giovedì 9 febbraio 2023

Recensione Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno

Titolo: Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno
Titolo originale: Everyone in my family has killed someone
Autore: Benjamin Stevenson
Traduzione: Elena Cantoni
Numero di pagine: 381
Editore: Feltrinelli





Trama 

A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c’entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato. Perché i Cunningham non sono una famiglia come le altre. C’è solo una cosa che li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno.
Ora hanno deciso di ritrovarsi per un’occasione speciale: trascorreranno un fine settimana in un resort di montagna per festeggiare l’uscita di prigione di Michael. Ma i Cunningham non sono tipi da stare in pantofole davanti al caminetto.
Il giorno dell’arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo. Ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo. Mentre una bufera si abbatte sul resort isolandolo e la polizia brancola nel buio, spetterà a Ern capire se il colpevole è uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi tutti.

Giocando con il Decalogo del giallo perfetto scritto da Ronald Knox nel 1929, Benjamin Stevenson rivisita i classici à la Conan Doyle e Agatha Christie con un twist: l’ironia di Cena con delitto (“Knives Out”). E costruisce un giallo teso e fulminante, che trascina il lettore in un intrigo micidiale.




Recensione 

Questo libro è stata fra le letture migliori di gennaio, avevo proprio bisogno di un giallo vecchio stile che avesse però qualcosa di fresco ed è stato proprio così. Prendiamo un giallo alla Agatha Christie e aggiungiamo molta ironia, un tocco di modernitàuna trama ingarbugliata, intrighi familiari, ovviamente dei soldi (perché i soldi c'entrano sempre), e un protagonista che sfonda la quarta parete e si rivolge direttamente al lettore, abbiamo un mix perfetto per una lettura che ha saputo intrattenermi senza risultare pesante. Con questo non voglio dire ovviamente che sia una lettura leggera perché alcune scene sono un po' cruente, però credo che sia un giallo alla portata di tutti perché come struttura ricorda veramente i galli di Agatha Christie. Infatti abbiamo addirittura la scena rivelatrice di tutta la situazione che si svolge in biblioteca insieme a tutti i presenti e gli indizi nelle pagine sono davvero tantissimi. Non sempre è facile coglierli perché sembreranno sciocchezze ma alla fine serviranno per svelare il mistero finale. L'autore stesso, e di conseguenza il nostro narratore, ci spiega inoltre che è presente un grosso buco di trama ed è divertente vedere che effettivamente c'è, ma comunque il libro fila e la risoluzione del caso è credibile. È difficile andare con ordine parlandovi di questo libro perché c'è un continuo salto temporale fra il presente e il passato all'interno delle pagine e quindi fare una recensione coesa e è più complesso, ma questo non va a discapito del libro perché credo, anzi,  che i flashback e i momenti del passato siano inseriti molto bene al momento giusto e dopo aver creato la corretta suspance per poterli poi introdurre. È anche difficile parlarvi di questo libro senza fare spoiler perché essendo un giallo ovviamente alcune cose devono essere taciute, ma è stato interessante vedere come l'autore sia riuscito a ricostruire una vicenda complessa che ricorda Cena con delitto e allo stesso tempo che offrisse una risoluzione abbastanza facile e quasi un cliché. Infatti essendo una lettrice di gialli vecchio stile, non posso dire che avessi capito dall'inizio come si sarebbe svolta la trama però ho colto alcuni particolari che non non mi hanno fatto sussultare nel momento delle rivelazioni. Avevo dei sospetti su un personaggio che si sono poi confermati, ma veramente non avrei mai potuto immaginare tutto quello che c'è stato dietro, tutta la spiegazione fornita dall'autore e per questo devo dire che sono comunque rimasta piacevolmente sorpresa da tutta la vicenda e dalla ricostruzione dei fatti. Dico solo che se leggerete questo libro dovrete fare veramente attenzione a tutti i minimi particolari che ci vengono forniti perché non sembrerà ma serviranno e anzi vi dico già che in alcuni punti il nostro protagonista ci avvisa che ci sono degli indizi, i trigger warning all’inizio del libro sono veramente divertenti perché ci dicono addirittura le pagine in cui avverrà un omicidio o in cui si parlerà di un omicidio importante e lo fa con ironia e un realismo salace che comunque fa sorride. L'introduzione è la parte che più mi ha fatto ridere perché Ernie ci presenta la sua famiglia e tutto quello di cui lui ci avvisa poi succederà, persino il buco di trama è reale e siamo avvisati della sua esistenza, ma ribadisco che ho trovato la trama comunque divertente e ben costruita. Insomma abbiamo un hotel isolato in mezzo a una tempesta di neve, una famiglia disfunzionale piena di segreti e piena di rancori, una famiglia in cui tutti hanno ucciso almeno una persona (decisamente non la famiglia tradizionale della Mulino Bianco), aggiungiamoci poi delle morti misteriose, un passato oscuro, un protagonista ironico e autocritico reale e divertente e abbiamo il mix per il giallo perfetto. Nonostante ci siano veramente tanti riferimenti ai Galli alla Agatha Christie, a Cena con delitto e ha tantissimi altri libri della letteratura, ho trovato questo libro una ventata di aria fresca in questo panorama perché davvero ho apprezzato in modo originale in cui il protagonista si approccia al lettore lo sfondare la quarta parete è stato un tocco di genio perché spesso il protagonista si ritrova a fare il punto della situazione insieme al lettore in modo che tutto non risulti pesante o che non ci siano digressioni troppo lunghe e complesse all'interno del libro. Ammetto che è stato un po' più difficile, a volte, seguire gli sbalzi fra presente e passato della storia però credo che siano stati comunque inseriti nel momento giusto. Insomma una lettura che per me è promossa a pieni voti per questi motivi e davvero mi ha fatto entusiasmare perché nonostante io avessi capito alcune cose che vengono svelate solo nel finale, è stata una sorpresa continua. Bello, un giallo diverso dal solito ma allo stesso tempo intrigante. Per risolvere il mistero bisogna scavare nel passato, prestare attenzione ai tantissimi indizi e alla fine quando si metteranno insieme i pezzi sentirete il cervello esplodere per la precisione e l'arguzia dell' autore. 

Voto ⭐⭐⭐⭐,5/5

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