mercoledì 17 novembre 2021

Review Party Addendum

Titolo: Addendum alla proposta di legge sul diritto all'autodeterminazione degli oggetti
Autrice: Sephira Riva
A cura di: Giulia Abbate ed Elena Di Fazio
Numero di pagine: 40
Editore: Delos Digital



Trama

Uno sgangherato laboratorio di ricerca nelle isole Svalbard. Una macchina per il controllo del clima che fa grandinare nei corridoi. Un trio di giovanǝ ricercatorǝ con un incarico impossibile: il reverse engineering di un manufatto extraterrestre, commissionato da alieni incorporei (anzi: alien* incorpore*, perché non conosciamo il loro sesso). Cos’è il reverse engineering? E che aspetto ha un alieno incorporeo? La geniale autrice esordiente Sephira Riva gioca con i topoi della fantascienza e con il linguaggio inclusivo, per raccontarci la storia più surreale mai apparsa su Futuro Presente.

Recensione

Ecco finalmente un racconto innovativo e moderno, chi se non Sephira Riva sarebbe statə in grado di creare un mix tra fantascienza e linguaggio inclusivo?? Un racconto breve ma divertente che parla di un gruppo di scienziatɜ, esauritɜ, un mondo che ha ormai accettato (o forse no) la presenza di alienɜ e alienɜ pretenziosɜ ma curiosɜ . Insomma con un linguaggio tecnico-scientifico molto accurato, Riva ci porta in un laboratorio di ricerca sperduto in mezzo alle isole Svalbard, dove scienzatɜ mezzɜ esauritɜ cercano di portare avanti ricerche senza molti sbocchi. Dovranno concentrarsi in particolare sul cercare di capire cos'è l'oggetto misterioso che è stato portato al loro laboratorio. Mi sono piaciuti moltissimo questi personaggɜ così diversɜ dal solito (e aggiungerei anche finalmente!) perché nelle loro diversità religiose e culturali non ci sono pregiudizi ma solo accettazione. Non aspettatevi i tipici scienziati da film con il camice bianco e la visione utopistica dell'universo, ma scienziatɜ disillusɜ, ognunə con la propria personalità e dose di sarcasmo. In poche pagine mi sembra di conoscerlɜ tuttɜ da sempre e mi unisco al coro nel dire che Paco è davvero insopportabile con il suo salvare bambini e cuccioli di gorilla orfani. 
Insomma non aspettatevi il solito racconto di fantascienza con la struttura standard di uomini bianchi e prestanti che sparano agli alieni e salvano l'universo, l'utilizzo del linguaggio inclusivo attraverso la schwa e gli asterischi porta una certa dose di novità e personalmente credo che la narrazione non ne risenta affatto. Anzi trattandosi di fantascienza, che da sempre ha creato scenari futuri, non vedo connubio più azzeccato di questo. Ho apprezzato molto il messaggio finale che si concentra sul concetto di conoscenza e accettazione in tutte le sue forme e ho apprezzato allo stesso modo il linguaggio inclusivo che dimostra che non è impossibile da usare come si pensa, l'ironia di Riva mi ha ricordato molto Gaiman e immergersi nell'atmosfera non sarà difficile. Si vede che l'autricə è una persona che scrive con cognizione di causa ed è ferratə sia sul piano linguistico che sul piano scientifico (anche se metà delle cose nominate ho dovuto cercarle su internet, lo ammetto), per cui se state cercando un racconto innovativo su più livelli, ve lo consiglio! L'unica pecca? È corto! Non sono ancora pronta ad abbandonare questo laboratorio dove nevica in mensa e grandina nei corridoi, riportatemi là!

Ringrazio moltissimo l'autricə e la casa editrice per la copia digitale omaggio e per aver organizzato l'evento.

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐/5



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