sabato 16 maggio 2020

Recensione La quinta stagione

Titolo: La quinta stagione
Titolo originale: The fifth season
Autrice: N.K.Jemisin
Traduzione: Alba Mantovani
Lingua orginale: inglese
Numero pagine: 469
Editore: Mondadori







Trama
È iniziata la stagione della fine. Con un’enorme frattura che percorre l’Immoto, l’unico continente del pianeta, da parte a parte, una faglia che sputa tanta cenere da oscurare il cielo per anni. O secoli. Comincia con la morte, con un figlio assassinato e una figlia scomparsa. Comincia con il tradimento e con ferite a lungo sopite che tornano a pulsare.L’Immoto è da sempre abituato alle catastrofi, alle terribili Quinte Stagioni che ne sconquassano periodicamente le viscere provocando sismi e sconvolgimenti climatici. Quelle Stagioni che gli orogeni sono in grado di prevedere, controllare, provocare. Per questo sono temuti e odiati più della lunga e fredda notte; per questo vengono perseguitati, nascosti, uccisi; o, se sono fortunati, sono presi fin da piccoli e messi sotto la tutela di un Custode, nel Fulcro, e costretti a usare il loro potere per il bene del mondo.È in questa terra spezzata che si trovano a vivere Damaya, Essun e Syenite, tre orogene legate da un unico destino.

Recensione

Era da un po' che avevo questo libro sullo scaffale che mi fissava e ho pensato fosse il caso finalmente di cominciarlo, ho fatto davvero bene! Finalmente un romanzo un po' diverso dal solito! È un mix perfetto perché abbiamo una forte componente fantascientifica ma anche qualcosa di lievemente distopico.
All'inizio l'ho trovato un po' complesso, la Jemisin ci catapulta direttamente in mezzo alle vicende e destreggiarsi tra termini nuovi e un mondo completamente diverso dal solito mi ha un po' disorientata (ho scoperto solo alla fine del libro le due appendici con tanto di glossario che aiutano davvero nella lettura 😅). Comunque sia, una volta che ci si è abituati non si riesce più a staccarsi dalle pagine. La Jemisin ha comunque un tipo di scrittura particolare, diverso dal solito e abbastanza complesso che richiede l'attenzione costante del lettore e l'ho apprezzato proprio perchè coinvolge a fondo. La trama l'ho trovata originale e diversa, i colpi di scena per me sono stati del tutto inaspettati, a un certo punto ho proprio smesso di cercare di fare previsioni perchè non ci azzeccavo mai. Ho apprezzato molto questo stile che mi ha completamente coinvolto, non volevo staccarmi dalle pagine.
Le protagoniste delle vicende sono tre donne in fasi diverse della vita: Damaya che è ancora una bambina che non controlla i suoi poteri e viene rifiutata dai genitori, Essun, madre di due figli che si ritrova a fare i conti con un profondo dolore e Syenite, orogena del Fulcro ligia ai suoi doveri. Tre figure diverse tra loro, ognuna con diversi tipi di sofferenza da affrontare. Mi sono chiesta più volte come fossero intrecciate tra loro queste figure che hanno in comune solo il fatto di essere orogene e quando l'ho capito sono rimasta di sasso. Si muovono su tre linee temporali diverse e la narrazione delle vicende di Syenite e Damaya è in terza persona, mentre quella di Essun è in seconda persona singolare, parla direttamente al lettore. In questo modo ho vissuto tutta la sua sofferenza, i suoi dubbi e paure ma anche la sua forza nel voler andare avanti. 




E' un romanzo pieno di messaggi e tematiche importanti e la prima che salta agli occhi è data proprio dal wordbuilding molto particolare, che fa riflettere sul tema importantissimo dei cambiamenti climatici. In questa terra che sembra il nostro pianeta in un futuro post-apocalittico la sopravvivenza della specie umana è davvero difficile. A causa di queste stagioni particolari innescate da eventi catastrofici, la popolazione si è ridotta moltissimo e la terra stessa ne è la causa. In questo mondo del tutto nuovo Padre Terra non è solo il pianeta su cui poggiamo i piedi, è un personaggio reale, arrabbiato per come l'umanità lo ha trattato e deciso a riprendersi ciò che è suo eliminando la razza umana. A cercare di contenerlo ci sono le figure degli orogeni, persone che possono controllare con le loro abilità gli spostamenti della terra e punti di calore sotto la superficie. Nonostante siano il motivo per cui le persone riescono ad avere una vita quasi normale (infatti riescono a tenere sotto controllo terremoti e tsunami), la gente li tratta da reietti. Praticare liberamente l'orogenia è contro la legge, bisogna prima essere addestrati al Fulcro, dove vengono costantemente controllati dai custodi. I custodi riescono a inibire i poteri degli orogeni ma di loro sappiamo ancora poco, spero che ci sia un approfondimento sui loro poteri nei prossimi libri. 
Le altre tematiche che spiccano sono soprattutto quelle che riguardano la crudeltà, il razzismo, la ghettizzazione e lo sfruttamento a cui sono sottoposti gli orogeni. I custodi li trattano in modo crudele, la popolazione li teme perchè rappresentano una minaccia e vengono discriminati. Per questo i bambini che si scopre essere orogeni vengono abbandonati dalle famiglie e portati al Fulcro dove staranno solo con quelli della loro "specie" e soprattutto dove le figure misteriose che lo dirigono potranno sfruttarli. Non si può lasciare il Fulcro se non accompagnati da un custode, o dietro ordine del Fulcro stesso per una qualche missione. In pratica gli orogeni sono prigionieri, la gabbia ha le sbarre dorate perchè all'interno si possono muovere liberamente, ma è pur sempre una gabbia dato che non possono lasciarla.  Un orogeno infatti non può contestare nessuna decisione che venga da questo misterioso Fulcro, tanto che decidono addirittura quando e con chi si possono accoppiare per garantire nuove generazioni di orogeni, praticamente la loro vita non gli appartiene veramente. La tematica dello sfruttamento è portata al massimo in un punto del libro che mi ha davvero lasciato sconvolta, non la riporto per evitare spoiler e per non rovinare l'effetto scioccante che l'autrice voleva scatenare, ma è stato veramente pesante.
L'autrice è riuscita a portare all'attenzione argomenti decisamente importanti, profondi e che danno modo di riflettere, per cui non è una lettura da prendere alla leggera. Non vedo l'ora di continuare questa trilogia per vedere come si svilupperà la storia e, anche se temo che non ci sarà un lieto fine, ne consiglio la lettura!
Voto ⭐⭐⭐⭐

4 commenti:

  1. Bellissima recensione, è vero questo libro è sorprendente, sotto tanti punti di vista, e tu li hai spiegato tutti ❤️

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  2. Grazie!! ❤ mi è anche piaciuto parlarne con te, anche tu hai apprezzato gli stessi punti e non vedo l'ora di leggere il secondo per parlarne insieme!!

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  3. Io lo sto leggendo adesso, come sai, e la tua recensione mi è servita per avere un sentore di cosa sta succedendo senza avere la faccia da wtf?

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    1. A me la faccia così è rimasta un po' anche sul finale, non vedo l'ora di leggere i seguiti!!

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