lunedì 2 novembre 2020

Review Party Il viaggio di Halla

Titolo: Il viaggio di Halla
Titolo originale: Travel light
Autrice: Naomi Mitchinson
Lingua originale: Inglese
Traduzione: Donatella Rizzati
Numero di pagine: 231
Editre: Fazi editore



Trama

Per la prima volta in Italia un classico della letteratura fantasy del Novecento scaturito dalla penna di una scrittrice tutta da riscoprire, grande amica e prima lettrice di J.R.R. Tolkien.
Questa è la storia di Halla, figlia di un re che decide di abbandonarla nei boschi. Qui viene accudita dagli orsi e poi cresciuta dai draghi sulle montagne rocciose; ma il tempo dei draghi, minacciati dagli odiosi e crudeli esseri umani, sta per finire. Odino, Padre di tutte le cose, offre ad Halla una scelta: vivere alla maniera dei draghi, accumulando tesori da difendere, o viaggiare leggera e attraversare il mondo con passo lieve? Iniziano così le fantastiche avventure della ragazza, che girovagherà alla scoperta di nuove terre e antiche leggende, in mezzo a creature incredibili, luoghi misteriosi e magie dimenticate. La sua conoscenza di tutti i linguaggi, sia quelli umani che quelli animali, la aiuterà ad andare oltre le apparenze, ma anche a mettere in discussione ciò in cui ha sempre creduto, mentre affronta, una dopo l’altra, le nuove sfide sul suo cammino. Mitchison ci prende per mano e ci conduce in una favola senza tempo, dove le divinità dei miti nordici convivono con i personaggi della letteratura fantasy per mostrare il valore di comprensione e tolleranza.
Il viaggio di Halla è un racconto agile, profondo e divertente che trasporterà il lettore in un mondo dove si può incontrare un basilisco nella steppa, dove gli eroi vengono portati nel Valhalla dalle valchirie, e dove si può fare fortuna chiacchierando con il cavallo giusto. Più di una semplice fiaba: una volta giunti alla fine, questo romanzo si dimostra una vera e propria mappa di vita.




Recansione

Bentornati lettori sul blog! Oggi parliamo questo libricino bellissimo edito da Fazi e colgo l'occasione per ringraziare la casa editrice e Rossella di @twinsta_book per aver organizzato l'evento.

Innanzitutto abbiamo una copertina bellissima, con colori molto decisi e che spiccano acchiappando l'occhio. Le illustrazioni in copertina richiamano subito al mondo delle fiabe, sia per la presenza di creature fantastiche come i draghi, sia per le decorazioni. Abbiamo così subito l'idea di cosa potremmo trovare nel libro, ci ritroviamo infatti in paesaggi e ambientazioni che richiamano subito un'atmosfera fiabesca nella prima parte del libro. Nella seconda metà invece l'ambientazione cambia, portandoci verso terre più mediorientali ma conservando lo stesso l'aura di magia tipica delle leggende. 

Il viaggio di Halla si presenta infatti come il tipico viaggio dell'eroe (anche se lei non vorrebbe essere chiamata così), la sua storia si svolge attraverso molte terre, accompagnata dal leggende e folklore che sono le cose che ho più amato in questo libro. Attraverso poche pagine l'autrice ci mostra che la vita di Halla è stata difficile fin dall'inizio ma non per questo meno fantastica. Abbandonata dalla famiglia ma salvata dalla tata mutaforma che la porta con sè a vivere con gli orsi e poi cresciuta da un drago, Halla diventa una persona molto particolare. Innanzitutto non ha da subito la consapevolezza di sè, non parla di sè stessa come di un essere umano ma di un insieme tra un orso e un drago e da per scontate molte delle cose che compie come gesti banali, tipo parlare con gli animali e cavalcare dorsi di unicorni. Halla cresce così sentendosi parte del mondo magico che la circonda ma non riuscendo a integrarsi del tutto in un mondo governato dagli umani. Dopo la morte del drago che l'ha cresciuta si sente persa e alla ricerca di una nuova famiglia e proprio in questo frangente Odino le comparirà davanti e lei si lascerà guidare dai suoi consigli, in particolare dalla frase "viaggia leggera". Ed è qui che Halla comincia il suo itinerario che la spingerà lontanissimo dall'estremo nord dove è cresciuta, fino a giungere a Costantinopoli, dove vivrà a lungo. Durante il suo viaggio incontra tre uomini che sono partiti dalla loro terra per portare a termine una missione e lei si impegnerà ad aiutarli, ma nonostante le sue intenzioni Halla resta comunque estranea alle vicende che la circondano. Non riesce a capire fino in fondo ciò che le accade perché la sua mente a volte ragiona come quella di un orso, a volte come quella di un drago e altre volte si immedesima invece nei cavalli delle corse, nei topi che corrono veloci o negli uccelli che volano rapidi in cielo. La sua visione della vita cambia ancora quando, attraverso varie peripezie, riesce a tornare nelle sue terre del Nord, ma comunque sente che qualcosa è cambiato e che non potrà tornare alla sua vita di prima. A poco a poco Halla comincia a capire che in quella notte lontana in cui Odino la aiutò, molte cose furono taciute proprio perchè lei stessa sarebbe dovuta giungere alla consapevolezza da sola. Giungiamo così alla conclusione che Halla ha viaggiato molto più a lungo di una semplice vita e che le cose come i draghi, i giganti, gli eroi, non sono più cose comuni, il mondo che ha sempre conosciuto è cambiato e quindi decide di partire per il Vahlhalla con le valchirie. 

Il libro presenta molti tratti tipici delle fiabe poichè abbiamo animali fantastici, esseri mutaforma, la magia, l'intervento degli dei e la componente fondamentale del viaggio. Ma la sua affinità con le fiabe si nota anche nella narrazione che resta comunque molto piatta, non noiosa ma con l'andatura tipica di questi racconti, non ci sono infatti colpi di scena o momenti mozzafiato ma tutto è riportato con semplice linearità. Anche la nostra protagonista non è caratterizzata, abbiamo di lei qualche informazione ma non ne conosciamo la psicologia e anche questo è tipico di questa narrazione. Mi ha ricordato in molti punti il Siddharta di Herman Hesse per l'ambientazione ma anche per il ritmo della narrazione e la ricerca di sè stessi. Credo infatti che tutto questo viaggio rappresenti in qualche modo il passaggio dall'età infantile a quella adulta, dove la magia e cose come i draghi sono vere e che ci accompagnano tutti i giorni, poi si passa allo stacco difficile e alle domande quali "chi sono davvero e dove andrò" passando così all'età adulta cercando continuamente queste risposte. Infine l'accettazione che il tempo è passato e le cose sono cambiate senza poterci fare nulla sono sentimenti propri della senilità, così come l'accettazione. In modo più ampio e meno complicato il viaggio di Halla potrebbe essere visto per quello che è, un viaggio attraverso leggende e folklore soppiantate pian piano dall'avvento del cristianesimo che ha portato nuovi tipi di credenze, rappresenta il cambiamento continuo, il passaggio da un'epoca a un'altra attraverso lo sguardo particolare di Halla. Del resto quando si intraprende un viaggio vero e proprio o un viaggio metafisico, non si ritorna mai come prima, qualcosa dentro di noi cambia e si ritorna a casa con nuove consapevolezze.

Continuate a seguire il nostro viaggio attraverso le recensioni sui blog!





Voto: ⭐⭐⭐,75/5

7 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Sono d’accordo sul fatto che sia un po’ piatto per via della somiglianza con la struttura di una fiaba ( io stessa l’ho trovato piatto dalla metà in poi); tuttavia non nego che ci sia una bella dose di folklore che mi ha conquistata e che ho adorato, anche se ripeto non ci sono colpi di scena rilevanti ma essendo anche un libricino breve ci sta!
    Bellissima la tua recensione anche sul personaggio di HALLA, concordo pienamente!

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    1. Si infatti la narrazione è coerente con il tipo di storia secondo me, anche il finale che lascia un po' spiazzati ^.^ Sono felice ti piaccia, non vedo l'ora di leggere la tua! *.*

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  3. Il tuo punto di vista è sempre estremamente fresco, mi piace quando mi fai notare cose che a me sono sfuggite

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    1. Grazie davvero!! Comunque vale lo stesso oer te, leggo semore le tue recensioni con "invidia" perché trovi un sacco di cose che a me sfuggono! ❤

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  4. Ho visto questo libro un po' ovunque ma prima di questa recensione non l'avevo preso in considerazione. Tuttavia il fatto che si parli di folklore non può che accendere la mia curiosità, mi sto avvicinando un po' a questo mondo!

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    1. È un mondo molto vasto ma per me bellissimo, spero che possa piacerti!

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