di scena, non sai mai dove ti porterà la storia. Ho amato i personaggi, descritti molto bene non tanto sul piano fisico quanto su quello psicologico, alla fine del libro posso dire di conoscere il pensiero delle protagoniste e di molti altri personaggi del libro e questa è una cosa che non accade spesso. Inoltre ho due sorelle pe cui potete immaginare quante volte mi sono rivista e ho rivisto anche loro in Bella, Agnes e Juniper, tre protagoniste diverse eppure con un desiderio comune, forti ognuna a proprio modo. Dopo un terribile episodio che hanno vissuto da bambine si sono dovute separare e quando si ritrovano sono divise dal dolore e dal sospetto, ma tutto ciò viene in fretta dimenticato perché un legame troppo profondo le unisce, un legame che non può essere davvero spezzato, l'essere sorelle. Per cui per quanto la parola fulcro del libro sia "stregoneria" io penso che in realtà i temi siano molto più vasti, dalla critica sociale alle tematiche LGBT+ che sono trattate molto bene.  Alcuni significati vanno un po' cercati dietro gesti e parole scritte sulla carta, ma è proprio questo il messaggio che la Harrow cerca di far passare fin dall'inizio, mai fermarsi alle apparenze, mai piegare la testa alle ingiustizie e mai smettere di lottare.

In conclusione sì, ho amato questo libro, la trama è ricca e non annoia, i colpi di scena non mancano e mi ha lasciato una sensazione di nostalgia che non riesco a definire del tutto. L'utilizzo della parola come mezzo per raggiungere uno scopo o per dare potere è molto apprezzabile perchè sottolinea le tante interpretazioni a cui la storia può essere sottoposta. Le protagoniste sono persone molto diverse tra loro, cresciute insieme ma costrette a dividersi, si ritrovano quando sono quasi diventate delle estranee, tuttavia i fanno capire come legami profondi come l' essere sorelle ci leghi in realtà per tutta la vita. La sorellanza, l'avere un obiettivo comune, il femminismo e la lotta per i propri diritti, sono i temi che l'autrice vuole trasmettere e su cui vuol far riflettere, per cui aspettatevi sì un fantasy, ma un fantasy che vi porterà a guardare sotto la superficie delle cose.

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐/5

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venerdì 10 settembre 2021

Review Party Spin the dawn

Titolo: Spin the dawn- Il sangue delle stelle 1
Titolo originale: Spin the dawn
Autrice: Elizabeth Lim
Traduzione: Laura Miccoli
Numero di pagine: 396
Editore: Mondadori (Oscar Vault)






Trama

Maia Tamarin lavora come cucitrice nella bottega del padre, un tempo rinomato sarto. Ciò che desidera è diventare la migliore sarta del paese, ma sa che come donna il massimo cui può ambire è un buon matrimonio. Quando un messaggero reale convoca a corte il padre, gravemente malato, Maia finge di essere suo figlio e si reca al Palazzo d'Estate al suo posto. Sa che perderebbe la vita se venisse scoperta, ma correrà il rischio per salvare la famiglia dalla rovina e diventare sarta imperiale. C'è però un problema: Maia è solo una dei dodici che aspirano all'incarico. E nulla avrebbe mai potuto prepararla alla sfida che la attende: cucire tre abiti magici per la promessa sposa dell'imperatore, uno intessuto con la risata del sole, uno ricamato con le lacrime della luna e uno dipinto con il sangue delle stelle. In compagnia di Edan, il misterioso stregone di corte, i cui occhi penetranti sembrano vedere oltre il suo travestimento, Maia intraprenderà un viaggio che la porterà fino agli estremi confini del regno, alla ricerca del sole, della luna e delle stelle. Ma troverà qualcosa che non avrebbe potuto mai immaginare...



Recensione

Buongiorno lettori e bentornati sul blog dopo questa pausa estiva! 
Per il review party di oggi ringrazio Ylenia e di Reinesdeslivres e la casa editrice Mondadori per aver organizzato l'evento e avermi scelta.

Passiamo subito al libro, una lettura che direi perfetta per l'estate perché ha un tono davvero scorrevole e fresco, si legge in poco tempo e intrattiene facendo il suo dovere. Purtroppo mi verrebbe da aggiungere poco altro perché in realtà il libro procede in modo abbastanza lineare senza troppi scossoni. Nella prima parte ci si concentra molto sulla gara per trovare il miglior sarto di corte e quindi si presta più attenzione alla parte innovativa del libro che consiste nel lavoro di sartoria. Nella seconda parte però la storia cambia completamente concentrandosi in pratica solo sulla love story. È vero che un teoria il fulcro sarebbe la ricerca di tre oggetti magici (numero già magico di per sé), ma io l'ho percepita molto di più come una parte romance dato che i nostri eroi conoscono già la posizione di questi oggetti e anche il tipo di prove da superare per arrivarci. Insomma questa seconda parte non ha funzionato del tutto perché in realtà diventa solo un lungo viaggio alla scoperta di Maia e Edan e del loro amore. 
Per quello che riguarda l'ambientazione e il contesto ho trovato tutto troppo vago e nebuloso, la storia si svolge in un Oriente non meglio definito dato che ci sono richiami a molte culture asiatiche diverse, inoltre avrei voluto un maggiore approfondimento del sistema socio/politico, nonché del funzionamento della magia e del sistema religioso/divino perché sono una parte essenziale della storia e vengono troppo tralasciati. Credo che ci fossero delle buone idee ma purtroppo non sono state approfondite al meglio, il che è un peccato perché ne risente tutta la storia e i persino i personaggi che così restano abbastanza piatti. Maia non mi è piaciuta fino in fondo, senza l'aiuto delle sue forbici magiche sarebbe stata eliminata il primo giorno della gara e senza l'aiuto di Edan non sarebbe mai stata in grado di trovare gli altri oggetti magici/mitologici , per cui lei si trascina un po' così attraverso le pagine dormendo e ripensando alla sua vita di prima. Edan è il tipico personaggio immortale un po' spocchioso che ha visto tutto del mondo ma che getta alle ortiche secoli si fenomenali poteri cosmici perché ovviamente si innamora. Diciamo che grazie a lui la nostra eroina riesce nell'impresa impossibile ma in realtà fa poco altro. 
In conclusione il libro è godibile se si cerca una storia senza pretese e che sia leggera e scorrevole. Se come me storcete il naso davanti ai buchi di trama, alle contraddizioni, ai worldbuilding vaghi e a personaggi piatti, questa lettura non fa per voi.

Voto ⭐⭐,5/5

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mercoledì 1 settembre 2021

Recensione Monstress vol. 1

Titolo: Monstress vol.1- Il risveglio
Titolo originale: Monstress vol 1- the Awakening
Testi: Marjorie Liu
Disegni: Sana Takeda
Traduzione: Chiara Libero
Editore: Mondadori (Oscar Ink)




Trama

Maika è una sopravvissuta. La guerra si è presa il suo braccio sinistro. Ora lo spaventoso potere che è in lei vuole prendersi il resto. Tra steampunk e Kaiju, l'acclamata, sontuosa, magnifica rivelazione del fumetto nippo-americano.





Recensione

Era da un po' che puntavo questo fumetto perché trama e copertina mi attiravano molto e devo dire che sono rimasta soddisfatta. I disegni sono perfetti, mischiano uno stile a matita che ricorda i manga con un perfetto stile a fumetto con tanto di balloons, sono pieni di particolari e ci si perde tra i colori. Questo è un pro ma anche un contro, la mia lettura è stata abbastanza lenta proprio perché mi soffermavo a osservare tutti i piccoli particolari nelle varie tavole, ma restano comunque veramente belli. Takeda é infatti una mangaka e questo traspare un po' in questo libro creando un mix davvero fantastico. La trama è molto complessa, è un fumetto fantasy con punte steampunk che unisce varie culture e mitologie per creare qualcosa di nuovo, anche se mi ha ricordato un po'  Nevernight di Kristoff. La società é matriarcale e il potere é concentrato nelle mani di sacerdotesse i cui scopi non sono così aulici come ci si aspetterebbe dalla loro professione. Inoltre la società è divisa in cinque categorie, ognuna con le proprie caratteristiche e i propri poteri. Ovviamente ci sono categorie discriminate e la nostra protagonista appartiene a una di queste, una specie ibrida che viene spesso catturata e rivenduta come schiavi. Maika é una protagonista forte e arrogante che tuttavia perde continuamente le persone che ama, ha un oscuro passato di cui non ricorda tutto e deve fare i conti con una specie di demone, mi ha ricordato molto Mia Corvere ma mi é piaciuta di più. Insomma a livello teorico questo fumetto ha tutto, é crudo, violento, sanguinario, pieno di creature magiche e parlanti e pieno di misteri e segreti. Purtroppo penso che sia un po' troppo pieno di segreti e misteri, poiché ho fatto molta fatica a incastrare insieme i pezzi e ancora credo di non esserne venuta del tutto a capo. Tuttavia ho letto solo il primo volume per cui credo sia normale, alcune cose saranno spiegate più avanti. Nonostante la trama sia complessa e a tratti un po' lenta, sono rimasta affascinata dai particolari e dagli indizi sparsi tra le pagine, credo che continuerò la lettura perché nelle ultime pagine c'è un colpo di scena davvero interessante e ormai sono curiosa di svelare i vari misteri.
Inoltre il 31 agosto è uscito il quinto volume, questo potrebbe essere un incentivo per continuare!
Voto: ⭐⭐⭐⭐/5