Titolo:Zombie friendly
Autrice: Giulia Reverberi
Editore: Autopubblicato
Trama
Andrew Woodcrown ha sempre pensato che la fine del mondo sarebbe avvenuta in modo drammatico: un asteroide che colpisce il pianeta, uno tsunami che si abbatte sulle terre abitate, un olocausto nucleare che spazza via ogni cosa. E invece no. Nessun comunicato alla televisione, nessun utente social che scrive stati sarcastici su come sarebbe morto da lì a pochi secondi, nessun cielo in fiamme adatto per le foto pre-morte degli influencer.
Il genere umano si è estinto nel silenzio, uno di quelli pieni di imbarazzo, che seguono una battuta brutta. Una folla di zombie ha invaso la tranquilla cittadina americana di Redwood Town, mentre Andy era solo in casa con il suo bassotto Woodstock. Da quel momento la sua vita è cambiata, il suo unico lavoro è diventato non farsi ammazzare. E quando le scorte di cibo hanno iniziato a scarseggiare, ha deciso di affrontare un viaggio alla ricerca della cosa più pericolosa mai esistita: gli esseri umani.
Come sopravviverebbe una persona normale in un apocalisse? Armato di ansia, sarcasmo e cultura nerd, Andy tenta tutti i giorni di rispondere a questa domanda, conscio di avere più limiti di una funzione algebrica e meno possibilità di una relazione nata dalle app di incontri.
I Maya non avevano dato una profezia ma un consiglio.
Dalla penna social di Giulia Bifrost, una storia che parla di identità e coraggio, in un mondo in cui l'apocalisse non è la cosa peggiore che può capitare.
Gabriella Giliberti, giornalista e content creator, nella sua prefazione delinea il percorso evolutivo che riguarda la figura dello zombie, esaminando casi illustri e tracciando un percorso volto a far arrivare il lettore alle potenzialità di questi non-morti, spesso sottovalutati. Abel Montero, con la sua postfazione, permette di dare un'occhiata al dietro le quinte dell'autoproduzione del testo, con particolare attenzione alla comunicazione che ha permesso a questa storia di trovare il suo zoccolo duro di lettori prima ancora di essere messa su carta.
Recensione
Questo libro è stata una scoperta continua, Giulia è riuscita a trascinarmi in un mondo dove la razza umana è sull'orlo dell'estinzione e questo potrebbe rappresentare un problema per tutti, tranne che per Andy. Anche prima dell'apocalisse Andy era una persona che non si trovava a suo agio in mezzo alla folla e se ne stava bene per i fatti suoi e forse la fine del mondo non ha tutti questi lati negativi, però....ogni tanto il bisogno di compagnia prevale ed è così che il nostro eroe parte alla ricerca degli ultimi scampoli di umanità, imbarcandosi in un viaggio pericoloso costellato di zombie per poter giungere al centro commerciale dove, forse, c'è ancora qualcuno. Non vi aspettate sparatorie, inseguimenti e orde di zombie che assaltano e inseguono perché il bello del libro è proprio questo. L'azione c'è e nei punti giusti, ma è un libro che guarda più alla parte psicologica che un'apocalisse comporta. Attraverso il sarcasmo, l'ironia e l'autoironia di Andy, siamo trascinat³ nel suo mondo di ansie continue, ansie che più volte gli salvano la vita, permettendo al suo cervello sempre all'erta di trovare una soluzione rapida ed efficace. Ma soprattutto siamo trascinat³ in un mondo che non era perfetto prima e che ora lo è ancora meno, la solitudine è il primo scoglio da superare perché, per quanto stare da soli sia bello (e credetemi, so di cosa parlo), ogni tanto il bisogno di contatto umano si fa sentire. Purtroppo Andy non trova del tutto ciò che cerca perché il suo viaggio dell'eroe lo porta verso gli ultimi baluardi della civiltà umana, che di umano non ha niente siccome è rimasta attaccata a un passato fatto di burocrazia, governi elitari e discriminazioni. Il nostro eroe si ritrova invischiato in una società complessa e complicata, dove un minimo passo falso può portare all'espulsione e Giulia è stata bravissima a ricreare le sensazioni di Andy al riguardo e a trasmetterle al lettorə, perché vi giuro che ho avuto più ansia nel momento in cui lui e Woody hanno messo piede nel Mall, rispetto a quando erano un possibile pasto per zombie. Credo che l'idea che Giulia volesse trasmettere fosse proprio questa, non c'è umanità nell'essere umano e nemmeno un'apocalisse zombie potrà cambiare le cose, ma forse un ragazzo con qualche problema personale e un bassotto può fare rinascere la speranza. Proprio il nostro eroe, fallace e pieno di un milione di pensieri mi ha rapito il cuore, sarà che mi rivedo in Andy per tante cose, ma penso che Giulia abbia creato il protagonista perfetto, un ragazzo che cerca di rimanere umano per le cose che contano davvero nonostante il mondo sia una sfacelo, che lotta contro la depressione e la solitudine, che cerca di fare la cosa giusta rimanendo fedele a sé stesso, anche quando tutto crolla.
Insomma Giulia ha saputo creare dei personaggi perfetti che parlano al lettorə, anche le comparse secondarie sono studiate nei minimi particolari e tutto è condito con uno stile che posso solo definire "pungente". Sì perché Giulia può tranquillamente mangiare in testa a Jay Kristoff per il suo umorismo salace, il suo sarcasmo che fa riflettere tanto e la sua umanità che si rivede in tante piccole cose. Andy mi ha fatto ridere, mi ha fatto pensare, mi ha portata con sé in un modo difficile e mi ha conquistata in tutto e Woody...cosa ve lo dico a fare? Woody ha tutto il mio amore 😂 Harper ha la mia ammirazione e Lucas la mia curiosità. Giulia è riuscita a creare un libro che si addentra in temi psicologici importanti e lo ha fatto in un modo mai banale o scontato, anzi, sfruttando l'idea di un'apocalisse zombie, tratteggia i lati negativi della nostra società che nemmeno in cataclisma può cambiare, a quanto pare.
Mi è piaciuta la lettura? A voglia! Non vedo l'ora che esca il secondo libro, voglio vedere se alcuni dei miei sospetti sono veri e soprattutto voglio vedere come procederà la storia, ho il sospetto che non soffrirà della crisi del libro di mezzo, anzi, regalerà emozioni!
Voto ⭐⭐⭐⭐,5/5
Ringrazio tantissimo Giulia per la copia omaggio e la possibilità di recensire il suo libro e ringrazio Francesca per aver organizzato l'evento, non perdetevi le altre recensioni!
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