Titolo: Nessundove
Titolo originale: Neverwhere
Autore: Neil Gaiman
Traduzione: Elena villa
Traduzione di prologo/intervista/capitolo in più: Stefania Bertola
Numero di pagine: 447
Editore: Mondadori
Trama
Richard Mayhew è un giovane uomo d'affari londinese, una persona di buon cuore e dalla vita prevedibile che si districa quotidianamente tra i capricci dell'ambiziosa fidanzata Jessica e le pretese del suo capo. Ma tutto cambia quando, per strada, si imbatte in una ragazza ferita e decide di aiutarla portandola a casa con sé. Un atto di gentilezza, che lo catapulterà in un mondo fantasmagorico di cui mai avrebbe sognato l'esistenza. Perché sotto le affollate strade di Londra si cela una città parallela popolata di mostri e di santi, di assassini e di angeli, cavalieri in armatura e pallide fanciulle vestite di velluto: le persone che sono precipitate nelle fenditure del mondo. Ora Richard è uno di loro, e deve imparare a cavarsela in quell'universo di ombre e fantasmi che gli appare insieme stranamente familiare e assolutamente bizzarro. Un insolito destino lo attende laggiù...
Recensione
Bentornati sul blog lettori per questo evento organizzato dalla mia carissima Rossella di @twinstabook e da Mondadori Oscar Vault, che ringrazio.
Questa nuova edizione mi ha fatto tornare indietro nel tempo, innanzitutto ho rivissuto tutte le emozioni di quando lessi Nessundove per la prima volta, poi la penna (o meglio la matita) di Riddell mi ha fatto tornare in mezzo alla foresta di Boscofondo (Mondadori, please, ristampamelo). La cosa che non mi ha del tutto convinta é la traduzione perché la Mondadori ha riutilizzato la vecchia usata da Fanucci e in questo periodo non é più così accettabile. In particolare ci si riferisce ad Hunter come al "cacciatore" utilizzando il maschile, come nelle parti riferita all'angelo Islington, quando nell'originale Gaiman specifica che non é né un uomo né una donna. Si sarebbe potuta fare una piccola revisione e utilizzare un linguaggio più inclusivo che rispondesse di più alle esigenze di un pubblico moderno. E' vero che sono state inserite un paio di cose nuove, primo fra tutti i disegni, però si poteva curare meglio anche l'aspetto lessicale, resta comunque uno dei miei libri preferiti per il suo contenuto, lo stile e l'idea originale. I disegni che accompagnano la storia sono azzeccatissimi, come sappiamo Gaiman-Riddell é l'accoppiata vincente. Innanzitutto ritroviamo la raffinatezza del segno che si nota nell'intreccio usato per creare i chiaroscuri di ombre e luci, panneggi e pelo di animali. Sembrano sketch fatti velocemente ma in realtà sono precisi, chiari e particolareggiati. E poi i thumbnails molto chiari si incastrano alla perfezione tra una pagina e l'altra, spingendoti a cercarne di altri. La cosa che mi ha sempre colpito di Riddell è la sua attenzione ai particolari, sia per quanto riguarda i personaggi che gli oggetti, puoi guardare le immagini per ora e alla fine spunterà sempre qualcosa di nuovo che al primo colpo ci era sfuggito. Alcuni sketch sembrano incompiuti ma nel contesto del libro credo che siano azzeccatissimi e riescono a rendere bene l'idea dei personaggi loschi e dei luoghi oscuri di Londra Sotto.
Tornare tra le strade di Londra e Londra Sotto con Richard, il Marchese, Hunter e Porta, é stata un'esperienza bellissima, ma mi piace che siano stata inserite cose nuove rispetto alle vecchie edizioni. In particolare ho molto apprezzato l'intervista all'autore, si vede proprio che Gaiman é una persona che ama il suo lavoro e soprattutto ama immedesimarsi nelle sue storie, si vedono tutte le ricerche fatte per poter scrivere un libro e il tutto é condito con il suo humor inglese che adoro. Ma anche il capitolo in più sul Marchese de Carabas mi é piaciuto tanto, nel libro ci siamo abituati a vedere questo personaggio come infallibile e sicuro di sé, ma in questo capitolo a parte possiamo vedere la sua parte vulnerabile e la sua insicurezza dovute alla perdita del suo cappotto, possiamo conoscere meglio questo personaggio che mi ha affascinato molto durante la narrazione con i suoi segreti, gli assi nella manica e il suo farsi pagare in favori. Si vede che all'autore mancava molto Londra Sotto e dopo vent'anni é voluto ritornarci, ho notato che lo stile di scrittura é lievemente diverso ma é comprensibile visto il tempo trascorso. Per quello che riguarda il libro in sé é sempre magico tornare a Londra, Gaiman riesce con poche pennellate e frasi semplici, a trasportarti interamente dentro la storia. Mi sembrava di camminare per le strade di Londra Sopra e poi di Londra Sotto, nonostante non ci siano lunghe e noiose descrizioni, si riesce comunque a scivolare dentro le pagine. E lo stesso vale per i personaggi, si entra subito in empatia con loro e li si vede come compagni di viaggio, anche se le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Mr Group e mr Vandemar sono dei cattivi fantastici, presentati magistralmente e così gore che risultano favolosamente inquietanti. Adoro le punte noir e ironiche che Gaiman riesce a infilare in situazioni semplicissime, il suo stile é qualcosa che ho sempre amato moltissimo e che in tanti hanno cercato di riprodurre, riesce a descrivere situazioni anche tristi o drammatiche con una punta di ironia, in modo da lasciarti sospeso tra una lacrima e una risata con un mezzo sorriso sulla bocca.
Tutta la metafora di Londra Sotto é interessante poiché nulla é come sembra e Richard si ritroverà catapultato in un mondo alieno, ostile ma anche irresistibile. Questo mondo un po' steampunk e un po' vittoriano, nasconde tantissime insidie e nonostante il ritmo non sia incalzante ci sono molti colpi di scena e le sensazioni che trasmette sono molto vivide. Nonostante le insidie il messaggio di Gaiman é molto interessante, le persone che popolano questo mondo sotterraneo sono piccole tribù o viaggiatori solitari che hanno imparano a sfruttare come possono tutto ciò che la vita riserva loro. É la terra delle seconde possibilità, dove ciò che la superficie butta via può trovare nuova vita o uno scopo. Ed é molto bello vedere che ciò vale per gli oggetti ma anche per le persone. Londra Sotto lascia un po' spiazzati, é un Londra parallela dove ci finiscono tutte quelle persone dimenticate e indesiderate ma che hanno comunque un loro codice morale, delle regole e soprattutto che sanno apprezzare e usare tutto ciò che la vita può riservargli. É per questo che Richard ci si ritrova completamente spiazzato all'inizio, vorresti scrollarlo per dirgli di svegliarsi ma poi riesce a crescere pian piano nella storia vincendo così le sue paure fino ad arrivare alla consapevolezza di ciò che vuole nella vita. Richard rappresenta un po' l'uomo medio e tutti noi, vive la sua vita vuota in modo piatto, come fanno tutti perché é così che si fa, una volta finito in questo mondo strano e parallelo per colpa di Porta, fa di tutto per tornarci. Ma solo alla fine capisce che non é questo che lo farà vivere felice. Davvero aspettatevi di tutto da questo libro, quando crederete di aver capito come funziona Londra Sotto, Gaiman cambierà le carte in tavola e la storia prenderà tutta un'altra piega, davvero fantastico.
Voto: ⭐⭐⭐⭐,5/5
Ho adorato la formazione di Richard. L'ho sentita molto simile alla mia
RispondiEliminaPotrebbe essere un libro super, mi ricorda un po' quelli di Walter Moers dalla descrizione!
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