giovedì 3 dicembre 2020

Recensione Gideon la Nona

Titolo: Gideon la Nona
Titolo originale: Gideon the Ninth
Autrice: Tamsyn Muir
Lingua originale: Inglese
Traduzione: Francesca "Tegamini" Crescentini
Numero di pagine: 456
Editore: Mondadori (OscarVault)





Trama
Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un’infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù – nell’aldiquà – e una da cadavere rianimato – nell’aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un’audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio. Harrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa e prodigio della magia ossea, è stata convocata. L’Imperatore ha invitato tutti gli eredi delle sue fedeli Case a prendere parte a un torneo all’ultimo sangue fatto di astuzia e abilità. Se Harrowhark avrà successo, diventerà un’onnipotente servitrice immortale della Resurrezione; ma nessun necromante può ambire all’ascensione senza un paladino. Senza la spada di Gideon, Harrow fallirà e la Nona Casa morirà. Chiaro, ci sono sempre cose che è meglio se restano defunte.




Recensione 
Buongiorno lettori!
Oggi si parla di una delle ultime uscite della Oscar Vault, ossia Gideon la Nona. Mi sono candidata come recensore e ringrazio la casa editrice per avermi mandato l'earc in digitale.
Devo dire che per me questa lettura è un grande NI, ha molti aspetti che non mi sono piaciuti ma la storia in sè ha del potenziale.
Innanzitutto l'ambientazione lascia a desiderare, il worldbuilding non è ben definito e si fa fatica a immaginare il contesto. Da quello che ho capito siamo in un lontano futuro o in un altro universo in cui la gente riesce a viaggiare nello spazio ma le navicelle e i viaggi vengono nominatati un paio di volte e basta. Tutte le vicende si svolgono i questa casa diroccata/vecchio castello in cui il tempo si è come fermato (i protagonisti dovranno affrontare una prova misteriosa per diventari Littori, ossia nuovi consiglieri di questo Dio Imperatore e ogni Littore che si rispetti viene affiancato dal suo paladino).  Nonostante i viaggi spaziali e le navicelle però, non esiste altra tecnologia tant'è che addirittura i protagonisti combattono con normalissime spade di leghe metalliche. E' vero, esiste la magia perchè tutto il libro si basa su questi poteri necromantici ma non vengono approfonditi come mi sarei aspettata per cui tutto si mescola in modo non troppo uniforme. Diciamo che le vicende si svolgono in un lontano futuro che però ha già raggiunto il suo medioevo poichè tutto è decadente e sembra scivolare verso la sua fine. Soprattutto capiamo che la Nona casa non è messa benissimo perchè ha parecchi problemi da risolvere, primo fra tutti il fatto che non ci sono bambini e la popolazione è composta solo da persone molto anziane, fatta eccezione per Gideon e Harrow. Quello che non ho capito bene è cosa siano le Case, credo possano essere dei piccoli pianeti ma non sono sicura. La parte fantascientifica è quindi molto confusionaria e per niente approfondita, mentre la parte dark del libro descrive in maniera minuziosa tutti gli spargimenti di sangue che ci saranno. Eppure nemmeno quella mi ha convinto del tutto perché avrei voluto che i vari poteri dei necromanti fossero meglio schematizzati per rendere più facile la suddivisione delle varie abilità.
Complice di questo worldbuilding appena accennato è lo stile dell'autrice che ho trovato poco esaustivo e molto dispersivo. Avrei voluto capire meglio i vari tipi di necromanzia piuttosto che avere descrizioni minuziose delle varie stanze della casa dove si svolge la prova. Nelle prime 100 pagine non accade praticamente nulla e anche dopo ci sono momenti di tensione che fanno pensare che la storia stia cominciando a ingranare, ma si infrangono subito per tornare a momenti di totale piattezza. Insomma non si crea quell'atmosfera che fa restare incollati alle pagine e questo è un peccato perchè l'idea di base è originale ma non è stata sviluppata al meglio. In alcuni punti ho dovuto rileggere più volte dei passaggi perchè c'erano molte cose non dette che non facevano capire appieno lo svolgimento dell'azione e questo toglieva ancora più pathos alla scena. Infatti i momenti di sblocco della storia non sono molti e se in questi si è costretti a rileggere dei passaggi, si perde proprio tutta l'azione. Altra cosa che non ho apprezzato dello stile dell'autrice è il fatto che le parolacce vengono inserite a forza in qualsiasi frase. Non è tanto per le parolacce in sè perchè ovviamente si possono usare, ma va fatto dosandole, non che per ogni singola cosa devono essere buttate lì perchè questo ha solo contribuito a rendere i personaggi puerili.
A proposito di personaggi per me c'è un altro grosso no in arrivo.
Gideon doveva essere la protagonista forte e badass e invece...no, doveva essere fuori dagli schemi e invece viene brutalmente stereotipata. Innanzitutto per tutto il libro la parola "lesbica" non viene mai utilizzata quasi fosse un assoluto tabù, ok si capisce benissimo che lo  e non c'è bisogno che venga per forza esplicitato o categorizzato, ma quando altri personaggi la incontrano lo danno per scontato solo vedendola e questo non mi è piaciuto. Inoltre Gideon è mascolinizzata moltissimo, è proprio lo stereotipo della donna gay che pensa solo alle riviste porno, ad avere muscoli guizzanti e a comportarsi da gradasso. Sembra un qualunque protagonista spaccone da young adult e mi aspettavo di più francamente. 
Di Harrow sappiamo ancora poco, si apre un po' con Gideon via via ma il loro rapporto per me è molto nebuloso, si odiano per nessuna apparente ragione (anche se poi ci saràun confronto a cuore aperto tra le due), si fanno la guerra ma in realtà non possono fare a meno l'una dell'altra. La loro storia si evolve in maniera troppo netta, non c' è un crescendo, prima Gideon pensava solo a scappare dalla Nona Casa e poi all'improvviso vuole essere la perfetta paladina che pensa solo al bene del suo necromante, ma come si arriva a questo? Mistero. Peccato perché il loro rapporto dovrebbe essere il fulcro delle vicende, lo avrei voluto di sicuro più approfondito o articolato meglio perché aveva molto potenziale. Comunque Harrow non mi è dispiaciuta, è un personaggio che porta con sé  un passato triste (come poi anche Gideon) e soprattutto ha molte responsabilità sulle spalle che la rendono determinata nel voler perseguire i suoi scopi, ma anche fragile. Insomma un personaggio interessante che di sicuro avrà molto da dire nei seguiti.

In conclusione posso dire che il libro ha delle buone idee e la trama poteva essere interessante ma ci sono troppi buchi e il contorno non è ben curato e quindi ho fatto fatica a seguirla. In pratica prendo questo libro come una grossa introduzione di quello che potrebbe succedere nei seguiti perchè la storia in questo è molto nebulosa e non si arriva a una conclusione concreta. Non ho capito appieno quale fosse lo scopo delle vicende ma dagli avvenimenti delle ultimissime pagine capisco che la storia vera si svolgerà nei seguiti e questo è un peccato. Potevano essere dette più cose in questo per dare un'idea più precisa delle vicende e di cosa potrebbe succedere, il finale è decisamente uno shock e mi ha lasciato con l'amaro in bocca, probabilmente continuerò la lettura della saga per sapere come evolvono le vicende, staremo a vedere!

Voto: ⭐⭐,5/5

4 commenti:

  1. Non mi incuriosiva prima, ora che ho letto la tua recensione lo fa ancora meno

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  2. Come sempre una super recensione, ho letto molte persone che la pensano come te ed è il motivo per cui ho deciso di lasciar perdere questo libro. Evidente ci sono delle cose che proprio non vanno e mi dispiace che un tema LGBT - tra l'altro di cui si parla pochissimo - sia stato trattato così 😔

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    1. Grazie, come sempre gentilissima! Io ho letto solo pareri positivi e pensavo si essere l'unica a pensarla fuori dal coro!

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