lunedì 9 maggio 2022

Review party Queste gioie violente

Titolo: Queste gioie violente
Titolo originale: These violent delights
Autrice: Chloe Gong
Traduzione: Laura Miccoli
Numero di pagine: 396
Editore: Mondadori






Trama

Corre l’anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un’aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c’è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un’organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c’è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette ma anche il primo ad averla tradita.
Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell’ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l’una per l’altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio.
In questa spettacolare e originalissima rivisitazione del classico di Shakespeare, Chloe Gong conduce i lettori in un viaggio avventuroso e commovente durante il quale violenza e passione si mescolano nei destini dei giovani protagonisti.

Recensione

Innanzitutto ringrazio Alessandra di Raggywords per aver organizzato l'evento e per avermi scelta e la casa editrice Mondadori. 

Queste gioie violente si pone di sicuro come una novità nel paesaggio degli Young adult Fantasy degli ultimi tempi, soprattutto perché non presenta le solite relazioni tossiche e problematiche e le solite protagoniste trite e ritrite che si vedono sempre. La storia si presenta con un retelling di Romeo e Giulietta però a parte alcuni elementi tipici della dell'Opera teatrale, l'autrice ha lavorato molto bene di fantasia inserendo elementi nuovi e una storia interessante. In particolare lo scenario socio-politico del libro è quello meglio strutturato, ci troviamo in una Shanghai degli anni 20 in cui la mafia è al controllo della della città, Fiori Bianchi e Gang Scarlatta sono sempre in guerra per il territorio, ma il loro controllo è ormai molto fragile poiché l'ondata di colonialisti bianchi comporta tantissimi cambiamenti, soprattutto negli equilibri di potere. Il worldbuilding ammetto che non è curatissimo, ma l'ambientazione si coglie dal contesto perché si concentra di più sulla parte politica e sociale che muove la città, infatti la Shanghai perennemente divisa è un elemento centrale, quasi un personaggio, perché è lei che muove gli elementi della storia e crea le situazioni in cui i nostri protagonisti di fazioni opposte si incontrano. Molto importanti per capire il contesto storico e sociale, sono le note finali dell'autrice che spiega come ha effettivamente preso spunto da eventi e situazioni storiche rielaborate poi per fini di trama. 
Pur essendo un fantasy questa componente nel libro resta marginale o comunque talmente amalgamata alla storia da risultare più un libro di realismo magico che un fantasy vero e proprio e questo non è un male. Anche gli elementi dell'opera Shakespeariana sono riconoscibili ma spesso ci si dimentica che è un retelling poiché il tutto si incastra alla perfezione. Chloe Gong è riuscita a creare una storia originale che mescola diversi generi perché abbiamo una componente inventata, una storia d'amore (per una volta tanto non prevaricante sulla storia in sé), cenni storici e persino una parte più mistery perché si cerca di risolvere un enigma unendo gli indizi. Insomma come lettura intrattiene molto e le pagine scorrono veloci perché succede sempre qualcosa e le vicende non rallentano mai troppo.
Ciò che ho apprezzato di più sono i personaggi, per una volta sono davvero diversi dal solito perché Juliette è una giovane donna che ha dovuto indurire il suo cuore per sopportare il dolore e la perdita, ma che in realtà vuole seguire una strada più giusta perché la parte da dura è solo una facciata, è la componente pragmatica e realistica della storia, sa cosa deve essere fatto e lo fa, seguendo sempre una via logica. Ma il personaggio più interessante è Roma, lui è troppo buono e per una volta la controparte maschile di uno YA non è una scimmia mossa dal testosterone. Roma non ha comportamenti tossici e nocivi verso le donne e soprattutto non li ha verso Juliette. È vero che certi eventi del passato li hanno allontanati e che la loro è una storia impossibile, ma nonostante sia l'erede di un impero criminale, è una figura tormentata che cerca di fare la cosa giusta per proteggere coloro a cui tiene. Come il Romeo dell'opera di Shakespeare è quello idealista e sognatore che accetta la sua vita solo per sopravvivere ma non l'abbraccia completamente. Come Juliette anche lui è l'erede dell'impero criminale ed entrambi vorrebbero ereditarlo per poter creare qualcosa se non del tutto buono, almeno migliore rispetto a ciò che hanno creato i genitori. Anche i personaggi secondari sono ben costruiti, ognuno con la propria personalità e la propria storia, si muovono nella vicenda in modo fluido e non sono usati come al solito solo per far brillare i protagonisti e mostrano addirittura delle personalità che richiamano le stesse figure shakespeariane. Si nota la conoscenza da parte di Gong delle opere del bardo e anche e anche delle varie lingue che vengono usate nel testo. Non aspettatevi però tanto romance perché la storia d'amore non è il fulcro della vicenda, cosa che ho molto apprezzato perché in questo modo il libro resta coerente e i personaggi pure, non ci sono scene smielate o inutili tra i protagonisti perché persino i loro incontri sono scatenati da fatti coerenti. In sostanza la parte romantica non prende il sopravvento sulle vicende e questa è quasi una novità in libri di questo target.
Se proprio vogliamo trovare una pecca a questo libro posso dire che il finale poteva essere costruito meglio, le motivazioni dell'antagonista risultano essere un po' fiacche e lo spiegone in cui si lancia risulta un po' nonsense o perlomeno molto fiacco. 
In conclusione posso dire però che Queste gioie violente, non è di certo il libro del secolo, ma ha portato una ventata di aria fresca in questo target. Mi sento di consigliarlo perché è stata una lettura con molti aspetti positivi e l'ho apprezzato molto perché non ricade nei soliti cliché.

Voto: ⭐⭐⭐,5/5



2 commenti:

  1. Ne ho sentito parlare, sembra molto bello :)

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  2. Io ho adorato che non ci fosse romance nonostante le aspettative di smielatezza

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