lunedì 21 dicembre 2020

Recensione La chimera di Praga

Titolo: La chimera di Praga
Titolo originale: Daughter of smoke and bone
Autrice: Laini Taylor
Lingua originale: inglese
Traduzione: Donatella Rizzati
Numero di pagine: 381
Editore: Fazi (lain ya)




Trama

Karou ha diciassette anni, è una studentessa d’arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un’intrigante filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale. Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l’esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz’anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell’aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell’immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua “famiglia”, Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita. Con questo libro unico, già finalista al National Book Award, tra i più alti riconoscimenti letterari negli USA, e acclamato dalla critica più esigente, Laini Taylor tesse un raffinato modern fantasy permeato dalle intriganti atmosfere praghesi e dalla tradizione mitologica del mondo classico, in cui la ricerca della natura interiore s’accompagna alla scoperta del vero, ma sempre contrastato amore.



Recensione 

Grazie a un gruppo di lettura organizzato da @labibliotecadizosma e @francikarou ho potuto finalmente leggere questo libro che è stato un tripudio di emozioni e mi domando come ho potuto lasciarlo sullo scaffale per tutto questo tempo!
La Taylor ha uno stile tutto suo che per ora non ho trovato in nessun altro scrittore, è molto particolare perchè ha una capacità incredibile di celare le cose che è sconvolgente. Mi sono ritrovata a leggere questo libro in appena due giorni perchè la voglia di sapere e scoprire mi stava logorando. In questo libro è molto difficile prevedere la piega che prenderà la storia e questo fa si che ci siano sempre colpi di scena e reazioni inaspettate. Ciò che mi ha catturata è la trama particaolare in sè, ma anche le molte sottotrame che si creano e che si incastrano con il filone principale alla perfezione. Inoltre, anche se lo stile è molto descrittivo, non annoia assolutamente perchè le pagine scivolano in modo molto fluido proprio per l'incredibile intreccio di avvenimenti.
La Taylor è una scrittrice davvero unica, nonostante la trama non sia ai livelli di quella de Il sognatore, è stata comunque una lettura bellissima. Probabilmente si prospettava come un libro young adult ma vi prometto che potrete godervelo anche se siete un po' più in là con gli anni perchè la protagonista non ha assolutamente nessun tratto da eroina young adult. Karou è sì una ragazza ma è una ragazza che ha dovuto crescere più in fretta e preda di sentimenti molto profondi che non sono del tutto tipici di quell'età. Porta con sè la paura di ritrovarsi da sola, di non avere nessuno e ha la sensazione che ci sia un vuoto in lei, come una parte mancante. E' molto adulta nel suo modo di fare, coscienziosa e autosufficiente. La Taylor ci svela il suo stato d'animo pian piano ma mi sono ritrovata travolta dalle stesse emozioni di Karou perchè l'autrice riesce e trascinare il lettore nella storia come succede poche volte. La paura di Karou di restare sola, di non avere nessuno a cui rivolgersi, mi ha colpito nel profondo ed era da tanto che un personaggio non riusciva a coinvolgermi così tanto a livello emotivo. Siccome è stata cresciuta da questi essere chiamati chimere, Karou non ha avuto una infanzia normale ma è cresciuta in questo posto sospeso tra i mondi, collegato alla terra da tanti passaggi che si presentano in forma di porta. Possono essere aperti solo dall'interno per cui lei è costretta a bussare e attendere una risposta nel caso volesse entrare. Dopo una serie di avvenimenti lei deve ritornare da coloro che l'hanno cresciuta e dopo aver trovato la porta in fiamme senza che nessuno le risponda, va nel panico. In quel momento ero davvero distrutta, si percepisce davvero tutta la tristezza, la paura e il senso di abbondono di Karou perchè per quanto non convenzionale, le chimere rappresentano la sua famiglia e senza di loro si sente persa. E' stata davvero una scena toccante che mi ha coinvolto nel profondo.  Anche la storia di Akiva ci viene svelata pian piano, prima nemico e poi amico, porta anche lui il fardello di una storia triste sulle spalle ma scommetto che nei seguiti verrà molto approfondita la sua figura. Rispetto a Karou mi è piaciuto un filino meno, ma sono pronta a ricredermi dopo aver letto il secondo libro perchè credo che l'autrice abbia ancora molto da dirci.
Se proprio devo essere onesta ho trovato che la storia d'amore fosse una cosa un po' già vista ma comunque nelle pagine finali regala molti colpi di scena che non mi aspettavo del tutto, infatti ribadisco che l'autrice ha questa capacità di farti credere una cosa per tutto il libro per rivelarti tutt'altro in un unico colpo scena spaccacuore, quindi mi sono un po' ricreduta. Resta il fatto che per me la love story è un pochino smielata, ma è colpa mia che sono una cinica senza cuore, me ne rendo conto. E' comunque una storia coerente ai fini di trama e in relazione al target del libro per cui non l'ho disdegnata del tutto. 
Per quel che riguarda gli altri personaggi secondari mi sono piaciuti molto anche loro, sia Zusanna che è l'amica umana di Karou, sia le chimere con cui è cresciuta. In particolare mi affascina molto Sulphurus perchè la sua storia fa stringere il cuore e la sua attività riguardante il traffico di denti gioca un ruolo troppo fondamentale. Spero vivamente che Sulphurus venga approfondito anche se dopo un finale così non so davvero cosa aspettarmi.
Insomma dopo aver letto Il sognatore e La chimera di Praga posso dire con certezza che la Taylor ha le carte in regola per diventare una delle mie scrittrici preferite perchè nonostante il fantasy riesce a creare dei personaggi veri, profondi e di spessore. Sono personaggi che riescono a trascinarti nelle vicende e a trasmettere sentimenti profondi, è molto difficile parlare nel complesso del libro perchè in poche pagine ci troviamo davanti a una trama molto piena e coinvolgente, ricca di diramazioni che portano a molte sottotrame. Insomma un libro riccondi sentimenti travolgenti descritti con uno stile impeccabile che vi trascinerà nel cuore della storia. La cosa che mi viene da consigliarmi è quella di leggerlo assolutamente!

Voto ⭐⭐⭐⭐,5/5

4 commenti:

  1. Sono felicissima che tu abbia deciso di prendere parte al gdl e sono ancora più felice di vedere che il libro ti sia piaciuto!

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    1. Lo stile della Taylor è fantastico, sono felice che tu mi abbia "convinta "a cominciarlo! *.*

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  2. Una bellissima recensione, ho letto molti pareri positivi su questo libro e penso che prima o poi lo leggerò 😍

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