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lunedì 4 gennaio 2021

Recensione La casa di sale e lacrime

Titolo: La casa di sale e lacrime
Titolo originale: House of salt and sorrow
Autrice: Erin A. Craig
Traduzione: Giorgi De Santis
Lingua originale: inglese
Numero di pagine: 314
Casa editrice: Fanucci Editore




Trama

Annaleigh conduce una vita riservata e isolata a Highmoor nella casa di famiglia sulle coste rocciose di Salten, con le sorelle, il padre e una matrigna. Un tempo erano dodici, ma ora un inquietante silenzio rimbomba nelle grandi stanze, dopo che quattro vite sono state interrotte. Ogni morte è stata più tragica della precedente: un'epidemia, una caduta fatale, un annegamento, un tuffo insidioso... E nei villaggi circostanti corre voce che la famiglia sia stata maledetta. Ossessionata da una serie di visioni spettrali, Annaleigh è sempre più convinta che le morti non siano state solo un incidente. Tutte le notti fino al sorgere del sole le sue sorelle partecipano di nascosto a balli scintillanti, strette in eleganti abiti di seta e scarpine luccicanti, e Annaleigh non sa se cercare di fermarle o unirsi ai loro appuntamenti segreti per scoprire cosa sta succedendo. Perché con chi, o con cosa, stanno davvero ballando? Quando il coinvolgimento di Annaleigh con un misterioso ed enigmatico sconosciuto si intensifica, dandole nuovi elementi per scoprire la verità su ciò che sta distruggendo la sua famiglia, inizia una corsa contro il tempo per sciogliere l'oscuro enigma che coinvolge le sue sorelle, prima che venga rivendicata la prossima di loro.


Recensione

Bentornati sul blog lettori! 
Oggi si parla di un esordio super dark nel panorama dei retelling, La casa di sale e lacrime è infatti una rivisitazione in chiave un po' macabra della favola Le dodici principesse danzanti. Come ho detto è il libro d'esordio della scrittrice Erin Craig e presenta qualche imperfezione, ma nel complesso il libro mi è piaciuto e l'ho divorato in poco tempo. 
Partendo da una fiaba abbastanza conosciuta, l'autrice ha dato forma a una storia nuova e ancora più macabra, per cui non leggete questo libro se siete impressionabili perchè troverete morte, sangue, viscere e tutta la compagnia! Andiamo con ordine e partiamo dall'ambientazione cupa e che ricorda i film horror, la grande casa dove si svolgono le vicende ricorda un po' le tenute infestate dagli spiriti e il fatto che si trovi su un'isola circondata da un mare sempre burrascoso e lontana dalla civiltà, contribuirà a renderla ancora più inquietante. La Craig è stata molto abile nel creare un mondo sempre cupo e anche se intervallato da molti balli, il racconto mantiene sempre un'aura di pericolo e paura che mi hanno tenuta incollata alle pagine. Devo ammettere che mentre leggevo alcune scene mi sono spesso guardata alle spalle ma non è che avessi paura, giuro! E' solo che è meglio essere prudenti...
Quindi ambientazione spettacolare che ti trascina proprio nella storia, ma se vogliamo trovargli una pecca posso dire che a volte le descrizioni dei luoghi e delle scene macabre sono molto minuziose, invece la descrizione fisica e psicologica dei personaggi è più labile. Potrebbe essere dovuto al fatto che comunque si appoggia a una fiaba e quindi la Craig voleva mantenere dei toni simili, psicologia dei personaggi accennata in favore di un'ambientazione più marcata, ma a volte nella narrazione questo è un po' troppo sbilanciato. Infatti avrei voluto una maggiore cura nel descrivere il tipo di religione, ci sono dei per ogni aspetto della vita e spesso queste figure si mescolano agli uomini in un modo che viene visto come una cosa relativamente normale ma avrei voluto capire meglio il meccanismo. Nonostante le poche descrizioni presenti per i nomi e per i loro ruoli mi hanno ricordato molto i Fati della trilogia di Caraval, quindi avrei voluto scoprire di più sul loro conto. I simboli utilizzati nel libro sono tantissimi (anche questo è un richiamo alle fiabe) e si gioca molto sui colori perché tutto è in toni scuri e freddi, compresi gli abiti. L'unico colore caldo che spicca è il rosso, ricollegato subito al sangue che lascia capire bene quale sia il tratto distintivo del libro.
La protagonista Annaleigh sembra essere l'unica delle sorelle ad avere la testa sulle spalle, o almeno l'unica che si fa venire qualche dubbio. Mi è piaciuta perchè non è l'eroina senza macchia, sbaglia ed è umana e soprattutto tormentata dalla morte delle sorelle e dal destino che spetta alle altre. Il triangolo amoroso della storia è un po' fiacco in alcuni punti, ma tutto sommato mi è piaciuto perchè si risolve in modo assolutamente inaspettato. Avrei voluto qualche spiegazione in più sulla vita passata di Cassius ma anche lui come personaggio non mi è dispiaciuto.
Il finale del libro è pieno di colpi di scena più o meno sorprendenti, ma colpisce perchè è coerente e la vena macabra si fa ancora più spiccata. Devo ammettere che non avevo capito assolutamente chi fosse il colpevole, ho sospettato di tutti e questo mi è piaciuto perché quando alla fine viene svelata la macchinazione mi è sembrata semplice e allo stesso tempo molto convincente, quindi perfetta.

In conclusione non definirei questo libro uno young adult a tutti gli effetti, di sicuro può essere apprezzato anche da un pubblico più adulto. E' horror, macabro, dark, con un'ambientazione cupa e personaggi che mostrano il loro lato crudele, insomma....bellissimo! Ha qualche pecca perchè poteva essere dosata meglio la parte descrittiva e potevano essere approfonditi alcuni punti ma tutto sommato è un buon libro per essere un romanzo d'esordio. Altra cosa che mi è piaciuta (anche se può sembrare banale) è il fatto che sia autoconclusivo quindi la trama non viene stiracchiata per più libri diventando inconcludente. E' stata davvero una lettura interessante, ma se siete fifoni come me leggete con le luci tutte bene accese!

Voto ⭐⭐⭐⭐/5

7 commenti:

  1. Mi ispira tantissimo! Presto lo leggerò

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  2. Macabro, dark, sangue e budella?? Credo faccia per me. Non conosco la favola delle principesse danzanti, shame on me 🙈 però questo mi ispira da morire! In wishlist!

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    1. Non è indispensabile conoscere la fiaba, è comunque bello da solo perché la storia è molto più cupa della fiaba 😁

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  3. Sono super contenta che tu abbia letto e amato questo libro! Ha reso la mia estate meno afosa facendomi viaggiare in un posto freddo almeno con la fantasia

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    1. Infatti secondo me è l'ideale cone lettura di autunno/inverno

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  4. Adoro le dodici principesse danzanti quindi non vedo l'ora di leggere questo libro! 😍

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