giovedì 22 ottobre 2020

Review party In fuga da Houdini


Titolo: In fuga da Houdini 
Titolo originale: Escaping from Houdini
Autrice: Kerri Maniscalco
Traduzione: Maira Dalai
Numero di pagine: 552
Lingua originale: Inglese
Editore: Mondadori





Trama

Audrey Rose Wadsworth e il suo assillante compagno, Thomas Cresswell, si imbarcano sulla lussuosa RMS Etruria, diretti alla loro prossima meta, l’America. La settimana di spettacoli circensi che allieterà la traversata – compresa l’esibizione di un giovane e promettente artista della fuga – sembra la distrazione ideale prima del tetro incarico che li attende oltreoceano. Ma presto il viaggio si trasforma in un festival degli orrori quando, una dopo l’altra, giovani donne vengono trovate morte.Per Audrey Rose, il Circo al chiaro di luna – con i suoi numeri inquietanti e i personaggi grotteschi – si trasforma in un incubo e la fa tornare alla sua ossessiva ricerca di risposte. Gli indizi sull’identità di una delle vittime sembrano condurre a qualcuno a cui Audrey Rose vuole molto bene: riuscirà la ragazza a fermare il misterioso assassino prima del suo terrificante gran finale?




Recensione

Ci troviamo nel terzo capitolo delle vicende di Audrey Rose e già dalle prime pagine sono stata presa da qualche dubbio. Siccome è un mistery ambientato a fine '800-inizi '900, l'accuratezza storica dovrebbe essere rispettata. Capisco qualche cambio di data che può servire ai fini di trama, ma quando leggo di un viaggio in carrozza da Bucarest a Liverpool in due giorni appena e di un viaggio in transatlantico di circa 7 giorni, ecco per me l'accuratezza storica va un po' a farsi friggere. Sono piccole cose è vero, ma per me avrebbero aiutato a inquadrare il libro in un contesto più preciso.
L'ambientazione navale è già stata usata nella letteratura gialla perchè a bordo accade sempre sempre qualcosa, tuttavia ho apprezzato le descrizioni degli spettacoli circensi perchè il circo d'epoca mi ha sempre affascinato molto e introdurre la figura di Houdini ha dato un tocco "magico" alle vicende. Alcuni spettacoli credo che fossero un po' improbabili da svolgere sopra a un palco su una nave, perché avrebbero richiesto troppo spazio e attrezzature, tuttavia sono piccolezze su cui si può anche sorvolare. Il titolo si concentra sulla figura di Houdini che però verrà trattato in modo più marginale poichè non è su di lui che si concentrano le vicende.
Ritroviamo i nostri protagonisti dei libri precedenti, tuttavia non ho apprezzato fino in fondo né uno né l'altro. Thomas sembrava promettente nelle scorse vicende, tuttavia in questo libro quasi non ha spazio perché viene soppiantato da un altro personaggio che si rivelerà essere l'altro angolo di un triangolo pieno di cliché. Thomas infatti diventa un po' il fantasma di sé stesso, non passa quasi tempo con Audrey Rose e compare solo quando c'è bisogno di interpellarlo per le indagini. Anche i capitoli bonus alla fine del libro ci regalano un'immagine poco lusinghiera di Thomas che si consuma nella gelosia, inoltre i toni molto harmony di queste pagine non mi ha catturato. Mefistofele al contrario diventa il compagno di avventure della protagonista che si lascia andare come non ha mai fatto con Thomas. Insomma, il tipico triangolo da young adult che per me non è stato gestito al meglio poiché il dilemma interiore di Audrey Rose mi sembra poco credibile. Se con Thomas ha paura anche di entrare a braccetto in una sala con altre persone, con Mefistofele si lascia andare completamente. Non disdegna incontri notturni da sola con lui in cabina o altrove, si aggira con lui per la nave, si ubriaca e balla nonostante sappia che lui la sta sempre e comunque manipolando per i suoi scopi (anche se ammetto di non aver capito a fondo quali siano). Insomma la psicologia di Audrey Rose cambia troppo in base al personaggio con cui si trova e questo la rende ancora meno credibile. La parte romance prevarica di molto quella delle indagini e questo fa si che la storia scorra quasi su due rette parallele. Anche se Mefistofele è ritenuto il primo sospettato, la cosa non turba mai nel profondo Audrey Rose, troppo presa dal sognare la libertà che il circo potrebbe rappresentare.

In questo terzo capitolo lo stile migliora perché non ci sono tutte le ripetizioni che ho riscontrato negli altri e la storia è più fluida anche se non priva di alcune scene lievemente senza di senso. Ad esempio Audrey Rose che per allontanare la cugina dalla vergogna di aver preso parte al circo, prende il suo posto per lo spettacolo finale..a ancora una volta coerenza e Audrey Rose viaggiano su due piani opposti. Inoltre i nostri protagonisti non scoprono nulla che possa condurli alla vera identità dell'assassino, fino alle ultime scene non capiscono quale sia l'artista del circo responsabile di una scia consistente di omicidi. Solamente quando l'assassino si palesa cercando di ucciderli, capiscono chi sia...non proprio due brillanti detective insomma. Anche qua come nei libri precedenti è l'assassino che con un lungo discorso spiega loro il movente e confessa, quindi non capisco come si sviluppi la parte mistery. Insomma Audrey Rose e Thomas cercano indizi, ricreano le scene per capire come si sono svolti alcuni omicidi, ma le loro azioni si fermano a questo, non c'è mai la rivelazione o l'indizio chiave che fa capire loro chi sia l'assassino, è sempre l'omicida che alla fine si palesa. Credo che dovrebbero entrambi decidere se vogliono fare i medici legali o i detective perchè questa via di mezzo non porta a conclusioni concrete.

Insomma anche questo libro finisce nella categoria dei "forse" per me perchè la parte mistery viene quasi completamente messa da parte. È vero che ci sono molti omicidi ma le indagini sono troppo staccate perché si è dato molto più spazio alla parte romance e alla descrizione degli spettacoli circensi. Da un lato ho apprezzato la parte sugli spettacoli perché mi interessava, ma dall'altro mi rendo conto che ha rallentato la narrazione. Una piccola cosa che ho apprezzato è come l'autrice abbia inserito il piccolo indizio che ci porterà al libro successivo, questa volta fino alle ultimissime pagine non si capirà che si tratta dell'aggancio al quarto libro e in questo modo ci regala un piccolo colpo di scena.

Voto: ⭐⭐,5/5

6 commenti:

  1. Forse con un migliore editing questa serie sarebbe stata migliore. Per me resta un NO

    RispondiElimina
  2. Caspiterina!! Che voto basso!! Se c'è una cosa che non sopporto sono i clichè, e soprattutto i triangoli amorosi inutili che non portano sviluppo alla storia. A sto punto visto che l'ho preso, leggo il prima e poi tanti saluti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh purtroppo più vado avanti e meno mi convince questa saga, soprattutto perché riflettendoci Audrey Rose e Thomas si innamorano e decidono di convolare a nozze nell'arco di qualche mese...quantomeno precipitoso XD

      Elimina
  3. È inutile, credo proprio che non inizierò mai questa saga, anche se adoro leggere queste recensioni!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le recensioni servono proprio a questo, almeno ti fai un'idea se è una cosa che fa per te o no ^.^

      Elimina