lunedì 20 giugno 2022

Review party La città di Cap

Titolo: La città di Cap
Autori: Maria Iovine- Silvestro Maccariello
Disegni: Irene Carbone- Erica Grillo
Prefazione: Jean Pierre Yvan Sagnet
Numero di pagine: 128
Editore: Beccogiallo 






Trama

La città di Cap è ispirata alla storica impresa di Jean Pierre Yvan Sagnet: grazie a lui, il caporalato oggi è riconosciuto nell'ordinamento giuridico italiano come reato. Non solo, la sua azione ha dato avvio al primo processo su scala europea contro alcuni imprenditori che sfruttavano manodopera. Nonostante il suo coraggio e il suo impegno, la situazione del lavoro bracciantile in Italia è ancora largamente al di sotto della soglia del diritto. Ne "La città di Cap" gli autori immaginano una realtà distopica, ambientata in un futuro non troppo lontano, che mostra le conseguenze di una progressiva erosione dei diritti e consegnano la rivoluzione nelle mani di una donna giovane, nera e sfruttata. Una persona umile che, dal gradino più basso della società, muove le coscienze, accende il senso civico, innescando una rivolta alla riscoperta dei diritti, capace di cambiare il destino di molti. Così, Cap, presentataci come una città ordinata, funzionale, perfetta, quasi paradisiaca, in realtà si rivela essere infernale, mentre l'imperfezione di un sogno è in grado di restituire libertà e umanità.



Recensione 

Per questo evento ringrazio infinite la casa editrice Beccogiallo e l'organizzatrice Valeria per avermi scelta e per la copia omaggio.

La città di Cap è una graphic novel semplice ma davvero molto d'impatto, è una lettura che porta a riflette na che soprattutto fa davvero arrabbiare. Arrabbiare in senso positivo perché permette anche a un pubblico di lettori più giovani di confrontarsi con la realtà lavorativa odierna e a un pubblico che già affronta il mondo del mondo del lavoro di capire che si può sempre lottare per i nostri diritti. 

In un mondo dove la notte non scende mai, si è costretti a lavorare in un impiego che viene imposto e non scelto liberamente e lavorare H24, con problemi di salute e vecchiaia perché il cittadino medio viene pagato quel tanto che serve per sopravvivere senza possibilità di pensione, malattia, indennità o ferie. A rendere ancora più disumanizzante la storia sono i nomi dei personaggi a cui è assegnato un numero per distinguerli, il che rende ancora di più l'idea che siano solo un ingranaggio nella grande macchina del capitalismo. Una lettura scorrevole e che si divora in un fiato ma che lascia davvero molto su cui riflettere, ho, purtroppo, rivisto molte delle situazioni lavorative in cui mi è capitato di passare.

I disegni sono semplici e puliti, con uno stile classico che non distrae troppo dal fulcro principale che è la storia. Se proprio vogliamo trovare una nota negativa è la facilità con cui la situazione si ribalta, Dritta, la protagonista, risolve molto in fretta la situazione convincendo altre persone a unirsi alla causa, per cui si potrebbe pensare che sia stato troppo facile. È anche vero che il nonno di Dritta le ha raccontato la sua storia quindi in lei il seme del dubbio era già presente e alla fine è comprensibile volere chiudere il fumetto con un messaggio di speranza finale. Tuttavia avrei voluto una maggiore resistenza da parte del sistema, in modo che il risultato finale fosse più difficile da raggiungere, nel complesso però è stata una lettura che mi ha coinvolto, come dicevo se ne esce arrabbiati e con la voglia di cambiare le cose. 

La prefazione di Jean Pierre Yvan Sagnet all'inizio è fondamentale, attraverso il suo racconto di esperienze vissute ci si scontra subito con la realtà lavorativa in cui è dovuto passare e questa è solo una delle tante testimonianze che ancora oggi si possono raccogliere. È un sistema corrotto che non funziona come dovrebbe e che va a erodere fortemente i diritti umani del lavoratore. Grazie al suo impegno oggi il caporalato risulta reato, ma sappiamo benissimo che in vari frangenti è ancora applicato, nascosto agli occhi della legge. Ho apprezzato molto che la sua storia vera fosse inserita nel fumetto attraverso il racconto personale del nonno che cerca di fare capire a Dritta il marciume che si nasconde dietro a una società che lei crede perfetta. Piano piano prenderà coscienza delle ingiustizie che tengono in piedi il sistema in cui vive, fino alla completa accettazione che le cose devono cambiare. Insomma, ci troviamo di fronte a un fumetto distopico che ci mostra una possibile società futura purtroppo non lontana, anzi, terribilmente vicina e attuale. Una graphic novel che vuole portare a fare riflettere e aprire gli occhi su un sistema che si è applicato fin troppo spesso e che viene tutt'oggi messo in pratica  anche se ciò va contro la legge, è un invito alla presa di posizione per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori ancora oggi spesso ignorati.

Voto: ⭐⭐⭐⭐/5

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lunedì 6 giugno 2022

Recensione Piccoli favori

Titolo: Piccoli Favori
Titolo originale: Small Favors
Autrice: Erin Craig
Traduzione: Giorgia De Santis
Casa editrice: Fanucci






Trama

Ellerie Downing vive nella tranquilla cittadina di Amity Falls nella catena montuosa del Pugno di Dio – cinque picchi che si innalzano verso il cielo come fossero dita di una mano – delimitata da una foresta quasi impenetrabile di pini alti e stretti. I Downing sono apicoltori da sempre e il miele prodotto dai loro alveari è amato e apprezzato in tutta Amity Falls. Tuttavia, un tempo la vita non era così serena: i primi cittadini hanno dovuto affrontare il Male nei boschi adiacenti ma oggi, per fortuna, le occasioni di scontro sono molto rare. Quando però un carico di rifornimenti scompare, alcuni temono che i mostri che per lungo tempo hanno terrorizzato la regione siano tornati. Mentre l'autunno si trasforma in inverno, movimenti sempre più spaventosi affliggono la città e portano a una tribù di creature diaboliche e mistiche, gli Osservatori Oscuri. Gli Osservatori promettono di soddisfare i desideri più profondi degli abitanti, per quanto smisurati e irrealizzabili, e solo in cambio di un piccolo favore. Ma le loro vere intenzioni sono molto più sinistre. Gli Osservatori Oscuri vagano per il Paese, riducendo in rovina tutto ciò che incontrano. Per salvare il villaggio, Ellerie dovrà scoprire il vero nome del leader degli Osservatori Oscuri, la misteriosa donna vestita di bianco. Si ritroverà così in una corsa contro il tempo prima che tutta Amity Falls, la sua famiglia e il ragazzo che ama vadano in fiamme.


Recensione

Arrivo super in ritardo con questa recensione, ho letto il libro ad aprile ed è stata una delle letture migliori del mese, purtroppo tra i vari impegni non sono riuscita a scrivere subito ma è un libro che merita davvero e per questo eccomi qua.
Piccoli favori è uno Young adult diverso dal solito e questa è una cosa assolutamente positiva, è stato un piacere leggere questo libro visto che lo scenario di questo target lascia troppo spesso a desiderare. In genere gli Young adult fantasy si presentano come le solite scopiazzature, la protagonista trita e ritrita, il belloccio di turno e una situazione improbabile con una storia d'amore ancora più improbabile. Per fortuna Erin Craig ci porta un libro inquietante, cupo, pieno di ansia, e che fa anche un po' paura, cosa che ho amato perché finalmente si discosta dal target e dai soliti cliché. Piccoli favori è ambientato in un paesino bucolico di campagna dove tutti si conoscono e dove la vita scorre tranquilla e senza nessun intoppo, però apprendiamo dall'inizio della storia che non tutto è rosa e fiori perché il villaggio è circondato da una foresta quasi invalicabile e probabilmente abitata da mostri. Erin Craig è bravissima a fare salire l'angoscia e l'inquietudine pian piano, primo perché non si può uscire da Amity Falls e poi perché sempre più cose inspiegabili cominciano ad accadere. Quello che gli abitanti del Villaggio non sanno però, è che il problema è già dentro le mura.

Come suo solito l'autrice gioca su molti simboli e significati primo fra tutti quello dell' ape che simboleggia la laboriosità ma anche, soprattutto, il lavoro di squadra, lo stare insieme e il muoversi per un unico obiettivo comune ed è proprio questo che vuole sottolineare Craig. Amity Falls basa la sua sopravvivenza su sei regole che consistono nell'aiutarsi l'un l'altro e qui ritorna la metafora dell'ape, se una viene a mancare crolla il sistema dell'alveare ed è così che pian pianino il paesino dove vive Ellerie va sfaldandosi. La parte più oscura delle persone viene portata alla luce e tutti coloro che prima andavano d'accordo, trovano dei difetti negli altri e nuovi modi per litigare e soprattutto si accorgono che alla fin fine la bontà non è quello che muove sempre le persone. Craig come al solito è bravissima nel fare crescere l'ansia fino a che non si arriva a un punto di rottura. Infatti mi sento di consigliare la lettura nelle ore diurne perché in alcuni punti sono rimasta un po' inquietata e devo dire anche un po' spaventata (lo so, sono una fifona). 

Ellerie è un protagonista che differisce da tutte le altre, è responsabile e amorevole e cerca di essere il sostegno di cui la sua famiglia ha bisogno, invece di fuggire si rimbocca le maniche e si mette al lavoro e soprattutto mentre il mondo va in malora attorno a lei, cerca di mantenersi ferma nei suoi principi. In un altro libro forse non sarebbe così apprezzabile, perché potrebbe risultare più noiosa o passiva, invece in Piccoli favori abbiamo bisogno di un punto fermo come lei in modo da capire lo stacco con il resto del villaggio. Se vogliamo trovare un piccolo difetto la storia d'amore potrebbe essere campata in aria, nonostante non sia il fulcro del libro potrebbe risultare troppo precipitosa, ma Craig pensa a tutto e nel finale ci vengono svelate molte cose. Il libro è quasi stroncato e il finale non appaga appieno, solo dopo ho scoperto che potrebbe diventare il primo di una saga e la cosa non può che farmi piacere dato che sto amando sempre di più questa autrice.

In sostanza leggete Piccoli favori perché è davvero un libro molto valido, sembra di entrare nel film The Village e resterete inquietati allo stesso modo, inoltre recuperate anche La casa si sale e lacrime se ancora non lo avete fatto e preparatevi a un po' di sano splatter 😁

Voto ⭐⭐⭐⭐,5/5