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martedì 21 marzo 2023

Recensione Creature dell'assenza

Titolo: Creature dell’Assenza
Autrici: Gloria Bernareggi, Sephira Riva
Lingua originale: italiano
Casa editrice: Eris edizioni






Trama

Estate 1996: è trascorso poco meno di un anno dal termine della guerra che ha portato all’indipendenza della Croazia. Nel paese di Preko, l’anziana Petra tenta di superare il lutto per la morte della suocera, sentendosi però isolata e incompresa, anche dal marito Joso. Ad alterare la loro routine, la nipote Marina: una giovane donna traumatizzata dalla morte prematura dei suoi amici durante il conflitto. Marina entrerà in contatto con una creatura dall’aspetto di bambina, Jadranka, l’incarnazione dell’assenza, che rappresenta il vuoto lasciato dai defunti ed entra con delicatezza nella quotidianità di chi sta cercando di imparare a gestire il proprio dolore e stabilire un nuovo equilibrio. Una scrittura limpida senza retorica e melodrammi: non una tragedia ma un delicato realismo magico che si coniuga con un vissuto storico e personale doloroso, fatto anche di atmosfere trasognate e sospese.




Recensione 

Era da troppo che rimuginavo su questo racconto breve letto nei mesi scorsi e alla fine sono giunta alla conclusione che è giusto dedicargli più spazio perché è stata una lettura travolgente.
Sephira e Gloria sono fantastiche con le parole perché in poche righe sono stata trasportata nell'estate di Preko, nel dopoguerra che ha sconvolto la allora Jugoslavia. Ho rivisto le estati della mia infanzia, piene di sole, del profumo che viene dalla terra e dai cibi fatti in casa e della nostalgia che alberga sempre ai bordi. Ma è un'estate diversa questa, fatta di mancanze e di assenze, la Croazia e i suoi abitanti cercano di risollevarsi dopo una guerra che ha lasciato il paese spezzato e la piccola Preko cerca di andare oltre organizzando una festa di paese nonostante la tristezza si percepisca ancora. Ognuno porta la perdita e il lutto con sé e ognuno cerca di rielaborarlo a proprio modo, ma nonostante tutti (chi più, chi meno) stiano soffrendo, spesso ci si sente soli nel proprio dolore. Grazie a una delicatezza unica le autrici ci parlano del lutto e della sua elaborazione, l'assenza di qualcosa, di qualcuno, che prende una forma umana che è in grado di seguirci ovunque. È così che Marina e Petra percepiscono coloro che non ci sono più, come un qualcuno che solo loro possono vedere e da cui in molti le mettono in guardia, ma è così sbagliato parlarci? Accogliere questa assenza? La decisione spetta al singolo, si può vivere fingendo che non esista e venirne tormentati, oppure accettarla come parte della vita, la scelta è dura ma passando attraverso l'accettazione si arriva alla guarigione. È così che pian piano Petra e Marina scendono a patti con questa assenza che si presenta sotto forma di bambina, due visioni della vita diametralmente opposte, due donne diverse che però si portano dentro lo stesso dolore e che lo affronteranno secondo i loro modi e i loro tempi. Petra e Marina si alternano nella narrazione ma è una cosa che non mi ha dato fastidio per una volta, sono due persone diverse ma costruite benissimo, non si percepisce lo stacco della scrittura a quattro mani, cosa non sempre facile.
Insomma, un racconto di una potenza disarmante, un'allegoria di come si possa pian piano andare avanti nonostante il dolore della perdita di qualcuno, Sephira e Gloria ci fanno capire che accettare la scomparsa di una persona cara non significa dimenticarla, anzi, quell' assenza, quel vuoto, sarà sempre con noi ma possiamo ricordare le cose belle, i momenti insieme e infine decidere di andare avanti. Inutile dire che mi sono spesso commossa, tutt³ bene o male abbiamo subito la perdita di qualcunə per cui credo che sia una lettura che tocca tutt³. Inoltre ho adorato scoprire qualcosa del folklore croato e si vede che le autrici sanno di cosa parlano per la cura dei dettagli e delle piccole cose, a partire dal cibo sempre presente nella lettura e da sempre simbolo della vita, mi è sembrato di sentire il profumo dei fichi lasciati a essiccare al sole e il calore dell'estate sulla pelle, è stata una lettura breve ma molto intensa, la porterò nel cuore.

Voto ⭐⭐⭐⭐⭐/5

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