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giovedì 23 febbraio 2023

Review party Ragazze infrante



Titolo: Ragazze Infrante
Titolo originale: The Broken Girls
Autrice: Simone St. James
Traduttrice: Alessia Lini
Lingua originale: inglese
Casa editrice: Fanucci




Trama

Vermont, 1950. C’è un luogo per ragazze che nessuno desidera ospitare, troppo intelligenti, ribelli, illegittime... Si chiama Idlewild Hall ed è un collegio. E nella piccola città in cui si trova, girano voci che sia infestato da fantasmi. Le paure sussurrate di quattro coinquiline gettano le basi per una profonda amicizia, fino a quando una di loro scompare misteriosamente... Vermont, 2014. Per quanto ci abbia provato, la giornalista Fiona Sheridan non può fare a meno di ripensare agli eventi che gravitano intorno alla morte della sorella maggiore, avvenuta vent’anni prima nei pressi delle rovine di Idlewild Hall. Quando viene ritrovato un altro cadavere durante i lavori di ristrutturazione del collegio, Fiona scoprirà segreti che dovevano rimanere sepolti e sentirà una voce che le sarà impossibile ignorare. Cos’è successo veramente a sua sorella?



Recensione


Ragazze infrante si presenta come un thriller ma in realtà la parte dell'indagine occupa solo una piccola parte di questa narrazione che è molto più articolata. Innanzitutto la storia di svolge su due linee temporali tra passato e presente ed entrambe sono indispensabili per giungere agli avvenimenti finali. Sebbene abbia apprezzato molto i protagonisti di entrambe le linee, non sono una grande fan di questi continui balzi perché interrompono la narrazione, ma St. James ha saputo comunque catturare la mia attenzione proprio perché sono stata incuriosita dai personaggi. È un libro quasi tutto al femminile perché nel passato abbiamo quattro ragazze in un collegio e il presente si concentra invece su Fiona, una giornalista. Quello che le accomuna è la perdita e il trauma, per questo dicevo che la parte thriller non è il fulcro della vicenda, sì, ci sarà un'indagine, ma ciò che lega davvero il tutto sono questi sentimenti. Se poi ci aggiungiamo anche un tocco di paranormale abbiamo un mix di generi e tematiche che non vi faranno mettere da parte il libro, lo stile scorrevole e la capacità di creare con poche parole dei personaggi complessi, non aiuteranno di certo. Ammetto che non mi aspettavo questo tipo di finale, ci sono molti elementi disseminati nel libro che potrebbero fare avvicinare alla soluzione, ma questa volta sono rimasta sorpresa. La pecca è che a volte Fiona non ricerca gli indizi e non si comporta come una giornalista perché le cose le cadono un po' dal cielo e si ritrova con degli indizi importanti in mano senza averli realmente cercati. Forse il suo coinvolgimento a livello personale è troppo marcato, anche se perfettamente comprensibile, e questo non la mette veramente in gioco. Fiona in realtà fa molto poco perché appena ha un dubbio o un problema si rivolge al padre che le risolve tutto, soprattutto nel finale, ma l'ho apprezzata comunque come protagonista. L'indagine che porta avanti dovrebbe aiutarla a liberarsi dei dolori passati, ma in realtà li riporta a galla e si ritrova da sola ad affrontare tutto questo, per cui è comprensibile il suo bisogno di appoggiarsi al padre. Il suo scavare nel passato la porterà inevitabilmente a intrecciare la sua storia con le quattro ragazze che vissero in collegio anni prima e le due indagini si mescoleranno fino alla soluzione finale.
Insomma un thriller che non è del tutto un thriller, una storia che parla di giustizia, di traumi e di passati pieno di dolore.

Voto: ⭐⭐⭐,5/5


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