martedì 17 maggio 2022

Review party Questa violenta fine

Titolo:Questa violenta fine
Titolo originale: Our violent ends
Autrice: Chloe Gong
Traduzione: Laura Miccoli
Numero di pagine: 432
Editore: Mondadori




Trama

Corre l'anno 1927 e Shanghai pare ormai sull'orlo della rivoluzione. Dopo aver fatto credere a Roma di aver commesso un crimine terribile pur di allontanarlo da sé e proteggerlo da una faida sanguinaria, Juliette si è lanciata in una nuova missione. Una mossa sbagliata, però, e metterà a rischio il suo ruolo al comando della Gang Scarlatta, dove già qualcuno è pronto a prendere il suo posto. Roma intanto non si dà pace: se lui non avesse permesso a Juliette di rientrare nella sua vita, niente di quel che è successo sarebbe accaduto. E, in preda alla disperazione e determinato a sistemare la situazione, arriva persino a maturare un'idea estrema. Quando però un nuovo mostruoso pericolo si manifesta in città, nonostante i tanti segreti che li separano, Juliette e Roma si ritrovano un'altra volta faccia a faccia. Shanghai, poi, è ormai sull'orlo del collasso: i nazionalisti stanno marciando sulla città, le voci di una guerra civile imminente si fanno sempre più insistenti e la leadership delle due gang rischia il totale annientamento. Roma e Juliette non hanno scelta: devono unire le loro forze se vogliono anche solo sperare di sconfiggere ciò che minaccia loro e la città. Ma i due ragazzi sono preparati a tutto tranne che al compito più difficile: proteggere i loro cuori l'uno dall'altra.

Recensione

Per questo evento ringrazio sempre Alessandra di Raggywords e la casa editrice Mondadori.

Il secondo capitolo di questa dilogia sembra aprirsi con qualcosa di già visto, infatti sembra non esserci un vero antagonista perché torna alla carica il mostro del primo libro, anche se in numeri maggiori. Nonostante nelle prime pagine questo venga presentato come il problema principale, dopo poco ce lo si dimentica quasi e non viene più nominato se non verso la fine. Infatti il focus della storia si sposta molto, ci si concentra di più sulla presa di potere dei comunisti e sui nazionalisti che non vogliono che questo accada. È un libro più incentrato sulla politica di Shanghai, ma anche sulla faida di sangue, divenuta sempre più crudele, qui l'azione in sé è molto minore ma non annoia perché i colpi di scena sono tanti e alternati in modo strategico a capitoli dove succedono meno cose. Ho molto apprezzato il fatto che l'ambientazione non riguardasse più solo Shanghai ma che si vedessero anche altre zone più tranquille, perché in questo modo si capisce ancora di più quanto Shanghai fosse quasi una città-stato, un'entità a sé. Durante la lettura si avverte più che nel primo libro un senso di minaccia dato dai movimenti politici e soprattutto dalla costante paura di essere scoperti, il mondo che Roma e Juliette conoscono si sta sgretolando e si avverte questo senso di incertezza. Sono due protagonisti che vogliono fare la differenza e sono pronti anche ad abbracciare il loro ruolo di successori all'interno della gang pur di riuscirci, la lettura è costellata di scelte molto difficili che devono prendere, Juliette in particolare deve nascondere molti segreti per proteggere Roma anche lui ora sembra disprezzarla. 
La cosa positiva è che i nostri protagonisti restano fedeli a loro stessi, Juliette sta facendo i conti con le scelte che ha preso alla fine del primo libro e credo che come personaggio sia molto maturata, infatti perde un po' quella sua vena spocchiosa e affronta meglio alcune situazioni. È un personaggio molto forte e anche in questo libro prenderà delle decisioni molto difficili, per questo mi è piaciuta sempre di più, veramente costruita bene. Anche Roma è un protagonista solido, per tutto il primo libro resta fedele a sé stesso e in questo invece lo vediamo costruirsi una facciata di odio intorno per poter andare avanti, anche se sotto sotto sappiamo che non è così come si mostra agli altri. Di solito non apprezzo molto i libri in cui il narratore interno è mobile, perché si arriva a confondersi fra tutti i vari pov, ma qua credo che invece sia stata una scelta molto azzeccata, in questo modo conosciamo bene sia Juliette, sia Roma e riusciamo a comprendere la loro psicologia. Lo stesso vale per i personaggi secondari, a loro viene lasciato meno spazio, ovviamente, ma riescono comunque a presentarsi molto bene, tanto che poi ci si affeziona anche a loro.
In conclusione posso dire che mi è piaciuta come lettura, anche più del primo, perché i personaggi sono molto maturati e ci sono molti più intrighi e mosse politiche, nonostante gli eventi si svolgano in modo più lento, nei capitoli finali l'adrenalina cresce fino ad arrivare al tanto temuto finale. Essendo un remake di Romeo e Giulietta ho ipotizzato che il finale andasse verso una precisa direzione, ma Gong inserisce una chiusura con un super cliffhanger che lascia aperte alcune porte. A quanto pare l'autrice sta preparando un libro ambientati quattro anni dopo gli eventi di questa dilogia, per cui chissà quali sorprese ci riserverà.


Voto ⭐⭐⭐⭐/5




4 commenti:

  1. Sono davvero soddisfatta di questa lettura, per una volta l'hype era davvero giustificato. Bello bello, una bella dilogia, scritta bene e di qualità

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  2. All'inizio ero molto indecisa se leggerla. Poi mi hanno detto che c'è poco romance e mi sono convinta a recuperarla

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