sabato 18 aprile 2020

Recensione Shadow and bone


Titolo: Shadow and bone
Autrice: Leigh Bardugo
Lingua: inglese
Numero pagine: 359
Editore: Square Fish








Trama

Circondata da nemici, quella che un tempo era la potente nazione di Ravka è ora un regno diviso dai conflitti e letteralmente tagliato in due dalla Distesa, un deserto di impenetrabile oscurità, brulicante di mostri feroci e affamati. Alina Starkov è sempre stata una buona a nulla, un'orfana il cui unico conforto è l'amicizia dell'amico Malyen, detto Mal. Eppure, quando il loro reggimento viene attaccato dai mostri e lui resta ferito, in Alina si risveglia un potere enorme, l'unico in grado di sconfiggere il grande buio e riportare al paese pace e prosperità. Immediatamente viene arruolata dai Grisha, l'élite di maghi che, di fatto, manovra l'intera corte, capeggiata dall'affascinante mago Oscuro. Ma al sontuoso palazzo, dove gli intrighi e il lusso dei balli è tale da stordire e confondere, niente è ciò che sembra, e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le tenebre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.







Recensione

Ho finito da appena un giorno il primo libro della Grisha trilogy scritto da Leigh Bardugo e devo dire che finalmente ho trovato un libro che mi soddisfa in questo periodo buio.
E' il primo libro che ha scritto in assoluto e si nota dal fatto che la trama è molto più leggera  e scorrevole rispetto a Sei di corvi. Questo libro è stato tradotto in italiano con il titolo Tenebre e ghiaccio (non chiedetemi perchè visto che il ghiaccio non c'entra proprio nulla), ma non sono stati tradotti i successivi. Per questo motivo, per la curiosità e per il fatto che mi hanno molto spronato a farlo, ho deciso di leggere la trilogia in lingua originale, ossia in inglese. Ero spaventata all'inizio perchè è dal periodo della scuola che non leggevo nulla in lingua (parliamo di circa sei secoli fa praticamente) e perchè conoscendo la struttura molto articolata di Sei di corvi avevo paura di non saltarci fuori. Ma si è rivelato un inglese veramente semplice e capile, non ho avuto particolari difficoltà.
Le vicende si susseguono in modo abbastanza lineare e si nota che è un libro molto introduttivo alle vicende che avranno un crescendo, la trama in sè non è tra le più originali. Abbiamo la classica divisione del mondo in bene e male, anche se ovviamente la divisione non è mai così netta, sottolineata dai poteri che vediamo nel libro, Alina riesce a richiamare la luce del Sole mentre l'Oscuro (in inglese the Darkling) richiama le tenebre (chi l'avrebbe detto eh?).  Alina è dotata di poteri ma non sa di possederli, quando lo scopre ne è spaventata ma pian piano cresce nel corso delle vicende e diventa più determinata. Se proprio vogliamo trovare un difetto direi che la protagonista cambia opinione un po' troppo velocemente, cioè quando le danno delle notizie sconvolgenti non metabolizza la situazione ma accetta le cose troppo in fretta nonostante all'inizio sia molto insicura di sè. 
Mal è il suo migliore amico sin dai tempi del' infanzia ma per ora non ha suscitato molto il mio interesse, *PICCOLO SPOILER* dico solo che accorgersi di essere innamorato di qualcuno solo quando lo si perde non gli fa guadagnare punti.
Non abbiamo la caratterizzazione profonda dei personaggi a cui mi ero abituata in Sei di di corvi ma è comunque un primo libro molto introduttivo quindi mi aspetto un approfondimento dei personaggi e soprattutto del cattivo nei prossimi libri. Non mancheranno i colpi di scena, anche se per chi ha già letto la dualogia dei corvi ci si aspetta sempre qualcosa dall'autrice. 
Come sempre il worldbuilding della Bardugo è fatto molto bene, non ci sono mai lunghe descrizioni ma non ho avuto difficoltà ad immaginarmi l'opulenza del Grande Palazzo e le piccole cittadine che fanno da sfondo alle vicende.
Sono rimasta soddisfatta, non vedo l'ora di continuare la trilogia per sapere cosa ci riserveranno questi personaggi.


Voto ⭐⭐⭐ e mezzo

2 commenti: