martedì 7 gennaio 2025

Quel che nasconde il fiume






Titolo: Quel che nasconde il fiume
Titolo originale: Secret of the Nile
Autrice: Isabel Ibanez
Traduzione: Maurizio Bartocci
Editore: Mondadori



Trama

Inez Olivera, una giovane di origine argentino-boliviana appartenente alla raffinata e vivace alta società della Buenos Aires di fine Ottocento, ha tutto ciò che una ragazza della sua età potrebbe volere, tranne quello che desidera di più al mondo: poter seguire i genitori, appassionati di Antico Egitto, nelle loro avventure nella terra di Cleopatra. Subito dopo aver ricevuto una lettera che annuncia la loro scomparsa, decisa a trovare una risposta all'accaduto, Inez si imbarca alla volta di Alessandria, portando con sé i suoi taccuini da disegno e l'anello magico che il padre le aveva inviato poco prima di sparire nel nulla. Giunta a destinazione, però, trova ad attenderla Whit Hayes, un giovane dal sorriso affascinante che si presenta come il segretario dello zio Ricardo, diventato tutore di Inez dopo la scomparsa dei suoi genitori e come loro appassionato di Egitto. Whit tenta invano di convincerla a fare ritorno a casa e, fallita la missione, si vede costretto a seguirla, per evitare che si cacci nei guai. Il desiderio di Inez di andare a fondo nella sua ricerca di risposte, infatti, la condurrà ad affrontare un'avventura senza precedenti, tra dune, piramidi e tesori nascosti, durante la quale scoprirà che i fatti non sono andati proprio come glieli hanno raccontati e che lei stessa rischia di diventare la pedina di un gioco pericoloso e soprattutto molto più grande di lei.

Recensione 

Questa per me è stata una lettura particolare perché è arrivata in un momento in cui ero quasi in blocco e mi ha aiutato a uscirne, pur con i suoi pregi e difetti. 
Pregi perché comunque è stata una lettura scorrevole e per certi versi leggera, ho sempre adorato il mistero e il fascino dell'Egitto e speravo di ritrovare delle vibes in stile La Mummia. Purtroppo, però, questo si è avverato solo in parte. Infatti il libro di per sé ha un andamento molto particolare, l'introduzione è lunghissima e per 3/4 di libro non accade quasi nulla, Inez arriva in Egitto e cerca in tutti i modi di convincere suo zio a portarla con sé agli scavi e tutto questo occupa tantissimo spazio. Le vicende si svolgono al Cairo ma sarebbe potuta essere qualsiasi altra città perché abbiamo qualche descrizione ma mi mancava l'atmosfera di contesto. La parte dedicata agli scavi è invece più tralasciata, frettolosa e avrei voluto vedere molto di più, tutto succede in modo sbrigativo e questo si ripercuote anche sul sistema magico.
Parlo di sistema magico ma in realtà sarebbe quasi più corretto parlare di realismo magico dato che la magia è una parte assodata di questo mondo e non viene nemmeno descritta con i particolari che avrei voluto.. Spero che ci sia maggiore approfondimento su come funziona questo passaggio di potere generazionale perché potrebbe essere interessante ma non l'ho capito a fondo in questo primo libro. Infatti la magia utilizzata da Inez è piuttosto blanda e compare solo al bisogno, avrei voluto vedere più parti della vita di Cleopatra che ci aiutassero a capire meglio il contesto, ma come dicevo prima il tutto è veramente frettoloso. 
Un altro grande difetto per me è il fatto che si voglia costantemente tenere all'oscuro la nostra protagonista che inevitabilmente fa dei casini assurdi e per questo ne risente la gente intorno a lei. Sarebbe bastato semplicemente renderla partecipe della verità fin dall'inizio invece viene trattata come una bambina e poi ci si sorprende che si crei un putiferio.
E qui arriviamo alla nota più dolente per me, ossia la love story che doveva essere una specie di grumpy ti sunshine (nella trama riportato come rivals-to-lovers ma personalmente non lo trovo corretto), ma che manca del mordente necessario anche se Whit di per sé mi é piaciuto come personaggio. Si capisce che cela dei segreti anche se quello che lui dichiara il suo grande segreto non mi ha colpito così tanto, ma mi aspetto un notevole colpo di scena nel secondo volume. Quello che proprio non mi è piaciuto è come la loro relazione passi da 0 a 100 in modo quasi inspiegabile perché più ci ripenso e più non ci sono momenti in cui loro hanno instaurato chissà che rapporto profondo, i loro stessi dialoghi non sono del tutto sensati e questo è un vero peccato perché è vero che sono un cliché vivente ma forse potevano rendere di più. 
In sostanza credo che questo libro avesse tanto potenziale che non è stato sfruttato appieno, in parte per la lentezza, in parte per la costruzione della storia in generale. Confido che il secondo volume ci regali qualche cosa in più perché, in realtà, tutte le vicende di qui sono veramente piatte e colpi di scena abbastanza telefonati. Si riprende solo sul finale dove c'è la parte più adrenalinica, che sarebbe stato meglio allungare o comunque spalmare su tutto il libro. Avrei di sicuro voluto più Egitto antico, più storia e più contesto, nonché un sistema magico più approfondito ma in sé non l'ho trovata una brutta lettura e, anzi, mi sono trovata a finirlo in pochi giorni. Forse era in parte dovuto al fatto che era un libro leggero e che stavo cercando qualcosa del genere, fatto sta che non mi sento di bocciarlo completamente, vedremo se il secondo saprà darci qualcosa di più.

Voto⭐⭐⭐/5