venerdì 28 giugno 2024

A study in drowning




Titolo: A study in drowning.a storia sommersa
Titolo originale: A study in drowning 
Autrice: Ava Reid
Editore: Il castoro




Trama

Effy Sayre ha sempre creduto nelle fiabe. Non ha avuto scelta. Fin da bambina, è perseguitata da misteriose visioni del Re delle Fate. Ha trovato conforto solo tra le pagine di Angharad, il romanzo del compianto Emrys Myrddin, che racconta di una giovane che si innamora del Re delle Fate, arrivando però a distruggerlo. Effy, pur amando più di ogni cosa la letteratura, è costretta a frequentare la facoltà di Architettura, perché alle donne di Llyr non è permesso studiare Lettere. Il libro è tutto ciò che la tiene a galla durante i suoi studi alla prestigiosa facoltà di architettura dell’Università del Llyr. Così, quando la famiglia Myrddin indice un bando per ristrutturare la magione dell’autore, Effy è sicura che questo sia il suo destino. Ma Villa Hiraeth è un’impresa impossibile: una casa ammuffita e decrepita sul punto di sgretolarsi nel mare affamato. E quando Effy vi arriva, scopre di non essere sola. Preston Héloury, un giovane e tedioso studioso di letteratura, è determinato a dimostrare che l’autore preferito del Llyr era un truffatore. Mentre i due studenti investigano sull’eredità di Myrddin, mettendo insieme i pezzi attraverso lettere, libri e diari, scoprono che le fondamenta della casa non sono l’unica cosa di cui non ci si può fidare. Forze oscure, sia mortali sia magiche, cospirano contro la ricerca della verità e l’amore che sta nascendo tra i due. Il segreto che vogliono portare alla luce potrebbe cambiare per sempre le sorti dell’intera Llyr…



Recensione

Buongiorno car³ lettor³, è da tempo che ho concluso questa lettura ma rimandavo sempre la recensione perché, come al solito, non mi sembra di avere le parole giuste 🥲
Partiamo con il dire che le classificazioni di questo libro sono tutte sbagliate, non è una fantastorico, non è un romantasy, non è uno spicy, non è un fantasy in senso stretto. Ok la parte fantasy c'è, ma per me si è quasi trattato di un realismo magico, forse più vicino a un horror/dark mescolato a fiabe e folklore. Il mondo in cui è ambientato è inventato, d'accordo, ma ci sono molte parti che per me si avvicinano più alle leggende che al fantasy. Ovviamente rientra nella categoria ma non aspettatevi cose eclatanti, con questo non voglio assolutamente dire che non mi è piaciuto, anzi, le vibes che mi ha dato sono quelle di Crimson Peak, e la cosa per me è assolutamente un punto positivo, anzi la parte fantasy si dimostra una metafora di tutto ciò che accade a Effy e al suo passato e attraverso esso ha la sua occasione di riscatto. 
Come dicevo la parte fantasy è più che altro un modo per parlare di dolore, di traumi da superare, di forza interiore e sì, c'è una parte romance molto dolce e delicata che servirà ad Effy, la nostra protagonista, a uscire dalla costante modalità "sopravvivenza" in cui vive. Leggere questo libro è stato straziante in molti punti, Effy ha subito degli abusi, abusi di cui non parla e di cui non può parlare con nessuno perché è una ragazza giovane, bella e alla fin fine nessuno le crederebbe. Suona macabramente come una cosa già sentita? Sì. Perché lo è. In questo mondo che non la fa sentire più sicura da nessuna parte, Effy si rifugia nel romanzo che le ha fatto superare i suoi momenti bui, un romanzo che parla di una donna innamorata del Re delle Fate che alla fine uccide, perché quella che nasce come una storia d'amore diventa una storia di tormenti. In questo contesto cupo e soffocante Effy conosce Preston, un ragazzo dolce e normale e non è il solito maschio alfa con un problema di testosterone troppo alto che si vede sempre. È uno studioso, vuole trovare la verità assoluta che si nasconde dietro l'identità di uno dei più amati scrittori dei suoi tempi. Lui ed Effy svolgeranno le indagini e questo li avvicinerà e li porterà a scoprire molto di più. Qua entra in gioco la parte più fantasy della storia, Effy vede da sempre delle cose, cose che la spaventano e che le fanno credere per tutta la vita di essere pazza e in difetto, perché nessuno le crede mai quando ne parla. Il parallelismo tra il suo trauma e la parte fantasy è evidente, nessuno le crede fin da quando è bambina perché le cose che vede le vede solo lei e quindi come può pensare che parlando degli abusi che ha subito qualcuno le creda?
Non aspettatevi un libro al cardiopalma, è una lettura che si prende il suo tempo e i suoi ritmi ma è giusto così, la lettura è bellissima, decadente, straziante e cupa, ma regala momenti di gioia dorata e si legge davvero benissimo. L'ambientazione inventata mi ha comunque ricordato l'Irlanda o la Scozia, anche i riferimenti al Re delle Fate si ricollegano a un folklore che conosciamo, ma presentano comunque elementi originali, così come l'universo in cui è ambientato. Le piccole pecche? Ci sono, ma sono davvero piccole. Per come sono io avrei voluto più approfondimento sul sistema magico o comunque sull'universo in cui è ambientato, le altre sono, ahimè, di natura grammaticale ed estetica. Ci sono molti refusi ed errori tra le pagine e per quanto l'edizione sia davvero bella, è anche molto fragile e si rovina semplicemente leggendolo. 
Come dicevo sono piccolezze alla fin fine, la storia è quella che cattura e coinvolge di più. 

Voto ⭐⭐⭐⭐,5/5

domenica 23 giugno 2024

Dovevo ucciderti

 


Titolo: Dovevo ucciderti
Autore: Andrea Impronta
Editore: Incipit 23



Trama 

Quando una mattina di giugno il cadavere di Sandro Fusco viene ritrovato sulla riva dell’Arno tutta Firenze ne è scossa. Sua moglie Sara, scappata da Napoli e dalle sue violenze, sta cercando di rifarsi una vita in città con l’aiuto di Federica Stocchi, donna magnetica e carismatica. Ma Federica nasconde un passato oscuro e un presente costellato di manipolazioni, amanti segreti e promesse infrante.
Il Commissario Marco Manfredi è incaricato di indagare sull’omicidio, ma rischia di restare intrappolato lui stesso nella tela di intrighi tessuta da Federica: dovrà navigare tra tradimenti, gelosie e debiti per poter arrivare alla soluzione del caso. Tutti i personaggi coinvolti infatti sembrano celare un proprio segreto, torbido come le acque in cui è stato rinvenuto il corpo. Chi aveva un movente abbastanza forte da uccidere? 
Le indagini si spostano tra Firenze e Napoli, mentre il cerchio si stringe e i sospetti aumentano. Ma in questa vicenda carica di tensione e mistero, ogni risposta sembra portare a nuove domande. Riuscirà il Commissario Manfredi ad arrivare alla sorprendente verità che lo attende?


Recensione

Eccoci tornat³ qua lettor³, dopo un piccolo periodo di pausa si ricominciano le recensioni con un titolo tutto italiano. Dovevo ucciderti è un libro abbastanza breve e che scorre velocemente, il ritmo non rallenta mai anche se non è una lettura da cardiopalma, anzi, tutto il contrario. Le vicende ruotano intorno a un omicidio, ma non sarà lui il vero protagonista della storia perché sarà solo il pretesto per sondare l'animo e le vite delle persone coinvolte. A una parte di indagine poliziesca si alterna così un'indagine sulle relazioni umane, su quanto possono essere contorte e intricate, su quanto possono farci male e anche su quanto alcune persone possono muoversi in quella zona grigia tra il "bene" e il "male".

È questo il caso di Federica, una personaggia che non mi è piaciuta per via del suo carattere e del suo modo di fare, il gesto che compie non è del tutto ingiustificato ma per come sono fatta io l'ho trovata una persona molto negativa. Sara è la sua controparte buona e un po' ingenua, mi è sinceramente dispiaciuto per lei, alla fine ottiene in parte la sua vendetta, ma avrei voluto che ne uscisse del tutto vittoriosa perché dopo la relazione tossica con Sandro ricade in un'altra relazione tossica con Federica. Credo sia comunque costruita molto bene, perché riflette la reale situazione di molte persone.
Intorno a loro due si muovono altri personaggi, ciascuno coi propri demoni e segreti e Impronta riesce a mostrarci le loro le varie sfaccettature in poche pagine. Tutti hanno le proprie debolezze e in questo libro le persone si muovono animate dai propri istinti e dai pensieri spesso negativi, per questo motivo ci saranno attimi di dubbio in cui si sospetta di tutti. Nonostante io non legga molta narrativa, ho trovato il focus sui personaggi molto ben costruito perché anche di chi ha un ruolo più marginale ci viene mostrato il suo passato e ciò che lo ha condotto a quel momento. Inoltre ci vengono mostrati i loro tormenti e i pensieri e questo contribuisce ad accrescere il mistero ma anche a capire meglio le azioni che compiono. Un personaggio che si muove bene tra luci e ombre è, però, Marco, il commissario di polizia a cui vengono affidate le indagini, nonostante qualche scivolone è un uomo che riesce a rimanere in carreggiata e alla fine porta a termine l'indagine regalando anche una vittoria inaspettata al colpevole. Non posso dirvi di più perché svelerei chi si cela dietro l'omicidio, ma posso dire che lui è stato il mio personaggio preferito, molto umano sotto più punti di vista.

Insomma Dovevo ucciderti è un romanzo breve e di impatto che si può prendere come un giallo, ma che secondo me è molto di più per il suo focus sui personaggi e sulle parti più negative che una relazione può scatenare.

Voto ⭐⭐⭐⭐/5