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mercoledì 19 gennaio 2022

Recensione The Inheritance games

Titolo: The inheritance games
Titolo originale: The Inheritance games
Autrice: Jennifer Lynn Barnes
Traduzione: Cristina Brambilla
Numero di pagine: 387
Editore: Sperling & Kupfer






Trama
Avery Grambs ha dei piani ben precisi per il futuro: sopravvivere al liceo, ottenere una borsa di studio e dare una svolta alla sua vita. Ma quei piani cambiano in un istante quando scopre che Tobias Hawthorne, un eccentrico miliardario che lei non ha mai sentito nominare, le ha lasciato in eredità tutta la sua fortuna. Il lato negativo?
Per ottenere il denaro di Hawthorne, Avery deve trasferirsi nella sua tenuta, dove ogni stanza trasmette l'amore per i puzzle e gli indovinelli del defunto proprietario. E dove vive tutta la sua famiglia, e specialmente i quattro nipoti del miliardario: pericolosi, affascinanti, scaltri e cresciuti con l'idea che l'eredità del nonno spetti loro di diritto.
Catapultata in un mondo in cui a farla da padrone sono la ricchezza, i privilegi e soprattutto i segreti, Avery deve imparare le regole di un gioco rischioso a cui i fratelli Hawthorne partecipano da sempre e cercare di resistere all'attrazione verso due di loro in particolare.


Recensione

The inheritance games si propone come un mistery e in effetti presenta qualche tratto interessante, sembra un po' il film Knives out perché la vicenda di base è quella. Un ricchissimo ed eccentrico miliardario muore lasciando in eredità tutto il suo patrimonio alla nostra protagonista, una sconosciuta. Da lì partono le ricerche frenetiche per cercare di capire il perché di questa strana scelta e comincia la parte di ricerca/mistero del libro. In pratica si svolge tutto su una mega caccia al tesoro in cui sono coinvolti i quattro nipoti del miliardario e Avery e 
questo dovrebbe essere il punto forte del libro, peccato che non sia rimasta coinvolta. Gli indizi sono impossibili da seguire se si è il lettore perché non si conoscono i retroscena e i segreti di ogni personaggio, noi vediamo tutto dal punto di vista della protagonista ma anche così ho sentito che mancava qualcosa. Un vero peccato perché se fosse stato costruito il tutto in modo che il lettore fosse coinvolto sarei entrata di più nella storia. In questo modo non sono stati presentati bene nemmeno i personaggi, fino alla fine ho continuato a confondere i vari fratelli, tutti troppo simili e, ammettiamolo, parecchio bizzarri, i dialoghi che intraprendono sono tutti senza senso per me. La protagonista è la solita ragazza che viene definita super intelligente, un genio in terra e poi deve sempre essere imboccata e aiutata perché altrimenti non riesce a saltarci fuori. Senza contare che è ovviamente oggetto del desiderio da parte di metà dei fratelli quindi si crea un imbarazzante e inutile triangolo che non aggiunge nulla alla trama e, anzi, risulta completamente senza senso dato che sboccia così dal nulla nell'arco di mezza riga. Altro punto a favore/sfavore è il worldbuilding, favore perché è interessante, sembra di stare di stare in una moderna Hogwarts perché la casa è chilometrica, piena di passaggi segreti, labirinti e trabocchetti. A sfavore perché per lo stesso motivo capirete che una casa del genere è impossibile. È un mega complesso lungo dei chilometri che comprende piste da bowling, cinema, teatri, almeno quatto biblioteche, garage pieni di auto, labirinti, passaggi che si spandono in su, in giù e chi più ne ha più ne metta. Ci mancava solo di trovare Narnia e un passaggio per la Contea e si toccavano picchi altissimi. Inoltre i personaggi si spostano a piedi percorrendo non so quanti chilometri in cerca di indizi, capite anche voi che il tutto risulta troppo inverosimile, fare 40 chilometri andata e ritorno con anche delle ricerche in mezzo mi suona molto molto strano. Che dire, poteva essere un libro interessante ma ho trovato tantissime pecche, non so se è perché sono fuori età, ma mi sembrava tutto forzato e incastrato a fatica. Di certo il punto a favore è la scrittura scorrevole e poco impegnativa, è un libro adatto a occupare qualche ora senza pretese e che intrattiene magari aiutando a uscire dal blocco del lettore.

Voto ⭐⭐,5/5

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