Titolo: Il santuario delle ombre
Titolo originale: Sanctuary of the Shadow
Autrice: Aurora Ascher
Editore: NeoN
Trama
Per gli umani, il circo di Salizar è un luogo di mistero e meraviglia. Per Harrow, è un luogo dove nascondersi da coloro che hanno massacrato il suo intero clan. Un rifugio dove può camuffare sia le sue capacità che la sua vera identità. Finché non arriva lui. Lui che non ricorda chi – o addirittura cosa – sia. Raith è una misteriosa creatura alata che ha perso la memoria, ha il corpo nero come la notte (o come il vuoto), e l’iride dei suoi occhi è un cerchio di fiamme. Sa solo di essere un mostro. Ma Harrow si sente immediatamente e inspiegabilmente attratta e attirata da lui, e sa che l’unico modo per tenerlo al sicuro è abbandonare il circo e fuggire con lui grazie all’aiuto di Malaikah, la sua migliore amica. Per ogni segreto svelato, un’ombra del passato di Harrow si dissipa – esponendola a un nemico che non si fermerebbe davanti a nulla per ottenere la sua vendetta su di lei. Ma Raith non è quello che sembra – ed è ora che tutti capiscano che neanche Harrow lo è.
Recensione
Ringrazio NeoN libri per la possibilità di lettura in anteprima.
Purtroppo questo è un libro che non mi ha convinto sotto moltissimi aspetti, per primo la mancata ambientazione. Ci era stato promesso un circo di creature spettacolari ma non si vede nulla di tutto questo, a parte i carrozzoni e qualche gabbia non abbiamo altro e questo è un peccato, mi aspettavo già un'ambientazione in stile Caraval ma a conti fatti manca completamente.
Altra grande pecca per me è il sistema magico, mancano del tutto spiegazioni e descrizioni, le cose sono lasciate sempre a metà e non si entra bene nell'ottica di questo mondo, i poteri sono legati agli elementi ma non si entra mai nello specifico. Per me è un peccato perché, anche se un po' banale e già visto, si poteva approfondire per rendere meglio la trama a generale. Trama che, ahimè, pecca di banalità a sua volta e presenta buchi e contraddizioni. Ad esempio viene detto più volte che Harrow è un Elementale, qualcosa di diverso dagli umani e che per questo può vivere molto molto a lungo. Dimostra 20 anni ma ne ha in realtà 60 e vive nel circo da quando ne ha dieci. Per tutto il tempo in cui ha vissuto lì si è spacciata per umana e...nessuno si è accorto che non invecchia. Come è possibile?
Inoltre tutto gira intorno all'instalove dei due protagonisti e tutto ruota in funzione di loro due che prima stanno insieme, poi no, poi è di importanza vitale e nell'interesse di tutto il mondo che stiano insieme. Il problema non è tanto la storia d'amore (per quanto risulti nonsense in molti punti), anche se non sono una fan del romance poteva anche starci, se ci fosse stato un contorno ben costruito, ma purtroppo manca. Infatti il libro è terribilmente statico, non succede mai nulla, non ci sono momenti di zione o tensione, dal momento in cui Harrow e Raith si vedono si capisce già la piega del libro e in effetti va proprio come ci si aspetta. Tutti gli eventi vengono solo descritti e i concetti ribaditi di continuo, è tutto un discorso continuo del personaggio A che dice una cosa al personaggio B, che la dice al C e si ricomincia. Purtroppo la struttura in sé risulta in questo modo ripetitiva e per nulla accattivante.
Nemmeno i personaggi mi hanno particolarmente colpito, Harrow non prende decisioni in modo autonomo ma si lascia guidare solo dal suo potere, l'Acqua, che prima le dice una cosa, poi cambia idea e poi ritorna sui suoi passi. Raith non ha memoria di sé all'inizio del libro e dovrà imparare a conoscersi e conoscere il mondo finché un sogno rivelatore non gli svelerà il suo passato. Il grande problema del libro è proprio questo, ci sono solo dei ex machina, i due protagonisti di loro non fanno nulla, vengono solo guidati dagli eventi senza prendere decisioni autonome e soprattutto senza conoscersi per poter giustificare certe scelte.
Insomma non è stata decisamente la mia Cup of tea, mi aspettavo qualcosa in più o per lo meno diverso.
Voto ⭐⭐/5