lunedì 15 maggio 2023

Review party Il trono di gelsomino

Titolo:Jasmine throne- Il trono di gelsomino
Titolo originale: The Jasmine Throne
Autrice: Tasha Suri
Traduttore: Francesco Vitellini
Autrice: Tasha Suri
Numero di pagine: 528
Editore: Fanucci


Trama

Esiliata dal dispotico fratello, la principessa Malini passa le giornate tra le mura di un tempio in cui è tenuta prigioniera, sognando la sua vendetta. La giovane Priya, invece, tiene nascosta la sua identità e lavora come serva nella dimora dell’odiato reggente. Ma quando Priya viene assegnata alle stanze di Malini e quando quest’ultima scopre la vera natura dell’altra, i loro destini si intrecciano irrimediabilmente. Una principessa che vuole rubare il trono al fratello e una serva in possesso di una magia proibita che cerca disperatamente di salvare la propria famiglia. Insieme, metteranno a ferro e fuoco l’impero. The Jasmine Throne – Il trono di gelsomino dà inizio a una trilogia fantasy ambientata in un mondo ispirato alla storia e alle leggende indiane, in cui una principessa spietata e una potente sacerdotessa diventano delle improbabili alleate “in questo racconto ferocemente e sfacciatamente femminista” (S.A. Chakraborty).


Recensione

Dopo L'impero di sabbia non vedevo l'ora di leggere un nuovo libro scritto da questa autrice, purtroppo però la lettura non mi ha del tutto convinta. Non fraintendetemi, non è un brutto libro, anzi, però non ha funzionato come mi aspettavo. Il grosso problema che ho avuto sono i continui cambi di pov che hanno rallentato molto la narrazione, alcuni poi presentavano a lettura avanzata dei personaggi che morivano, quindi erano pressoché inutili. Questi capitoli apportano poco al libro e avrebbero potuto essere narrati da uno dei personaggi principali, in modo da confondere meno il lettore. A proposito del ritmo narrativo l'ho trovato particolare, la storia in sé è interessante e offre molti punti positivi, però come dicevo, è il tempo a essere gestito male. Fin oltre la metà del libro il ritmo è molto lento e dispersivo, invece nelle ultime duecento pagine succedono molte cose che preparano il terreno per il secondo libro. Tutta l'azione è quindi concentrata lì, perché in più punti Suri ha cercato di creare un ritmo incalzante senza però riuscirci, proprio perché la narrazione è frammentaria. 
Per quanto riguarda i personaggi la prima cosa che si nota è che gli uomini che in questo libro detengono i poteri temporali sono decisamente in secondo piano, non lo definirei un libro al femminile, ma le personagge sono di sicuro più potenti, non tanto in senso stretto, ma perché sono le più combattive e quelle che hanno qualcosa per cui lottare. Però a questo proposito la storia d'amore non mi ha convinta del tutto, nasce un po' dal nulla e a volte è portata avanti per fini narrativi, alla storia in sé non aggiunge molto perché (per fortuna) le vicende non ruotano intorno ad essa, però non l'ho trovata costruita benissimo. Il sistema magico/religioso, invece, l'ho trovato ben strutturato e più che di un fantasy mi verrebbe da parlare di realismo magico, il potere degli elementi mescolato alle credenze e alla religione, sono stati immersivi e anche il morbo che trasforma in piante mi ha affascinato fin da subito. 
Insomma Suri ha di certo creato un mondo credibile e ben strutturato però ho trovato molte pecche che non mi hanno fatto apprezzare la lettura fino un fondo. Non è un libro problematico ma il suo andamento lento mi ha molto rallentata, per cui non è una lettura che consiglio a tutt³, non è comunque un brutto libro e, anzi, non vedo l'ora di leggere il secondo. 

Voto ⭐⭐⭐,5/5



Ringrazio Francesca di Coffee&books per aver organizzato l'evento e la casa editrice per la copia 😊

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