mercoledì 26 aprile 2023

Review party Once more upon a time


Titolo: Once more upon a time. C'era una volta ancora
Titolo originale: Once more upon a time
Autrice: Roshani Chokshi
Traduzione: Laura Molinari
Numero di pagine: 176
Editore: Fanucci editore






Trama

C'era una volta, in una terra chiamata Fortezza dell'Amore, un re e una regina che si amavano, ma ahimè non più. Se, dopo un anno e un giorno, non avessero ritrovato l'amore che li univa, il loro destino li avrebbe portati a essere banditi dal regno. E così fu. Imelda e Ambrose non ricordano il motivo del loro matrimonio perché, un anno e un giorno prima, Ambrose si è recato da una strega barattando il loro amore per la vita di Imelda. Nel giorno in cui sono costretti ad abbandonare il regno, quella stessa strega fa loro visita chiedendo a sua volta un favore. In cambio, promette di realizzare tutti i loro desideri. Non avendo più nulla da perdere, Imelda e Ambrose accettano e si avventurano in un viaggio incantato durante il quale recuperano la memoria e ricordano cosa li fece innamorare la prima volta. Con la fine del viaggio sempre più vicina, una nuova decisione li attende: Imelda e Ambrose inseguiranno i loro sogni o sceglieranno di amarsi, ancora una volta?


Recensione

Once more upon a time è stata una lettura che non credevo fosse nelle mie corde perché si incentra principalmente su una storia d'amore, invece sono rimasta molto sorpresa. Il mondo delle fiabe mi ha attratto da subito e l'ironia e la scorrevolezza mi hanno regalato delle ore piacevoli. Non saprei come definirlo bene, è in parte un Epic fantasy perché c'è una missione e la ricerca di oggetti magici, ma non c'è la solennità che di solito accompagna il genere, è uno young adult con un a punta di romance, è quasi un retelling perché prende personaggi da tante fiabe e li mescola creando qualcosa di nuovo. È un mix di cose che hanno funzionato molto bene insieme e io ne sono felice perché avevo proprio bisogno di una lettura leggera, frizzante e a tratti ironica e sarcastica. È un libro che non si perde in chiacchere e che davvero in poche pagine riesce a creare una storia dolce e con protagonisti che mi hanno conquistata. Il doppio pov ci permette di conoscere meglio Ambrose e Imelda, sebbene non siano caratterizzati appieno, la cosa non mi ha disturbata perché è chiaro che è stato fatto in modo intenzionale per ricordare le fiabe. Nonostante questo la loro psicologia è abbastanza chiara e ammiro davvero questa cosa perché in sole 170 pagine l'autrice ci dimostra che non servono spiegoni inutili per farci conoscere due protagonisti. Imelda è affamata di libertà, una fanciulla che non ha bisogno di essere salvata e protetta perché ci riesce benissimo da sola, mentre Ambrose è il figlio di mezzo schiacciato dalle aspettative che riposte nei suoi fratelli e, credetemi, lo capisco benissimo. Ma ciò che mi ha conquistata è l'ironia che si percepisce, la strega che fa la voce fuori campo, il mantello che si crede un cavallo, mi hanno fatta sorridere più di una volta e mi piace il mix di fiaba e moderno che si crea. Mi ha ricordato un po' Terry Pratchett e Shrek e chi mi conosce sa che sono tra le mie cose preferite. 
La storia in sé è lineare e si svolge in modo semplice, però ho apprezzato l'originalità della narrazione e il fatto che abbia preso dei personaggi da altre fiabe per creare qualcosa di nuovo, sì, è vero che è il tipico viaggio dell'eroe con una missione, ma è anche la ricerca di sé stessi e di ciò che piace. Ci mostra anche come l'amore non è sempre una fiaba facile e a lieto fine, conoscersi e rispettarsi è fondamentale, insomma un libro leggero e con la giusta dose di divertimento, mi ha regalato una lettura davvero piacevole.

Voto ⭐⭐⭐⭐/5

Ringrazio Francesca di La biblioteca di Zosma per aver organizzato l'evento e la casa editrice Fanucci per la copia ❤️

martedì 18 aprile 2023

Review party Una virtù crudele

Titolo: Una Virtù crudele

Titolo originale: This vicious Grace

Autrice: Emily Thiede

Traduttrice: Irma Versari

Casa editrice: Mondadori



Trama


Tre matrimoni. Tre funerali. Alessa china la testa per nascondere gli occhi asciutti mentre si inginocchia davanti alla bara tempestata di gioielli sull'altare. Avrebbe pianto. Dopo. Lo ha sempre fatto. Restare vedova a diciotto anni è senza dubbio una tragedia. Ma è difficile trovare le lacrime quando la si vive per la terza volta. Il dono che gli dei hanno concesso ad Alessa, in effetti, avrebbe dovuto amplificare la magia del suo Dorgale, non ucciderlo al minimo tocco. E ora, a un soffio dall'arrivo di uno sciame affamato di demoni che divorerà tutto ciò che incontrerà su Sansaverio, la giovane Lumera non ha più tempo per trovare un altro compagno e insieme opporsi all'avanzata delle forze maligne. Inoltre, influenzati da un predicatore, i suoi stessi soldati tentano di assassinarla, convinti che ucciderla sia l'unica speranza di salvezza per l'isola. Nel disperato tentativo di sopravvivere, Alessa decide di assoldare Dante come guardia del corpo personale, un emarginato cinico e con la fama di essere un assassino. Ma con la ribellione ormai alle porte, i segreti che nasconde l'uomo potrebbero condurre al più terribile dei tradimenti. Si tratta di un alleato o di un nemico? Da questa risposta dipende sia la vita della giovane sia il destino del suo Paese.


Recensione 

Una virtù crudele è stata una lettura molto piacevole in un periodo in cui tutto mi sta un po' deludendo, decisamente uno young adult che presenta dei tropes del genere ma che ha saputo svilupparli meglio. Partiamo dalle cose che ho trovato assolutamente positive, pur essendo uno young adult ed essendo presente una parte romance questa non è prevaricante sulla storia come spesso succede e, anzi, non ruota in tutto attorno ad essa e non si svolge tutto in funzione della storia d'amore quindi punto assolutamente a favore. La storia d'amore ovviamente c'entra ma ciò che muove la trama è un conflitto che si avvicina e la nostra protagonista, Alessa, che si discosta dalle altre eroine ya. Alessa e infatti molto dinamica, cerca sempre la soluzione al suo problema e pur essendo una predestinata resta molto umana. Inoltre è intelligente (e no, visto il target non è scontato) perché non vive nel paese dei balocchi con il prosciutto sugli occhi, è sveglia e arriva a delle conclusioni che altre protagoniste possono solo sognarsi, inoltre mi piace il fatto che non voglia assolutamente essere un'eroina, lotta per sopravvivere e per fare sopravvivere quanta più gente possibile, ma non è una cosa che ha chiesto. Lei è una ragazza che vuole essere normale e in questo potrebbe assomigliare alle altre protagoniste di diversi young adult però Alessa veramente  non vuole assolutamente il compito che le è stato assegnato ma lo stesso cerca di portarlo a termine e devo dire che questo mi è piaciuto molto perché lei studia vari stratagemmi per riuscire nel suo intento e lo fa restando se stessa. Inoltre l'autrice è stata bravissima nel trattare temi complessi come la solitudine, il bisogno e allo stesso tempo la paura del contatto fisico e l'accettazione e lo fa senza risultare pesante o ridondante. Insomma una protagonista che ho trovato divertente e vera e che mi ha convinta. Allo stesso tempo il coprotagonista maschile sembra subito incarnare vari stereotipi del maschio young adult e invece anche lui alla fin fine si rivela altro. È vero, ha qualche qualche caratteristica tipica di questo target, è un ragazzo che cerca di fare il duro nonostante abbia un passato tragico e doloroso alle spalle, però mi è piaciuto come personaggio perché non esiste solo per far brillare lei, anche lui ha una funzione ben precisa nel libro e mi è veramente piaciuto il rapporto che riesce ad avere con Alessa.

Qualche piccolo difettuccio c'è perché, non vogliono nascondervelo, avrei voluto più approfondimento del sistema magico, del sistema delle divinità e del worldbuilding presenti nel libro perché ci vengono presentati i fatti un po' a pezzi e avrei voluto più approfondimento, tuttavia il mondo creato dall'autrice funziona, è riuscito a convincermi e mi è piaciuto in funzione proprio delle vicende. Alla fine del libro si capisce bene su cosa verterà il secondo e, anzi, i colpi di scena finali sono molto interessanti perché gettano veramente le basi per il seguito e sono molto incuriositata di leggerlo perché credo che ci sarà un approfondimento e soprattutto del worldbuilding e del sistema magico. É stata quindi nel complesso una lettura molto interessante e piacevole, l'autrice è riuscita a prendere vari tropes da tanti altri libri fantasy e li ha fatti suoi. Ha creato un mondo interessante (anche se in questo primo libro è molto accennato) ed è riuscita a darci dei personaggi che mi sono piaciuti molto, sono stati divertenti, veri, ben costruiti e con una psicologia credibile, ma soprattutto non sono risultati pesanti o sdolcinati e quindi credo che sia riuscita nell'intento di scrivere un buon libro. Ho apprezzato tantissimo che nel finale non ci sia un cattivo da combattere perché spesso l'antagonista viene idealizzato oppure non si vede per tutto il libro e compare solo nel finale per fare lo spiegone delle sue motivazioni. Qui non c'è tutto questo, la guerra arriva e si presenta sotto forma di un conflitto narrativo non di un antagonista unico, cosa apprezzatissima e secondo me è gestita veramente molto bene. È un libro veramente ben riuscito che che ha saputo regalarmi delle ore di lettura piacevoli e al giorno d'oggi non è scontato. Di certo non è il libro della vita però è riuscito nel suo intento e mi ha veramente distratto in un periodo in cui avevo bisogno di alleggerirmi, aspetto con ansia il secondo perché credo che verranno approfonditi ancora meglio i personaggi che mi hanno conquistato in questo libro, perché un altro grande punto a favore di questa lettura è il rapporto di amicizia che si crea tra i personaggi. Decisamente non vedo l'ora di vedere di nuovo tutti nel secondo volume!

Voto ⭐⭐⭐⭐/5

Ringrazio la casa editrice per la copia digitale.

lunedì 3 aprile 2023

Review party La custode di parole

Titolo: La Custode di Parole
Titolo originale: La Passeuse de Mots
Autorɜ: Alric Twice, Jennifer Twice
Traduttrice: Gioia Sartori
Lingua originale: francese
Casa editrice: Mondadori







Trama

«Non ho mai visto nessuno amare le parole come te. E quando dico "amare"' parlo di vero amore. Tu parli ai libri. Ma è ora che tu scopra il mondo fuori dalle pagine, che lo guardi con i tuoi occhi. Parti all'avventura. Il mondo ti aspetta a braccia aperte. Ma per questo dovrai spiccare il volo, assumerti dei rischi. Staccati da ciò che ti trattiene. Trova la tua strada, non solo quella che vogliono scrivere per te.» Età di lettura: da 12 anni


Recensione

Bentornat³ sul blog lettor³, oggi review party di un libro letto con un gruppetto tutto nuovo che mi è piaciuto molto per lo scambio di idee durante la lettura, per questo ringrazio Alessia di Letture in salotto per l'opportunità 😊
Ma bando alle ciance e passiamo al libro, per quanto il gruppo mi sia piaciuto non posso dire lo stesso di questa lettura, il punto a favore è di sicuro il fatto che sia scorrevole perché nonostante la mole la lettura non è pesante. Però il problema si pone quando lə lettorə ha bisogno di spiegazioni, troppo spesso queste sono inserite nei dialoghi (probabilmente per non appesantire la lettura), ma il tutto viene fatto in modo troppo macchinoso e quindi spesso non si ottiene il risultato sperato. Inoltre nei dialoghi vengono spesso inserite descrizioni davvero poco lusinghiere degli interlocutori e purtroppo in più punti ho trovato frasi grassofobiche e da persona che è sempre stata cicciottella posso dire che no, non è bello quando si viene paragonati a maiali.
Ma il vero problema di questo libro è che si vede che non era stato pensato per essere un unico tomo, ma che è nato per una piattaforma (Wattpad) dove si pubblica a puntate. Questo è chiaro perché ogni capitolo si chiude con un colpo di scena che invoglia a continuare la lettura, però la narrazione complessiva ne risente molto perché si perdono tanti elementi fra le pagine, vengono nominate cose che non sono più riprese e il sistema magico e il worldbuilding ne escono troppo impoveriti. Molto spesso ci sono lunghe spiegazioni ma poi quando sono introdotti nuovi elementi non vengono spiegati, come se lə lettorə sapesse già di cosa si parla. È un vero peccato perché l'idea di fondo del libro è molto accattivante, purtroppo però manca completamente il lavoro di editing, spesso si ha l'impressione che lo scritto sia stato preso da Wattpad e ricopiato pari pari, senza lo step intermedio dell'editing. 
Purtroppo i problemi non finiscono di certo qua, i protagonisti non hanno un grande spessore e, anzi, ci sono alcuni personaggi che sinceramente non ho capito. In primis il principe che ha un atteggiamento veramente aggressivo nei confronti di Arya nonostante sia il suo unico amico, e poi c'è Arya stessa che non mi ha convinto del tutto perché incarna tutti i tropes dell'eroina Fantasy, rendendoli, però, veramente esasperati. Bellissima che non sa di esserlo, dai puri ideali, gli occhi particolari, predestinata, le manca solo di essere orfana perché almeno una famiglia ce l'ha. Famiglia che non mi ha conquistata, sinceramente, la madre dispotica che le tarpa le ali e il padre che la sminuisce bonariamente non sono dei personaggi che restano nel cuore. Infatti lei viene spesso infantilizzata e trattata come una bambina sciocca dai suoi genitori e dagli amici quando in realtà è una persona adulta e spesso ci sono scene che sinceramente non mi sono piaciute. In particolare una scena con il padre di lei in cui la violenza sui figli venne fatta passare come una cosa accettabile perché non si conoscono i progressi, quindi alcuni temi potevano decisamente essere sviluppati meglio. 
L'ultimo appunto che mi sento di fare è che comincia come un libro per ragazzi ma diventa via via uno young adult a causa di alcune scene e per la protagonista che è fuori età. Arya ha vent'anni anche se sulla carta ne dimostra tredici, quindi non mi sento di consigliarlo a un pubblico troppo giovane. 
Insomma in questo mondo dove la magia esiste (anche se ribadisco il sistema magico per tre quarti del libro non viene spiegato a sufficienza)  la nostra protagonista è un'assidua divoratrice di Fantasy e viene presa in giro da tutti per questo motivo, lei si giustifica dicendo di voler scappare dalla realtà attraverso la lettura ma è quasi un controsenso perché questi libri la portano poi nel suo mondo. Apprezzo l'idea della lettura come evasione, ma non capisco perché tutti la prendono in giro per questo dato che in questo mondo effettivamente la magia esiste, esistono i draghi, esistono le streghe, esistono gli incantesimi, quindi decisamente il libro resta molto dubbio. Aveva del potenziale che non viene sfruttato e, anzi, alcune volte abbiamo troppo di una cosa e poco di un'altra, troppi dialoghi macchinosi e poche spiegazioni fluide, è un "vorrei ma non posso", decisamente non è una lettura che mi resterà nel cuore.