mercoledì 8 luglio 2020

Review party Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie

Titolo: Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie
Titolo originale: The book of wonder
Autore: Lord Dunsany  
A cura di: Massimo Scorsone
Illustrazioni: Sidney Herbert Sine
Traduzione: Cluadio De Nardi
Lingua originale: Inglese
Numero di pagine: 625
Numero pagine Il libro delle meraviglie: 70
Editore: Mondadori (Oscar Draghi)




Trama

Due romanzi (La Figlia del Re degli Elfi e La maledizione del veggente) e due raccolte di racconti (Il Libro delle Meraviglie e Demoni, uomini e dèi), arricchiti da eleganti illustrazioni: questo volume permette di riscoprire un autore fantastico poco noto ma di grande suggestione, che lo stesso Lovecraft descrisse come «insuperabile nella magia di una prosa cristallina e musicale e nella creazione di mondi sgargianti e fantastici di iridescenti visioni esotiche».


Recensione

Bentornati lettori, eccoci in questo fantasmagorico review party organizzato da Ylenia (anche nota come Cronache di lettrici accanite) in collaborazione con Mondadori. Ringrazio l'organizzatrice e la casa editrice per aver avuto la possibilità di partecipare.



Passiamo al libro, questa è stata una lettura particolare perchè non è un romanzo unico ma sono una serie di racconti divisi per categorie, insieme a due romanzi. In particolare mi concentrerò sulla prima serie di racconti che da anche il nome alla raccolta, Il libro delle meraviglie. 
Quello che salta subito agli occhi durante la lettura è proprio la parola "meraviglia" che si ritrova sia scritta tra le righe che nella sensazione che lascia al lettore. (MERAVIGLIA=Sentimento vivo e improvviso di ammirazione, di sorpresa, che si prova nel vedere, udire, conoscere cosa che sia o appaia nuova, straordinaria, strana o comunque inaspettata).
Lord Dunsany ha uno stile molto particolare, anacronistico rispetto al tempo in cui è vissuto, quasi antimoderno e molto arcaico. Questo stile fuori dal tempo si rispecchiava anche nella sua realtà, infatti nonostante sia vissuto tra la fine dell' 800 e l'inizio del '900 non scrisse mai le sue opere con una macchina da scrivere. Quel compito spettava infatti alla moglie, lord Dusnany (da vero detentore del titolo di lord) scriveva le sue opere esclusivamente con penna d'oca e inchiostro. Adoro scoprire queste piccole curiosità sugli autori perché a volte aiutano molto nell'analisi delle loro opere. 

Nel corso dei racconti all'interno del libro partiamo da un contesto del tutto fantastico, coi tratti tipici delle favole, per poi arrivare alle ultime storie che contengono una parte di meraviglia e di fantastico, ma anche tracce di modernità che rispecchiano il tempo in cui è vissuto l'autore. Ho molto apprezzato la mescolanza di diversi elementi che caratterizzano le storie che restano però legate dal filone unico delle cose straordinarie e diverse che volevano trasmettere, non ci sono morali da imparare, i racconti vanno presi per quello che sono con le loro mescolanze di puro fantasy, insieme a scene più da horror, con punte macabre e finali sorprendenti. Infatti quasi nessuno dei racconti si è concluso come avrei immaginato e la maggior parte non comporta una bella fine per il protagonista ed è una cosa insolita. Mi ha ricordato molto autori come Poe, Lovecraft e Neil Gaiman, infatti questi scrittori hanno preso esempio proprio dalla scrittura di Dunsany per le loro opere. Il suo stile è così "inglese" che conquista subito, nonostante le note più arcaiche si coglie il sottile sarcasmo e la pungente ironia in sottofondo e l'ho associato moltissimo allo stile di Gaiman perchè in alcuni punti strappa anche un sorrisetto un po' malevolo e di sbeffeggio. Anche le illustrazioni che troviamo tra le pagine sono cupe, con toni quasi medioevali che ricordano le storie del terrore e che ho trovato molto belle e calzanti con lo stile dei racconti.

La particolarità di queste storie è che racchiudono un fantasy quasi puro, ci sono moltissimi elementi tipici di questo stile, ma Dunsany è riuscito a renderlo più unico facendolo proprio, infatti oltre agli elementi più classici possiamo trovare anche elementi prese da culture fantasy che non sono la sua. Compare un po' di mitologia greca, del medioriente, parti di folclore locale, il tutto in una mescolanza che rispecchia un po' la vita dell'autore. Infatti Dusnany amava viaggiare, visitò moltissimi luoghi durante la sua vita, non solo per piacere ma anche nel corso di varie guerre a cui prese parte e ciò si riflette ne Il libro delle meraviglie perchè ci sono vari elementi che ricordano la cultura locale dei luoghi che vide. Quasi tutte le città descritte nei racconti mi hanno ricordato il medioriente, in particolare la città di Mai mi ha ricordato tantissimo la città di Pianto de Il sognatore, perchè le loro storie sono simili. 

Uno dei temi che più si riscontra in questi racconti è proprio quello del viaggio, è un elemento tipico in moltissimi fantasy ma credo che in questo caso fosse anche un tema caro all'autore. In ogni storia infatti è presente la componente del viaggiare, sia come viaggio fisico che mentale e spirituale. Nel caso di Pombo, che ricerca l'approvazione degli dei, intraprende un viaggio sia fisico che spirituale per riuscirci, anche se la cosa particolare è il fatto che il suo viaggio non si svolge verso l'alto ma verso il centro della terra. Poi c'è il tema della cerca, sia di oggetti che di gloria, qui ricorda le fiabe più classiche come nel racconto de La cerca delle lacrime della regina, dove prestanti cavalieri devono portare a termine una missione per poterne vincere la mano. Altro elemento che si ritrova in quasi tutti i racconti è quello del bosco o della foresta, ovviamente magica e piena di segreti da svelare, ci sono tesori protetti da creature magiche ed eroi o ladri che tentano di rubarli. Insomma abbiamo tantissime componenti classiche come la figura del cavaliere, re, regine, draghi, ladri, fate, che sono proprie delle favole che tutti conosciamo, poi ci sono elementi nuovi e diversi come i centauri, le sfingi e creature inventate come i Farfurelli, che posseggono montagne d'oro che usano come trappola per attirare uomini della cui carne sono ghiotti e che vengono dalla Luna. Tutto questo è mescolato in un modo che ho trovato originale, nuovo e diverso, considerando l'epoca in cui è stato scritto, si parte da un contesto del tutto fantastico fino ad arrivare alla parte più moderna, come nel racconto di mr Shap. Egli è un uomo che vive nell'epoca dell'autore e la cui vita è vuota e ripetitiva, così si ritrova a volare con la fantasia, crea una città e ne diventa il re e vive così profondamente in questo suo mondo inventato da impazzire e ritrovarsi in un ospedale psichiatrico. 
Credo che l'autore volesse rappresentare con questa raccolta la storia della sua vita, partiamo dall'età infantile dove i racconti sono puro fantasy, passiamo attraverso il tema del viaggio che ha caratterizzato la sua vita e infine giungiamo all'età adulta, l'età della consapevolezza del fatto che la meraviglia non è più una cosa di tutti i giorni ma nonostante questo non la vogliamo lasciare andare del tutto.


Ho apprezzato molto questo libro, innanzitutto perchè adoro le raccolte di racconti. Non si può non apprezzare l'intera raccolta, ci sono alcuni racconti che colpiscono o trasmettono più di altri per cui è quasi impossibile che questo tipo di libro non piaccia del tutto, qualcosa colpirà sempre il lettore, fosse anche una sola storia. Inoltre ho apprezzato lo stile antimoderno, ti trasporta proprio all'interno delle vicende, in altre epoche e in altri luoghi, tutti fantastici.


Voto: ⭐⭐⭐⭐/ 5


Vi lascio le date di questo review party fantasmagorico che non finisce qui!





6 commenti:

  1. Ma questa recensione va letta da vicino o da lontano?

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    1. Devi aprire e chiudere gli occhi fino a quando l'essenza stessa della recensione non ti entra nella pupilla! XD

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  2. Bella recensione! L’avevo già adocchiato questo libro e mi aveva incuriosita molto... ma quando hai nominato Poe e Lovecraft sono uscita di testa! Credo proprio che prima o poi entrerà a far parte della mia libreria !

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    1. Ne sono felice! Per me è stata una scoperta non lo conoscevo ma sono rimasta davvero sorpresa

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