giovedì 18 agosto 2022

Recensione Sabriel

Titolo: Sabriel
Titolo originale: Sabriel
Autore: Garth Nix
Numero di pagine: 348
Editore: Fazi editore




Trama


Sabriel studia in un prestigioso college per sole ragazze non lontano dal Muro che divide il territorio di Ancelstierre dal magico e pericoloso Vecchio Regno, dove suo padre ricopre la carica di Abhorsen, il protettore che ha il compito di impedire ai morti di tornare nel mondo dei vivi. Da quando la famiglia reale è decaduta, i morti sono diventati sempre più forti e intrepidi, minacciando di sopraffare l’intero regno. Quando il padre di Sabriel viene imprigionato nel mondo della Morte da una pericolosa creatura, la ragazza si mette in viaggio per salvarlo. Lungo la strada, troverà come compagni di viaggio Mogget, un antico spirito costretto nella forma di un gatto bianco, e il giovane mago Touchstone, che verrà liberato da un incantesimo durato decenni ma rimarrà intrappolato sotto il peso di dolorosi ricordi. Ogni passo nelle profondità del Vecchio Regno li avvicinerà a minacce mai viste prima, che costringeranno Sabriel ad affrontare il proprio destino in una battaglia con le vere forze della vita e della morte. Chi proteggerà i vivi quando i morti torneranno?
Incluso nella lista di «Time» dei migliori cento libri young adult di sempre, Sabriel è uno straordinario viaggio di formazione in un mondo pieno di magia e mistero, dove le forze magiche circolano libere e il confine tra la vita e la morte è sempre più labile. 


Recensione

Sabriel è il primo libro di una saga fantasy che ormai presenta con qualche annetto poiché fu pubblicata per la prima volta negli anni '90 tuttavia è una lettura godibilissima e senza tempo, è un High fantasy di tutto rispetto poiché abbiamo la nostra eroina che intraprende un viaggio per compiere una missione. Il fatto che sia un High fantasy si riflette anche sulla trama, è un libro breve ma che presenta gli elementi per portare avanti la saga. La storia in sé mi è piaciuta, piena di morti, negromanti e magia ma la pecca per me è che nulla è stato approfondito come avrei voluto. Il sistema magico e il worldbuilding restano un po' nebulosi, viene solo fatto capire che il mondo è diviso tra una terra più "moderna" e il Vecchio Regno, un mondo in cui magia, negromanti e ogni forma di spiriti Morti sono all'ordine del giorno. I due regni sono divisi da un muro protetto notte e giorno ma purtroppo non vengono fornite altre spiegazioni. Allo stesso modo il sistema magico non è approfondito, sappiamo che esistono i maghi e i negromanti e che il padre di Sabriel ricopre il ruolo più importante di tutti, l'Abhorsen, un negromante molto potente che tramanda il titolo di generazione in generazione. Mi è mancato l'approfondimento di tutto ciò ma il libro resta comunque bello, molto scorrevole e pieno di un'ironia che mi ha un po' di ricordato Pratchett.

La trama procede in modo abbastanza lineare, si alternano momenti di azione e tensione a momenti più tranquilli, ma senza grandi colpi di scena o scossoni. Introduce quelle che saranno le basi per i prossimi libri ma tutto sommato può anche essere letto in solitaria perché il finale non è troppo aperto.

Ho apprezzato molto Sabriel, è una protagonista determinata e capace, anche quando si mette in discussione lo fa a causa della sua età, insomma è una ragazza che parte alle ricerca del padre e nonostante i momenti di sconforto non si piange addosso e allo stesso tempo non è una delle eroine overpower di cui si legge adesso. È un personaggio ben strutturato anche se la brevità del libro e il fatto che sia un High fantasy non lo fa approfondire del tutto. Il personaggio che ho adorato è Mogget, uno spirito potentissimo rinchiuso in forma di gatto perché assume gli atteggiamenti di questi animali, è pungente e sarcastico e mi ha fatto divertire (tra l'altro ora capisco che Messer Cortese di Nevernight non ha assolutamente nulla di originale perché è palesemente copiato da lui). 

Insomma un'avventura per combattere i Morti sempre più potenti, spiriti senza scrupoli che inseguono i protagonisti, sarcasmo, tanto coraggio e un sistema magico diverso e interessante...che dire, leggetelo! È vero che avrei voluto più introspezione e decisamente più approfondimento del worldbuilding e del sistema magico, però è pur sempre il primo libro di una saga, quindi credo che molte cose verrano riprese e spiegate meglio nei successivi. La brevità gioca a suo svantaggio ma per contro rende la lettura veloce e comunque accattivante, mi ha lasciato con una certa curiosità nei seguiti quindi credo che continuerò il viaggio al fianco di Sabriel. Consigliato agli amanti del genere e a chi vi si approccia per la prima volta perché ha tutti i tropes del sottogenere ma non è pesante.

Voto ⭐⭐⭐⭐/5

1 commento:

  1. Non conoscevo questo libro ma non incuriosisce molto. Non ho idea di cosa voglia dire High fantasy ma come storia sembra molto promettente. Bellissima recensione ❤️

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