mercoledì 31 gennaio 2024

L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde


Titolo: L'enciclopedia delle fate di Emily Wilde
Autrice:Heather Fawcett
Editore: Mondadori

Trama

Emily Wilde è brava in molte cose: è la massima esperta di fate; è una studiosa geniale, una ricercatrice meticolosa e sta scrivendo la prima enciclopedia al mondo dedicata alle leggende su queste creature. Ma Emily Wilde non è brava con le persone.
E infatti, quando, nell’autunno del 1909, arriva nel remoto villaggio di Hrafnsvik, non ha alcuna intenzione di fare amicizia con i burberi abitanti. Né tanto meno le interessa trascorrere del tempo con l’altro nuovo arrivato: Wendell Bambleby, suo rivale accademico, in grado di ammaliare chiunque.
Ma mentre Emily si avvicina sempre più ai segreti dei Nascosti, le fate più sfuggenti, si ritrova anche sulle tracce di un altro mistero: chi è davvero Bambleby? E cosa sta cercando? Per trovare la risposta, Emily dovrà sciogliere l’enigma più grande di tutti: il suo cuore.


Recensione

Bentornat³ sul blog lettor³, era davvero tanto tempo che non scrivevo su questi schermi, quindi eccomi qua con una recensione non proprio entusiasta 😅 Grazie a un gdl sono riuscita a recuperare questa lettura che, ahimè, non mi ha fatto finire benissimo il mese.
L'enciclopedia delle fate aveva tutti i requisiti per diventare un libro che avrei amato e invece, ancora una volta le speranze sono state disilluse. I problemi che ho riscontrato sono tanti, in primis il fatto che per me manca la parte "cozy", non l'ho proprio percepita e se mi si vende un libro come tale, mi aspetto che sia lampante. Un altro grande problema per me è stata la mancanza di immersività, le atmosfere e il paesaggio c'era, ma le descrizioni del popolo fatto potevano essere riportate in pelino meglio, ricordo che il libro è scritto in forma di diario scientifico quindi mi aspettavo maggiore precisione su questo punto. Da qui arriviamo al grande problema che ho avuto: la forma di diario. Non era il primo libro che leggevo scritto in questo modo, ma qua è fatto davvero male, un diario dovrebbe essere un luogo sicuro in cui sviscerare i propri dubbi e paure e in cui riportare in modo dettagliato cosa è successo. E invece qui i pensieri e le emozioni della protagonista ci vengono costantemente nascosti, così come molte azioni e intenzioni. Non si possono leggere frasi come "dopo aver deciso cosa fare agii" perché al lettore mancherà una parte importante. Per contro vengono descritte scene più banali nei minimi dettagli, soprattutto quelle che riguardano Bambleby e quindi si perde pure l'intento di un diario scientifico, dato che dopo il primo quarto di storia questa cosa case quasi nel vuoto. 
Ma qui arriviamo all'altro grande problema, il coprotagonista Bambleby. Cercherò di parlarne senza troppi spoiler ma il mio problema con lui è dato soprattutto dalla love story che sboccia senza nessun senso né avvisaglia. Per me si è sprecata un'occasione per avere una bella amicizia perché non ho mai visto due personaggi peggio abbinati. Può anche essere un personaggio ironico e a tratti divertente però mi sono un po' stufata del cliché del bellissimo e amato da tutti, che si porta a letto una sfilza di ragazze ma che poi si rivela super innamorato della protagonista disordinata, stacanovista, che non riesce a instaurare rapporti sociali e senza esperienza. Inoltre manca completamente un suo arco di formazione, che ok, poteva non esserci, ma così è diventato un coprotagonista statico e che funziona solo in rapporto a Emily. 
Su di lei ho poco da aggiungere, in un primo momento mi ha ricordato protagoniste come miss Charity e Ofelia, ma poi anche lei si perde nei meandri della narrazione e comincia a fare scelte stupide cercando di giustificarle con il pretesto della ricerca scientifica e alla fine deve sempre essere salvata da altri. Credevo di aver trovato la protagonista finalmente indipendente e che non ragionava in preda a raptus ormonali e invece...e invece no. 
In sostanza anche con questo libro cadiamo in tanti dei soliti cliché, la trama non è complessa ma si perde molte occasioni per approfondire o per mostrare di più al lettore. La forma di diario è stata un mezzo fiasco e durante la lettura mi sembrava sempre che mancasse qualcosa, che l'autrice mi portasse fino a un certo punto ma che sa lì non riuscisse ad andare oltre. Non ho percepito la parte cozy ma forse è un problema solo mio, la parte più deludente è che doveva essere una lettura leggera e senza troppo impegni, invece anche con questa sono riuscita a concentrarmi solo sulle cose che non funzionavano e quindi è stata l'ennesima delusione.