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lunedì 8 marzo 2021

Recensione Cuore oscuro

Titolo: Cuore oscuro
Titolo originale: Uprooted
Autrice: Naomi Novik
Lingua originale: inglese
Traduzione: Manuela Carozzi
Numero di pagine: 428
Editore: Mondadori



Trama

Agnieszka è una contadina diciassettenne goffa e sgraziata che vive insieme alla famiglia in un piccolo villaggio del regno di Polnya. Su tutti loro incombe la presenza maligna del Bosco, che sta progressivamente divorando l’intera regione. Per mantenere al sicuro se stessi e i loro villaggi dalle minacciose creature del Bosco e dai sortilegi mortali che lì si compiono, tutti gli abitanti della valle si affidano a un misterioso e solitario mago noto con il nome di Drago. Quest’ultimo sembra l’unico, infatti, in grado di controllare con la sua magia il potere imperscrutabile e oscuro del Bosco. In cambio della sua protezione, però, l’uomo pretende un tributo: ogni dieci anni avrà la possibilità di scegliere una ragazza tra le diciassettenni della valle e di portarla con sé nella sua torre. Un destino a detta di tutti terribile quasi quanto finire nelle grinfie del Bosco. Con l’avvicinarsi del giorno della scelta, Agnieszka ha sempre più paura. Come tutti dà infatti per scontato che il Drago non potrà che scegliere Kasia, la più bella e coraggiosa delle “candidate” nonché sua migliore amica. Ma quando il Drago comunica la sua decisione, lo sgomento è generale.In Cuore oscuro, Naomi Novik tesse una storia ricca di colpi di scena, che affonda le radici nella mitologia e nelle leggende dell’Europa orientale e trae forza da una protagonista potente e per niente convenzionale. Un fantasy originale e sapientemente scritto che avvince fino all’ultima pagina.


Recensione

Bentornati sul blog lettori! Eccoci qui con una nuova recensione di un fantasy letto a febbraio. Cuore oscuro aveva tutte le premesse per piacermi ma alla fine non è stato così, non del tutto. Andando con ordine posso dire che la protagonista ha suscitato in me reazioni contrastanti perché è un'eroina diversa dal solito, ma a volte è proprio stupida come uno scatolone! In realtà di diverso ha poco o niente, è la solita protagonista bruttina, goffa e incapace ma che si rivela potentissima nell'arco di poche pagine. A volte fa ragionamenti che non stanno né in cielo né in terra, inoltre quando scopre di avere la magia non si applica nemmeno per migliorarsi se non quando il suo villaggio è sotto attacco, mah! Non parliamo del coprotagonista, il Drago, questo mago terribile che tutti temono e con cui Agnieszka è costretta a vivere. Lui non la sopporta e non perde occasione di insultarla di continuo, in modo anche pesante e ovviamente che succede? Per mezzo libro non si vedono/parlano ma scatta la inevitabile scintilla. Lui la insulta, lei vorrebbe solo scappare dalla torre ma ovviamente si innamorano...queste love story forzatissime mi fanno storcere il naso ma ormai le si ritrova in ogni libro quindi cercherò di farmele andare bene.

La storia in sé è un mix fra la bella e la bestia e L'apprendista del mago. Lei è costretta a vivere in questa torre con questa figura oscura e scontrosa che poi si rivela dolce e buona, però il tutto è condito con un po' di magia. Il sistema magico poteva anche essere interessante, si basa in pratica su parole in una lingua non specificata o canti ma non viene del tutto approfondito e questo mi è dispiaciuto. Inoltre ad Agnieszka vengono insegnate 4 parole in croce (di cui una utilissima per cambiarsi d'abito) e lei riesce usando solo quelle a salvare il mondo...senza uno straccio di studio approfondito e quindi il tutto diventa inevitabilmente inverosimile. Il vero cattivo della storia è il Bosco, che si muove come un'entità malvagia e pensante che vuole distruggere/conquistare il mondo e mi ha intrigato molto per il suo richiamo fiabesco. La figura del Bosco ricorda infatti le fiabe dei Grimm e da quello che ho capito l'intera vicenda è un retelling di alcune leggende polacche che purtroppo non conosco. Ho molto apprezzato la sensazione di pericolo che si avverte semore e il timore reverenziale che hanno i personaggi verso il Bosco, le possessioni e le creature che ne scaturiscono sono molto d'impatto e danno alla storia quei tratti molto dark che non mi dispiacciono. Questa atmosfera fiabesca mi è piaciuta molto ma il worldbuilding perde un po' di magia quando si scopre che il tutto è ambientato nel mondo reale. Vengono citati paesi come la Polonia e il tutto si svolge in quello che potrebbe essere il nostro medioevo, anche se poi vengono citate università frequentate dalle donne e paesi come la Namibia (che prende questo nome nel '900) e quindi la parte fantasy va un po' a scemare.

Altra grande pecca per me è lo stile dell'autrice, il libro si apre in modo lento e nelle prime pagine non accade quasi nulla, dopo cominciano gli avvenimenti ma lo stile resta comunque molto lento e in alcuni punti anche noioso. La trama è un susseguirsi di problemi derivanti dalla figura del Bosco ma non c'è altro collegamento al di fuori di questo, in pratica ci sono una serie di problemi più o meno concatenati che vengono risolti via via, ma non c'è un crescendo di suspance o almeno non ho avvertito quella sensazione di pericolo che porta al gran finale che speravo di sentire. Tutto si svolge in modo abbastanza piatto e solo nelle ultime pagine si avrà la battaglia a colpi di magia. Nonostante lo stile lento, gli avvenimenti si susseguono troppo velocemente e in modo un po' raffazzonato, non si fa in tempo a risolvere qualcosa che spunta un altro problema subito dopo, inoltre per metà libro il Drago e Agnieszka restano separati per cui trovo ancora più assurda questa loro storia d'amore. 

Diciamo che in generale il libro parte da buone premesse ma il tutto non è sviluppato al meglio, forse è il primo caso in cui non apprezzo uno stand alone ma avrei preferito magari una saga che sviluppasse meglio la battaglia contro il Bosco e magari anche la storia tra i protagonisti, in modo da dare a tutto il giusto spazio.

Voto: ⭐⭐,5/5

4 commenti:

  1. Avevo puntato questo libro tempo fa ma se la protagonista è stupida come uno scatolone (senza offesa per lo scatolone XD) allora è meglio evitare! ahahah

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  2. Qualcosa mi dice che questo libro lo passo, certe protagoniste proprio mi stanno sulle scatole (sempre per restare in tema scatoloni)!

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