Libri: Alice nel paese delle meraviglie- Alice attraverso lo specchio; Il mago di Oz; Peter Pan nei giardini di Kensington- Peter e Wendy
Autori: Lewis Carroll, Lyman Frank Baum, James Matthew Barrie
A cura di: Massimo Scorsone
Lingua originale: Inglese
Numero di pagine:540
Editore: Mondadori (Oscar Draghi)
Trama
Blogtour
Buongiorno lettori e bentornati sul blog per questa tappa di blogtour che riguarda questo fantastico Drago edito da Mondadori. Ringrazio Rossella di Twinsta book e la casa editrice per aver organizzato l'evento ed avermi scelta. Quando ho sentito dell'uscita di questo libro ero elettrizzata perchè racchiude tre delle mie fiabe preferite e non vedevo l'ora di far parte di questo evento bellissimo per poter tornare bambina almeno per un po'. Passiamo ad analizzare quello che per me è il filo conduttore che lega questi libri e molti molti altri, il tema che mi ripropongo di trattare è quello del viaggio fantastico.
Ogni viaggio, reale o fantastico, comincia con un piccolo passo. È così che Alice si ritrova a seguire un coniglio bianco con un orologio, Dorothy si butta su un letto in una casa che vola in un tornado e Wendy spicca un salto per volare verso la seconda stella a destra. Tre bambine, tre viaggi diversi e tre terre da esplorare, ma cosa le accomuna? Cosa accomuna tutti i viaggi di cui abbiamo traccia in poemi, fantasy e in tutta la letteratura? Sappiamo che Odisseo peregrinò per dieci anni prima di tornare a casa per seguire la sua sete di conoscenza. Dante acquista una nuova visiome della vita dopo il suo viaggio tortuoso nell'aldilà. Quattro bambini che giocano a nascondino si nascondono un armadio e si ritrovano a Narnia. Un piccolo Hobbit deve portare il pesante fardello di un anello fino al Monte Fato e Halla ricerca de stessa in un viaggio lungo ben più di una vita. Tantissimi viaggi tantissimi motivi che spingono i nostri eroi a partire, che lo vogliano oppure no. Le motivazioni per partire sono molteplici, una missione, la sete di conoscenza, il caso, la curiosità, il desiderio di evasione dalla realtà. Ma che cosa ci lasciano tutti questi viaggi tra le pagine dei libri? Per me la risposta è IL CAMBIAMENTO.
Il tema del viaggio dell'eroe è usato fin dai tempi più antichi e per quanto i viaggi possano essere differenti tra loro per mete e ambientazioni io credo che ciò che li lega veramente sia il cambiamento, tanto dell'eroe e del suo mondo, quanto del lettore. I protagonisti compiono un piccolo passo con un certo stato d'animo e determinate idee ma alla fine delle peripezie torneranno a casa immancabilmente mutati. Per questo Wendy che cerca di fuggire dal diventare adulta, alla fine ammetterà con sé stessa che la crescita è inevitabile ma che si può conservare un po' di animo infantile dentro di sé. Alice capirà che i mondi inventati non sono sempre posti ameni e che ci possiamo nascondere dentro di essi ma tenere comunque un contatto con la realtà. E Dorothy ci insegna che per quanto grigia sia la nostra vita è questo ciò che abbiamo e che è giusto lottare per tornare a quella che in fondo abbiamo sempre considerato la nostra casa. Tutte queste consapevolezze si acquisiscono con un cambio di prospettiva, per questo quando torniamo da un viaggio saremo immancabilmente cambiati rispetto a quando siamo partiti. Nella letteratura questo tema viene utilizzato proprio per questo motivo, molto spesso vedremo l'eroe compiere un cambiamento per il meglio o per il peggio o cambiare il mondo in cui vive. Ciò che il viaggio rappresenta è quindi una crescita che può presentarsi attraverso il compimento di una missione che può essere gettare un anello o trovare un mago in una città di smeraldo. Il raggiungimento di nuove consapevolezze porta l'eroe a un punto di svolta, una crescita interiore che può cambiare l'andamento della trama e spesso regala un colpo di scena o porta all'apice delle vicende. Tutto questo avviene sulla carta, nei nostri cuori e nelle nostre menti ma non accade nella vita vera, almeno non in modo così immediato. Grazie a ciò che abbiamo letto da bambini e che continuiamo a leggere, anche noi lettori abbiamo raggiunto nuove consapevolezze, sondato nuovi stati d'animo, provato rabbia e gioia e dolore. Ma è proprio grazie a questi viaggi compiuti tra le pagine dei libri che noi siamo potuti cambiare e maturare e magari tutto è cominciato con piccoli passi su sentieri di mattoni gialli, con voli verso lagune abitate da sirene e con conigli in ritardo per il tè.
Sono d'accordo con te. Mi piace molto come hai descritto questa tappa e un po' mi è venuto in mente anche quando noi stessi viaggiamo in una città che magari non è la nostra, magari all'estero, lontana addirittura dalla nostra patria.
RispondiEliminaSecondo me dopo un viaggio la visione delle cose cambia, la nostra mente si apre. Mi è successo a Londra, e dopo che ci sono stata, ho davvero cambiato il modo di affrontare e pensare certe cose. Il viaggio apre la mente, altroché, in tutti i modi in cui vogliamo interpretarlo!
Esatto la penso uguale! Secondo me tutti i viaggi, anche reali, ci cambiano dentro ed è bello tornare con un nuovo modo di pensare o di vedere le cose ^.^
EliminaCiao :)
RispondiEliminaBellissimo articolo!
Concordo su tutto!
(AlessandraNekkina9372)
Grazie, sei sempre carinissima! ^.^
EliminaIl tuo modo di scrivere questo articolo su alcuni dei libri della mia infanzia mi ha davvero commossa
RispondiEliminaAddirittura *.*
EliminaUna tappa bellissima, sono sempre più affascinata dai punti in comune di queste protagoniste che in un modo o nell'altro mi hanno accompagnata fin dall'infanzia. Penso che prima o poi leggerò anche Alice e Dorothy (da notare che li ho in libreria e aspettano da anni).
RispondiEliminaQuando sarà il momento giusto ti chiameranno ^.^
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