lunedì 25 aprile 2022

Review party La legge dei lupi

Titolo: La legge dei lupi
Titolo originale: Rules of wolfes
Autrice: Leigh Bardugo
Traduzione: Roberta Verde
Numero di pagine: 480
Editore: Mondadori




Trama

Il secondo volume della serie Grishaverse "Il re delle cicatrici". Anche in questo secondo e ultimo volume della dilogia ritroviamo tre dei personaggi più amati del GrishaVerse: Nikolai Lantsov, Zoya Nazyalensky e Nina Zenik. I tre, re, generale e spia di Ravka, dovranno continuare insieme la loro lotta per strappare all'oscurità il futuro del loro paese. Altrimenti non potranno che assistere al suo disfacimento definitivo. 



Recensione

Per questo evento ringrazio ancora una volta Alessandra di Raggywords e la casa editrice Mondadori per aver organizzato e per la copia.

Questo secondo capitolo si apre esattamente dove si era interrotto il primo volume, ormai la guerra è alle porte e sembra inevitabile. La narrazione comincia molto più velocemente del primo libro ma resta tuttavia quasi vuota nella prima parte, nonostante la minaccia della guerra. I capitoli dedicati a Nina restano comunque abbastanza lenti, anche se il suo vero ruolo nelle vicende si va delineando pian piano, ho trovato la sua storyline più interessante e soprattutto coerente. È un personaggio che cerca il suo riscatto e decisamente non avevamo ancora finito con lei, inoltre le sue vicende si intrecciano finalmente con il resto della storia principale anche se resta comunque lenta. Secondo me è l'unico personaggio che resta coerente perché il problema di questo libro è che è spacciato come una dilogia su Nikolai ma lui resta troppo sullo sfondo, la vera protagonista è Zoya e qui per me sta la vera pecca della saga. Il mio amato Nikolai è troppo relegato al ruolo di zerbino ed è un vero peccato perché invece avrebbe dovuto essere il protagonista, invece resta troppo in ombra, ammetto che in alcuni punti del primo libro non mi sembrava nemmeno del tutto lui e in questo invece passa metà del tempo a fare gli occhioni dolci a Zoya e la cosa mi ha delusa. Zoya, poi, non è tra i miei personaggi preferiti e ormai si è capito, però qua raggiungiamo davvero dei livelli assurdi. Lei è tutto troppo, supera in potenza persino Alina perché qui il vero problema è che si stravolge tutto il sistema magico creato nella saghe precedenti e non è accettabile. Grazie a espedienti fiacchi vengono concessi dei condoni a molte delle leggi che regolano i poteri Grisha e questo contribuisce a creare un'immagine troppo da fanfiction che fa capire che i libri sono stati scritti solo per accontentare i fan. Io da fan posso dire di non esserne contenta soprattutto perché, ribadisco, non è Nikolai il vero protagonista qui. Ricompaiono personaggi che si sono creati nelle serie precedenti di libri e qua vengono stravolti, con scene che hanno in realtà poco senso. Inoltre sono inseriti troppi personaggi nuovi, troppi pov e sottotrame che alla fin fine non aggiungono molto alla storia e sembrano fatti per allungare un po' il tutto. Anche i colpi di scena sono inseriti troppo a caso in un tentativo di tenere alta l'attenzione in un libro che però offre poco se non tanto fanservice, per me il ritorno dell' Oscuro è un grande no, capisco che abbia un fanclub ben nutrito ma a me non è mai piaciuto molto e sinceramente la Bardugo per me ha sbagliato nel farlo tornare. La cosa mi ha molto sorpresa perché è un errore da scrittorə alle prime armi, aveva concluso bene e in modo coerente e convincente la prima trilogia, poi aveva spostato il focus sulla dilogia dei corvi, anche quella conclusasi in modo egregio a mio parere, e in questo libro invece fa un mix delle due cose tornando anche ad aprire delle trame concluse creando molta confusione. Insomma diciamo che ci sono molte cose che non funzionano e soprattutto il finale aperto lascia intuire che ci sia una possibilità di tornare nel Grishaverse, onestamente non so se la cosa mi faccia piacere o no, perché trovo che a volte le storie debbano finire. Quello che mi lascia più perplessa è che la storia in sé non ha nulla di nuovo, sembra di tornare nella vecchia trilogia, ma in una versione distorta perché tutte quelle che erano le certezze creatisi vengono distrutte e in questo modo sembra che la trilogia di Tenebre e ossa sia servita solo da apripista a questa, dove all'improvviso tutto è possibile. Non so, secondo me non è stato gestito bene il sistema magico che è un po' il fulcro di questa saga e soprattutto i personaggi che di solito sono il punto forte della Bardugo, sono troppo cambiati. La nota positiva è data dagli argomenti trattati e in questo la Bardugo non è cambiata, si parla di abusi, di dolore e di determinazione nell'andare avanti e comunque consiglio la lettura della dilogia in sé perché i fan ci ritroveranno tanti personaggi, però avrei preferito una trama più in linea con tutto quello successo nei precedenti libri.

Voto ⭐⭐,5/5



6 commenti:

  1. Sai non sei l'unica a pensare questo. Dopo aver letto una storia più avvincente, un libro così non sembra nemmeno scritto dalla stesso autore 🙈

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  2. Peccato che non ti sia piaciuto. Premetto che Non ho letto la serie però prometteva bene

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    1. La consiglio comunque come serie se si ha letto le precedenti perché comunque si ritorna in mondo che si è amato, però non è proprio tra le mie preferite:/

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  3. Mi sento veramente tradita, perché Bardugo mi ha fatto questo?

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