Titolo: Once more upon a time. C'era una volta ancora
Titolo originale: Once more upon a time
Autrice: Roshani Chokshi
Traduzione: Laura Molinari
Numero di pagine: 176
Editore: Fanucci editore
Trama
C'era una volta, in una terra chiamata Fortezza dell'Amore, un re e una regina che si amavano, ma ahimè non più. Se, dopo un anno e un giorno, non avessero ritrovato l'amore che li univa, il loro destino li avrebbe portati a essere banditi dal regno. E così fu. Imelda e Ambrose non ricordano il motivo del loro matrimonio perché, un anno e un giorno prima, Ambrose si è recato da una strega barattando il loro amore per la vita di Imelda. Nel giorno in cui sono costretti ad abbandonare il regno, quella stessa strega fa loro visita chiedendo a sua volta un favore. In cambio, promette di realizzare tutti i loro desideri. Non avendo più nulla da perdere, Imelda e Ambrose accettano e si avventurano in un viaggio incantato durante il quale recuperano la memoria e ricordano cosa li fece innamorare la prima volta. Con la fine del viaggio sempre più vicina, una nuova decisione li attende: Imelda e Ambrose inseguiranno i loro sogni o sceglieranno di amarsi, ancora una volta?
Recensione
Once more upon a time è stata una lettura che non credevo fosse nelle mie corde perché si incentra principalmente su una storia d'amore, invece sono rimasta molto sorpresa. Il mondo delle fiabe mi ha attratto da subito e l'ironia e la scorrevolezza mi hanno regalato delle ore piacevoli. Non saprei come definirlo bene, è in parte un Epic fantasy perché c'è una missione e la ricerca di oggetti magici, ma non c'è la solennità che di solito accompagna il genere, è uno young adult con un a punta di romance, è quasi un retelling perché prende personaggi da tante fiabe e li mescola creando qualcosa di nuovo. È un mix di cose che hanno funzionato molto bene insieme e io ne sono felice perché avevo proprio bisogno di una lettura leggera, frizzante e a tratti ironica e sarcastica. È un libro che non si perde in chiacchere e che davvero in poche pagine riesce a creare una storia dolce e con protagonisti che mi hanno conquistata. Il doppio pov ci permette di conoscere meglio Ambrose e Imelda, sebbene non siano caratterizzati appieno, la cosa non mi ha disturbata perché è chiaro che è stato fatto in modo intenzionale per ricordare le fiabe. Nonostante questo la loro psicologia è abbastanza chiara e ammiro davvero questa cosa perché in sole 170 pagine l'autrice ci dimostra che non servono spiegoni inutili per farci conoscere due protagonisti. Imelda è affamata di libertà, una fanciulla che non ha bisogno di essere salvata e protetta perché ci riesce benissimo da sola, mentre Ambrose è il figlio di mezzo schiacciato dalle aspettative che riposte nei suoi fratelli e, credetemi, lo capisco benissimo. Ma ciò che mi ha conquistata è l'ironia che si percepisce, la strega che fa la voce fuori campo, il mantello che si crede un cavallo, mi hanno fatta sorridere più di una volta e mi piace il mix di fiaba e moderno che si crea. Mi ha ricordato un po' Terry Pratchett e Shrek e chi mi conosce sa che sono tra le mie cose preferite. La storia in sé è lineare e si svolge in modo semplice, però ho apprezzato l'originalità della narrazione e il fatto che abbia preso dei personaggi da altre fiabe per creare qualcosa di nuovo, sì, è vero che è il tipico viaggio dell'eroe con una missione, ma è anche la ricerca di sé stessi e di ciò che piace. Ci mostra anche come l'amore non è sempre una fiaba facile e a lieto fine, conoscersi e rispettarsi è fondamentale, insomma un libro leggero e con la giusta dose di divertimento, mi ha regalato una lettura davvero piacevole.
Voto ⭐⭐⭐⭐/5
Ringrazio Francesca di La biblioteca di Zosma per aver organizzato l'evento e la casa editrice Fanucci per la copia ❤️
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