domenica 20 novembre 2022

Review party Truel1f3

Titolo: Truel1f3
Titolo originale: Truel1f3 
Autore:Jay Kristoff
Traduzione: Gabriele Giorgi
Numero di pagine: 444
Editore: Mondadori


Trama

Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l'una sull'altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c'è tempo per i rimpianti: l'intero Yousay è sull'orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l'esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti. E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall'obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c'è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve. Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa



Recensione

Eccoci al capitolo finale di questa trilogia partita in modo promettente ma che via via è andata scemando. Purtroppo ho trovato questo libro più fiacco degli altri perché sotto molti aspetti è una copia del secondo ma più diluita. Innanzitutto i nostri eroi si sono tutti ritrovati ma ora la priorità è trovare Lemon e impedire un'ulteriore guerra, quindi di nuovo si dividono tutti, ognuno con il proprio compito da seguire. Per cui come nel secondo ci sono vari tira e molla, i personaggi si muovo, compiono le loro missioni e poi tornano alla base. Il problema è che se nel primo libro i viaggi richiedevano qualche tempo, in questo terzo volume le distanze si sono magicamente accorciate e in pochissimo ci si sposta attraverso quelli che sarebbero gli stati uniti. Per questo sembra che gli spostamenti siano stati fatti per allungare la storia e senza un vero scopo perché nonostante la brevità dei viaggi, le pagine si dilungano senza avvenimenti importanti. 
La storyline di Lemon è quella che guida la prima parte del libro, dopo essere stata catturata dalla Biomaas deve essere salvata, però l'ho trovata fiacca e il suo salvataggio improbabile. Kristoff aveva moltissimi elementi da poter utilizzare, anche innovativi perché con una società che funziona in modo particolare come la Biomass, poteva veramente giocare su tantissime cose e dilungarsi magari un pochettino di più su queste per rendere il libro più interessante o almeno più costruito a livello di background e di ambientazione. Purtroppo tutto questo non c'è, quindi la storyline di lemon resta molto superficiale e ripetitiva e non è piena di quel pathos che mi sarei aspettata. Inoltre le tematiche riguardanti Lemon, come le violazioni del proprio corpo e le operazioni compiute senza consenso, non vengono analizzate come avrei voluto, la psicologia di Lemon resta, infatti, sempre un po' troppo superficiale perché Kristoff non ci si dilunga. Ho trovato la storyline di Eve sempre più confusionaria e senza senso perché è sempre mossa da sentimenti che non capisco e credo che non li capisca nemmeno lei dato che fa una cosa per contraddirsi subito dopo. Anche lei purtroppo l'ho trovata superficiale, i suoi dilemmi interiori sono appena accennati e quindi non capisco le sue azioni.
Nella seconda metà del libro, dopo aver salvato Lemon, bisogna evitare una guerra e a farlo è questo gruppo di ragazzini, praticamente un gruppetto esiguo contro quelli che erano gli Stati Uniti, per cui capirete l'impostabilità della cosa. Si arriva, tra l'altro, a una guerra vera e propria, con armi molto più avanzate rispetto a quelle che possiede il gruppo di protagonisti e quindi la cosa diventa sempre più improbabile. Combattimenti a mani nude contro schiere di esseri geneticamente modificati della Biomass o contro robot giganti diventano quasi impossibili, per questo questo terzo volume l'ho trovato così fiacco. Ci sono moltissimi elementi che sarebbero potuti essere analizzati meglio e alcune cose che probabilmente sarebbero potute essere costruite in modo più dettagliato. Si passa praticamente tutta la trilogia a cercare di evitare una guerra, ma quando comincia in poco tempo la si risolve senza mai un battito di ciglia, un ripensamento o un minimo di paura da parte dei protagonisti. Capisco che il futuro creato da Kristoff ha fatto sì che i ragazzi non vivessero appieno una vita da adolescenti e che si prendesse coscienza velocemente della pericolosità e del desiderio di sopravvivere, però forse così è un po' troppo. Credo che tutto si sia svolto veramente troppo velocemente e in modo superficiale, soprattutto il finale che è veramente deludente perché cambia completamente la psicologia di alcuni personaggi all'improvviso e per una bazzecola tutto finisce bene di punto in bianco. Credo che forse sia stata messa troppa carne al fuoco per cui diventava difficile analizzare a fondo tutti i personaggi che sono stati inseriti, alcune psicologie e alcuni background non vengono analizzati nel modo corretto per cui il finale risulta troppo raffazzonato. 
Questa trilogia, come dicevo, era cominciata anche abbastanza bene, nonostante qualche difettuccio, ma credo che si sia un pochettino persa per strada e sia diventata troppo semplicistica sul finale, motivo per cui consiglio la lettura a chi si approccia allo sci-fi per la prima volta, ma coloro che sono già dei fan di questo genere probabilmente non troveranno quello che cercano.

Voto ⭐⭐,5/5

Ringrazio Alessandra di Raggywords e la casa editrice per aver organizzato l'evento, non perdete le altre recensioni sui blog.



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