venerdì 11 novembre 2022

Recensione The Atlas six

Titolo: The Atlas Six
Titolo originale: The Atlas Six
Autrice: Olivie Blake
Traduttrice: Roberta Verde
Numero di pagine: 436
Editore: Sterling & Kupfer



Trama

Segreti. Tradimenti. Potere. Benvenuti nella Società Alessandrina. «Cos'altro se non la morte potrebbe conferire una tale vita alla conoscenza che proteggiamo?» Ogni dieci anni, ai sei maghi più talentuosi in circolazione viene offerta la possibilità di conquistarsi un posto nella Società Alessandrina, l'istituzione più segreta ed esclusiva del mondo, che garantirà loro potere e prestigio oltre ogni limite. In occasione della nuova iniziazione, il misterioso Atlas Blakely sceglie: Libby Rhodes e Nico de Varona, due fisicisti che controllano gli elementi e sono in competizione da tempo immemore; Reina Mori, una naturalista che comprende il linguaggio della vita stessa; Parisa Kamali, una telepatica per cui la mente non conosce segreti; Callum Nova, un empatico in grado di far fare agli altri qualunque cosa; e Tristan Caine, capace di smascherare qualsiasi illusione. Ciascuno dei prescelti dovrà dimostrare di meritare l'accesso alla Società e lottare con tutte le sue forze per ottenerlo, sebbene ciò significhi stringere alleanze con i nemici giurati e tradire gli amici più fidati. Perché, anche se i candidati straordinari sono sei, i posti nella Società sono solo cinque. E nessuno vuole essere eliminato.



Recensione 

É vero, ho letto questo libro mesi fa e ci ho messo una vita a scrivere questa recensione che sarà purtroppo confusionaria e piuttosto intricata. Cercherò di andare per punti partendo dall'ambientazione che ho trovato davvero cupa e immersiva, se ripenso al libro mi viene in mente solo il colore nero perché mi immagino così il posto dove hanno vissuto i protagonisti, circondato di nero ma pieno di una luce calda all'interno. Le biblioteche mi hanno sempre trasmesso calore e questa non è da meno, però la natura complessa dei protagonisti mi ha fatto immaginare anche tante parti oscure, per cui anche se il worldbuilding in sé non è che abbozzato, credo che sulla creazione delle atmosfere sia stato fatto un buon lavoro.
Il punto forte del libro sono di sicuro i personaggi, infatti più che sulla trama e sull'azione ci si concentra su di loro, sulla presa di coscienza di sé stessi e sulla loro crescita come persone e come persone con dei poteri. La Blake è riuscita a creare degli individui complessi e articolati, forse un po' troppo a volte, ognuno spinto dalle proprie motivazioni e dal proprio desiderio di crescita e affermazione, ma soprattutto dalla voglia (comprensibile) di restare in vita. Ebbene sì. Questo dovrebbe essere un colpo di scena ma in realtà fin dalle prime pagine del libro viene più volte ripetuto che uno dei protagonisti dovrà essere "eliminato" (cito testualmente) per permettere agli altri di avanzare. Allora io mi chiedo come fanno queste sei persone intelligenti e super potenti, scelte tra tutti gli abitanti della terra a non esserci arrivati? Questo è il vero mistero. Ma non fraintendetemi, questo è un punto a sfavore perché comunque il resto è molto valido, a me il libro è piaciuto, so che la critica è molto divisa su questo libro ma io l'ho letto in poco tempo facendo le ore piccole, ero proprio presa dalla prosa nonostante la mancanza di azione. Per cui passiamo allo stile della Blake, pagine e pagine di introspezione dei personaggi, diversi pov e diversi caratteri e poteri soprattutto, azione quasi inesistente. Mi è pesato? Assolutamente no. Io non so come ma la penna di questa autrice mi ha risucchiata, credo che riuscirebbe a rendere interessante anche la lista della spesa, le pagine sono scivolate via una dopo l'altra e ho davvero divorato questo libro. I lunghi spiegoni scientifici mi hanno catturata, ma ammetto che, ripensandoci a mente fredda e confrontandomi con Francesca La biblioteca di Zosma non sono del tutto esatti. Si capisce che molte cose sono state giustamente inventate per cercare di spiegare il complesso sistema magico inventato, ma a volte non quadrano del tutto. Del resto la Blake fa la scrittrice e non la scienziata, però a volte le tortuose spiegazioni sono davvero complesse e si coglie questa cosa. A tal proposito avrei voluto forse una spiegazione più ampia sul sistema magico, in questo mondo le persone con poteri vengono pagate fior fior di quattrini per svolgere molti lavori di prestigio e, anzi, ci sono vere e proprie corporazioni che assumo solo le persone più dotate per offrirgli posizioni elevate. Però i poteri sono molto vari e davvero complessi, forse qualche spiegazione in più sarebbe stata utile.
Veniamo a quella che per me è la grande nota dolente: il colpo di scena inesistente. Purtroppo a unə lettorə attentə non sfuggirà il GROSSO indizio che farà capire quale sarà il vero colpo di scena, per cui sono arrivata alla fine che non sono rimasta sorpresa, per quanto abbia apprezzato la spiegazione che c'è dietro.
In conclusione il libro è promosso o bocciato? Per quello che mi riguarda è promosso con voti molto molto buoni, ci sono delle imperfezioni, ci sono delle inesattezze, ci sono dei contro ma...mi è piaciuto, non lo nego. Per essere un libro nato come autopubblicazione credo sia davvero un'ottima partenza e un ottimo libro, per cui attendo il secondo con ansia.

Voto ⭐⭐⭐⭐/5

1 commento:

  1. Non vedo l'ora che tu legga Dio di Illusioni. Lì sì che ridiamo forte sulla prosa

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