lunedì 28 novembre 2022

Review party La regina del Nord

Titolo: La regina del nord
Titolo originale: Margrete I
Autrice: Anne Lise Marstrand-Jørgensen
Traduzione: Clara Victoria LaCour
Numero di pagine: 608
Editore: Sonzogno




Trama

Danimarca, 1363. Margherita ha appena dieci anni quando viene data in sposa a re Håkon VI di Norvegia. Accompagnata e accudita da Kerstin, la sua enigmatica ancella, deve lasciarsi alle spalle la sua bellissima terra natale, l'amato padre, il re Valdemaro IV, e il dolore per la morte improvvisa del fratello Cristoforo. Un unico compito la attende: dare un erede al trono, così da consolidare l'alleanza tra i due regni. Ma quando, nel giro di pochi anni, perde sia il padre sia il marito, Margherita si ritrova da sola a difendere i diritti del suo piccolo Oluf, legittimo erede del grande Nord. Muovendosi in un mondo dove il potere è sempre stato prerogativa degli uomini, la regina lotta contro l'ostilità della corte, le dicerie, le sobillazioni e le continue minacce di guerra per affermare il suo disegno: i regni di Scandinavia devono unirsi sotto un unico sovrano, e quel sovrano dev'essere lei. In questo bestseller, che ha già ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, la scrittrice e poetessa Anne Lise Marstrand-Jørgensen ci restituisce il ritratto di una donna risoluta e vulnerabile insieme, divisa tra le proprie ambizioni e i giochi di potere, combattuta tra la fede e le antiche leggende pagane, tra il dovere della ragione e il misterioso richiamo della natura. Dotata di acume e tenacia, Margherita sfiderà le convenzioni e saprà piegare i pregiudizi a proprio favore, diventando una delle figure più visionarie e lungimiranti della sua epoca


Recensione 

Il romanzo storico è un genere che mi piace sempre molto ma che mi capita di leggere meno di frequente. Quando mi si è presentata l'occasione di leggere La regina del nord ho accettato perché ero interessata soprattutto all'argomento perché della storia dei paesi nordici conoscono veramente poco e volevo approfondire. A favore del libro c'è da dire che, innanzitutto, parla di una figura femminile e ci ricorda che la storia è fatta anche dalle donne, troppo spesso lasciate nell'ombra dai libri di testo. Purtroppo, essendo che non conosco bene la storia nordica, non saprei dire con certezza quali siano le parti storicamente esatte e quelle più inventate dall'autrice, tuttavia credo che questo sia anche un pregio del libro perché Jorgensen ha saputo incastrare così bene le parti di finzione insieme alle parti storicamente corrette. Ho apprezzato Margherita come personaggio perché è consapevole di sé stessa, del suo ruolo, delle sue capacità e del suo potere, però le sue decisioni diventano via via più difficili da comprendere man mano che si avanza con la storia. Anche i contesti storici sono ben costruito perché non vengono spiegati attraverso delle lunghe descrizioni, ma inseriti perfettamente all'interno dei dialoghi e della narrazione in modo da non risultare pesanti. Ho apprezzato anche come le credenze popolari, il cristianesimo e il paganesimo siano riusciti a confluire insieme in un miscuglio che funziona e che rispecchia come era veramente la vita sociale all'epoca. Mi ha ricordato moltissimo il libro Io sono la strega, dove le credenze popolari, i vecchi trucchetti insegnati dalle nonne e la magia spicciola per sopravvivere ogni giorno, fossero praticamente parte integrante della vita quotidiana. Per questo ho apprezzato la psicologia dei personaggi che accetta queste incongruenze che noi possiamo capire solamente a posteriori, ma che per l'epoca invece erano assolutamente la norma. La piccola pecca è spesso il paganesimo viene lasciato un po' da parte, quasi dimenticato e spunta fuori quando è necessario ai fini di trama.
Il libro è divisibile in due grosse sequenze che sono la l'infanzia di Margherita, dove vediamo lei da giovane, la sua vita a corte con tutte le sue difficoltà, ma anche la sua crescita interiore. E una parte dove ormai Margherita è adulta e ci si concentra soprattutto sulla politica, cosa che ho apprezzato perché mi ha dato modo di conoscere più approfonditamente alcuni aspetti della politica e della vita di corte del nord che non conoscevo. Il ritmo in questa seconda metà è molto rallentato per cui non è una lettura adatta a tutti, visto il genere è un romanzo che, ovviamente, si prende i suoi tempi. Infatti non ci saranno parti di grandi azione o di tensione crescente, si procede pian piano e insieme alla figura di Margherita che ci mostra insieme aspetti della sua vita privata e della vita politica e di corte. 
In conclusione è un libro che mi è piaciuto per la sua lentezza e per il suo stile, ovviamente non è una lettura che consiglierei a tutti ma solamente agli amanti del genere perché è una lettura corposa che richiede il suo tempo.

Voto ⭐⭐⭐,5/5



1 commento:

  1. I romanzi storici rischiano spesso di cadere nella lentezza, peccato che la seconda metà sia stata così pesante

    (Sono Fra, blogger fa gli scherzi i)

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