mercoledì 18 gennaio 2023

Recensione La lista degli ospiti

Titolo: La lista degli ospiti
Titolo originale: The guest list
Autrice: Lucy Foley
Traduzione: Raffaella Cesarini
Numero di pagine: 288
Editore: Fanucci





Trama

Su un'isola al largo della costa irlandese, tredici invitati si riuniscono per celebrare l'unione di due persone. Lo sposo è bello e affascinante, una stella nascente della televisione. La sposa è brillante e ambiziosa, editor di un magazine digitale di grande successo. È un matrimonio da favola e da vere star: l'abito firmato, la location remota, le bomboniere di lusso, il whisky di qualità. E anche se il segnale del cellulare va e viene, e il mare può essere agitato, ogni dettaglio è stato preso in considerazione ed eseguito con cura. Sembra tutto perfetto. Ma la perfezione appartiene ai buoni propositi e le persone sono fin troppo fallibili. Dopo che lo champagne è stato stappato e la festa ha avuto inizio, risentimenti e meschine gelosie iniziano a mescolarsi con i ricordi e gli auguri. Il testimone dello sposo dà il via a un gioco di bevute pensando ai giorni di scuola passati. La damigella d'onore rovina - non per caso - il suo vestito e il migliore amico della sposa fa un brindisi fin troppo premuroso... Poi la scoperta di un cadavere. E tutto cambia. Chi ha deciso di rovinare la vita a una coppia felice? E soprattutto, per quale motivo?


Recensione

La lista degli ospiti è il primo libro letto quest'anno e devo dire che è stata una lettura un po' grigia. Si presenta come un giallo alla Agatha Christie, in stile I dieci piccoli indiani, ma in realtà la parte gialla è decisamente lasciata da parte. L'autrice si concentra molto sulla psicologia dei personaggi e sul creare un'atmosfera che mette angoscia fin da subito, il motivo per cui i personaggi si riuniscono è un matrimonio, quindi un'occasione felice, ma in realtà lo è solo in apparenza perché le atmosfere molto cupe e gli animi dei personaggi lasciano intuire che ci sarà una tragedia o comunque che ci sarà qualcosa di disturbate. Devo dire che l'ambientazione e l'atmosfera sono ben riuscite, un'isola che si crede infestata dai fantasmi ospita una singola casa dove si svolgerà il matrimonio, una tempesta in arrivo, l'impossibilità di lasciare l'isola, la brughiera che è sempre pronta a risucchiare persone sprovvedute nelle sue sabbie mobili. Insomma la tensione è palpabile e gli animi degli invitati si accendono subito lasciandosi andare ad istinti troppo a lungo repressi, i segreti che i protagonisti celano e l'oscuro passato di ognuno di loro, gettano solo altra benzina sul fuoco. Conosciamo via via i protagonisti grazie all'alternanza dei pov perché ognuno ci svela il proprio passato un pezzo alla volta e hanno tutti delle ferite da risanare o qualcuno da incolpare per questo hanno tutti un movente e scopriamo che è successo qualcosa perché la narrazione si svolge su due linee temporali che alternano passato e presente. 
Ma un movente per cosa? Fino alle ultime pagine si capisce che c'è stata una tragedia ma non si capisce chi sia la vittima e chi l'omicida, si scoprirà tutto nei capitoli che hanno il loro punto di vista e questo mi ha lasciata un po' delusa. Ho apprezzato che non si intuisse chi fosse la vittima ma soprattutto che l'assassino fosse insospettabile dal momento che tutti avevano alibi e opportunità, ma allo stesso tempo ho sentito la mancanza dell'indagine e della ricerca tipica dei gialli. Lo definirei più un romanzo psicologico perché la ricostruzione degli animi e il sentimento di angoscia sono ben fatti, ma non è del tutto un giallo secondo me, dato che dopo l'omicidio non ci sarà nemmeno un'indagine. 
Insomma un libro che consiglierei per la sua atmosfera e per la costruzione psicologica dei personaggi, nonché per il senso di angoscia che riesce a trasmettere punto però lo sconsiglierei per la parte gialla se si sta cercando un thriller da leggere, per questo motivo la mia valutazione è un po' grigia non mi sento di bocciarlo del tutto ma nemmeno di promuoverlo a pieni voti, speriamo che le future letture gialle dell'anno regalino qualche gioia in più.

Voto ⭐⭐⭐/5

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