martedì 29 giugno 2021

Recensione La grazia dei re

Titolo: La grazia dei re
Titolo originale: The grace of kings
Autore: Ken Liu
Traduzione: Andrea Cassini
Numero di pagine: 612
Editore: Mondadori





Trama

L'Imperatore Mapidéré è stato il primo a unire i diversi regni dell'arcipelago di Dara sotto il dominio della sua isola d'origine, Xana. Dopo ventitré anni, tuttavia, l'Impero di Xana mostra segni di debolezza. Mapidéré è sul letto di morte, i suoi consiglieri complottano mirando ciascuno al proprio interesse, persino gli dèi sembrano adirati. Come se non bastasse, decenni di crudeli angherie e di dispotico potere hanno fatto sì che la popolazione non abbia nulla da perdere da una rivolta, ma molto da guadagnare. È questo il mondo in cui vivono Kuni Garu, un affascinante perditempo poco propenso alla vita onesta, e Mata Zyndu, l'impavido figlio di un duca deposto, discendente di una nobile stirpe particolarmente colpita dalla ferocia di Mapidéré, che ha giurato di vendicarsi. Sembrano l'uno l'opposto dell'altro, ma durante la ribellione contro il potere imperiale i loro sentieri si incrociano in modo imprevedibile: diventano amici inseparabili, fratelli, e insieme combattono contro immensi eserciti, serici vascelli volanti, libri magici e divinità dalle forme mutevoli. Ma una volta che l'imperatore è stato rovesciato, Kuni e Mata si trovano a capeggiare fazioni rivali, con idee molto diverse su come si dovrebbe guidare il mondo, e su cosa sia la giustizia.


Recensione

La grazia dei re si presenta come un Epic fantasy, tuttavia credo che sia più come un poema epico dato i contenuti. Ci sono molti personaggi, nomi, dei capricciosi e luoghi, ma tutti si incastrano insieme nella narrazione, creando un intreccio via via sempre più fitto, fatto di pugnalate alle spalle, sotterfugi e strategie. É una storia che comincia dai desideri di tanti singoli individui che sognano un mondo migliore, una nuova vita o la vendetta e tutto ciò mette in moto una serie di eventi che va in crescendo. Un impero che va via via sgretolandosi e la minaccia sempre più forte di guerra, faranno da sfondo alla prima parte di questo libro fantastico che mi ha ricordato moltissimo l'Iliade. Nella seconda metà la guerra diventa invece una realtà lunga e sfibrante e questo avvalora il paragone con i poemi epici. Altra similitudine che ho riscontrato è che anche ne La grazia dei re gli dei giocano un ruolo fondamentale. Non possono intervenire nelle questioni umane, ma sfoderano tutti i loro trucchetti per cambiare il corso degli eventi in favore dei propri preferiti. Liu ci accompagna in un mondo nuovo, fatto di onore, tradizioni e lingue differenti eppure rende tutto così vivido con poche solide pennellate. Infatti non ci sarà mai la descrizione del contesto ma Liu riesce attraverso la narrazione della vita dei personaggi, a ricreare un'ambientazione perfetta. Il suo stile può apparire ostico perché pieno di nomi, luoghi e dinastie diverse ma si riuscirà a seguire tutto benissimo perché in realtà é tutto molto scorrevole. In poco tempo ci si ritrova così a divorare molte pagine e si vedono tantissimo le competenze dell' autore. Ci sono storia, tattiche militari, macchine da guerra, lingue differenti, filosofia, mitologia, insomma si vede tutto lo studio dietro a questo libro e la profonda cultura di Liu. Le donne sono poche a un primo sguardo perché vengono inserite via via nella narrazione ma sono davvero ben studiate, figure costruire ad hoc per incastrarsi nella storia. Si coglie la vena di critica verso un mondo che le ha sempre considerate inferiori quando in realtà giocano ruoli fondamentali in queste vicende, nonostante la storia in sé si concentri su due figure maschili destinate a scontrarsi, le donne del libro sono molte e molto importanti. Grazie a loro gli eventi prenderanno certe pieghe e ho amato come Liu non le abbia ridotte a delle macchiette, anzi ognuna ha il proprio carattere, le proprie motivazioni e abilità, sono loro le vere protagoniste poiché mettono in moto una serie di eventi fondamentali. Parlare del simbolismo in questo libro potrebbe comportare svariate pagine di dibattito e non mi sento la persona giusta per farlo, tuttavia sono evidentissimi i simboli "nascosti" sparsi nel libro, a cominciare dalle piccole cose, come un fiore di dente di leone.
Ho amato questo libro, é un mix perfetto di narrazione fluida, tattiche militari, interventi divini e tanto di più. Gli dei sono volubili e irascibili, pretendono sacrifici e vogliono vedere prevalere i loro preferiti, per contro gli uomini agiscono in modo che ritengono arbitrario ma che in realtà é il frutto delle macchinazioni divine. É un libro che mostra le efferatezze della guerra e la corruzione che il potere può dare, si gioca tutto sul filo del rasoio poiché ad ogni azione corrispondono molte conseguenze. Vediamo gli effetti negativi di un impero costruito con la forza sul sangue e a discapito della gente comune, le atrocità della guerra e vediamo uomini di animo nobile corrompersi immancabilmente. Ma vediamo anche il vero animo umano, così fermo nelle proprie idee in alcuni casi, talmente fermo che verrà portato alla rovina, ma si può notare anche la doppiezza umana e come tutto viene spesso fatto per un secondo fine. Credo che i personaggi siano presentati benissimo, il libro parla di guerra, é vero, ma Liu riesce a sondare perfettamente l'animo umano e ciò che lo muove veramente. Insomma questo libro ha tutto, ci si immerge completamente nelle vicende e i colpi di scena, ma soprattutto i colpi al cuore, non mancheranno. Non vedo l'ora di leggere il secondo volume anche se so che sarà una mazzata, la piega presa dagli eventi non lascia intuire nulla di buono, tuttavia devo sapere cosa succederà a questi piccoli denti di leone che sono i personaggi.

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐/5

7 commenti:

  1. Ho letto questa recensione con tantissima emozione, perchè quando si ama così tanto un libro si ha sempre paurissima del parere dei propri amic* su quel libro.
    Sono moooolto felice però che ti sia piaciuto e che ti abbia convinto pienamente e come te non vedo l'ora di leggere il seguito, speriamo la Mondadori si decida a farci sapere presto.

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    1. Capisco benissimo la sensazione, però è davvero stata una lettura molto bella 😍

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  2. Cappero, traspare tutta la passione che hai rovato nel leggere questo libro. A me fa l'occhiolino dalla libreria. Dovrò recuperarlo presto 👍

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    1. Devi assolutamente, speriamo che poi esca presto il secondo!

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  3. Sono felicissima che questo libro ti sia piaciuto. Merita tutta la pubblicità del mondo e tu sei stata bravissima a coglierne l'essenza

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    1. Sì è davvero una lettura bella e non se ne trovano così tante in giro!

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  4. Questo libro mi ha incuriosito sin da quando ne è stata annunciata la pubblicazione, ma poi piano piano l'interesse è andato scemando. Probabilmente è dovuto alla mole ingente del volume; ma se dici che ne vale la pena potrei proprio dargli una chance!

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