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mercoledì 10 febbraio 2021

Review Party Il regno capovolto

Titolo: Il regno capovolto
Titolo originale: The Kingdom of back
Autrice: Marie Lu
Traduzione: Sofia Castiglioni Reich
Lingua originale: Inglese
Numero di pagine: 348
Editore: Mondadori



Trama

Nata con uno straordinario dono musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell'Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l'età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro.
Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un'offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.
Nel suo primo romanzo storico, l'autrice bestseller del "New York Times" Marie Lu intesse una storia rigogliosa e poetica che parla di musica, magia e dell'indissolubile legame tra un fratello e una sorella.

Recensione

Bentornati sul blog lettori! Oggi per questo review party ringrazio Ylenia di @reinedelivres e la casa editrice Mondadori per l'opportunità.
Il Regno Capovolto è stata una lettura davvero particolare, era la prima volta che mi avvicinavo a un libro con una tale componente di realismo magico ed è stata un'esperienza diversa dal solito. Non si può definire propriamente un fantasy, anche se rientra nei fantasy storici, poiché la realtà e la componente magica si mescolano in modo fluido, nascendo dai racconti di Nannerl fino a che la stessa non viene trascinata in questo mondo magico e allo stesso modo parte di questa magia trapela nel mondo reale. La linea tra i due è spesso così sottile che non si capisce se il mondo reale sia influenzato da ciò che succede nel mondo magico o viceversa ma mi è piaciuta questa realtà mescolata al fiabesco. La storia stessa del Regno Capovolto è presa dalla vera storia di Nannerl poiché all'epoca lei e il fratello erano soliti inventarsi racconti di questo tipo prima di dormire o per vincere la noia nei lunghi viaggi in carrozza a cui erano sottoposti. L'autrice ha invece un po' cambiato la storia vera per quel che riguarda la figura del padre, poco presente nel libro, ma che nella realtà sottoponeva i figli a continui esercizi al limite del maltrattamento, costringendoli a passare ore a sturdiare la teoria musicale. Nel libro loro sono mossi dalla passione per la musica, cosa indubbiamente vera, ma non si percepisce tutta la vena crudele che caratterizzava invece il padre intenzionato solamente a sfruttare il loro talento per vivere una vita agiata. È vero che Nannerl era bravissima e Woferl praticamente un genio, ma nel libro si vede pochissimo quanto loro studino e quanto il padre fosse crudele su questo punto. Tralasciando queste inesattezze però ho apprezzato il libro nel complesso perché l'ho percepito come un tributo alla figura di Nannerl, che solo perché donna ha dovuto vivere una vita nell'ombra, nascondendo il suo profondo talento. Nonostante compia dei ragionamenti troppo profondi per una bambina di 8 anni (quando si apre il libro è questa infatti la sua età), ho apprezzato la sua crescita interiore e la sua presa di coscienza. Attraverso la terribile avventura nel regno capovolto e con Hyacintus, Nannerl cresce e matura molto, alcune scene sono descritte molto bene e si percepisce tutta la sua angoscia e il senso di impotenza. Il rapporto con il fratello però è un po' strano, lei lo ama e non può fare a meno di prendersi cura e preoccuparsi per lui, ma allo stesso tempo lo invidia e quasi lo teme. Si percepisce la spaccatura tra i due che si allarga man mano che crescono e non è difficile immedesimarsi in Nannerl che cerca di capire come comportarsi con Woferl che ha tutte le possibilità che a lei sono negate. Ho sentito questo libro proprio come un'opera dedicata a tutte le donne che nel corso della storia hanno dovuto sacrificare talenti e desideri per colpa del loro sesso e il messaggio che vuole trasmettere la Lu è proprio questo. Chissà quante donne di talento si sono nascoste tra le pagine dei libri o quante opere firmate da uomini sono in realtà da attribuire ad altre figure. Decisamente questa è la parte del libro che mi è piaciuta ma purtroppo nel complesso non mi ha preso come avrei sperato. Ci sono un po' di errori su fatti reali della vita dei due giovani, ma posso essere giustificati come licenze poetiche, però anche la figura di Woferl non mi ha convinta del tutto. Rimane sempre troppo bambino ed è difficile interpretarne l'età, Nannerl già da piccola fa ragionamenti molto profondi ma Woferl alla stessa età non sembra avere lo stesso contatto con la realtà, tanto che più volte non capisce perché la sorella non possa comporre o comportarsi in modo diverso. Questo crea troppo stacco credo, rende Nannerl troppo matura e Woferl troppo bambino per i miei gusti. Inoltre per quanto si capisca il tributo alla figura di Nannerl trovo che il finale sia un po' deludente perché sostanzialmente lei non compie un vero passo avanti e anzi sarà per sempre relegata al ruolo di sorella, senza mai avere la possibilità di mostrare il suo vero talento. Credo che l'autrice si sarebbe potuta sbilanciare di più e magari trasformare il Regno Capovolto in luogo dove Nannerl poteva easere sè stessa e invece alla fine anche quel capitolo della sua vita si chiude ed è costretta comunque in una vita nel mondo reale che non vuole. Inoltre per tutto il libro le vicende restano piuttosto piatte, non c'è un crescendo di emozioni e non sono presenti grandi rivelazioni, non mi annoiato però non mi ha trasmesso forti sensazioni, non si sbilancia mai. In conclusione è un libro un po' grigio, ho apprezzato scoprire qualcosa sulla vita di questa donna costretta a vivere nell'ombra ma allo stesso tempo avrei voluto qualcosa di piu che che mi facesse avvicinare meglio ai fatti.

Voto ⭐⭐⭐/5

4 commenti:

  1. Era una storia che poteva avere del grandissimo potenziale ma a quanto pare non ha sviluppato al meglio l'idea di base 😔

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    1. Esatto, purtroppo credo che non abbia reso del tutto giustizia a questa figura 😔

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